Riccione dice addio a Silvano Balducci, uno dei padri di Aquafan
25 Gennaio 2024 / Stefano Cicchetti
“A te degh me cum cus fa”: te lo dico io come si fa. “Io” era Silvano Balducci, uno dei padri fondatori di Aquafan nel 1987. Era nato a Coriano 88 anni fa e se n’è andato dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Luciana, le figlie Valentina, Cristiana e Caterina.
Albergatore che non aveva mai rinnegato le sue radici contadine, il dialetto corianese come lingua principale se non esclusiva, Silvano pur con il suo modesto 5% era uno dei front men del parco acquatico riccionese. Con la sua innanata simpatia, ma anche l’attenzione imprenditoriale, aveva fatto grande un progetto che all’inizio sembrava solo una scommessa e delle più improbabili, come quella di “portare il mare in collina”.
“Se Aquafan esiste – lo ricorda infatti oggi il parco a tema sui social – è anche grazie a te. Sei stato una colonna portante, punto di riferimento per tanti, amico e ‘zio’ di tutti. E naturalmente colui che consacrava il rito di apertura dei cancelli di Aquafan, a ogni inizio stagione. Custode dei ricordi e delle emozioni che hanno accompagnato milioni di persone su e giù per gli scivoli. Ogni anno pochi minuti prima dell’apertura, le chiavi finivano nelle tue mani e mentre alzavi i cancelli, con un sorriso e la grinta che ti hanno sempre contraddistinto, dicevi: “Eh andiamo, con una nuova estate in Aquafan!”
Ora, le chiavi le puoi lasciare qui: il cancello del cielo è già aperto per accoglierti.
Buon viaggio Silvano, ti vogliamo bene.
La tua famiglia Aquafan 💙”.
E Claudio Cecchetto: “Per me Aquafan era Silvano. Non ho mai saputo bene nemmeno di chi fosse quel parco, perchè ai miei occhi era di Balducci. Una persona sempre sorridente e accogliente come solo sanno essere i romagnoli”.
L’ex direttore del parco Claudio Villa: “Un grade cuore, l’anima vera del parco. Ed era lui che ne teneva rigorsamente le chiavi, che apriva e chiudeva i cancelli”.
Il suo predecessore Luciano Tirincanti: “Silvano entrò un anno dopo l’apertura del parco come respansabile del fast food. Prima aveva gestitito l’hotel Roma, un bar sulla spiaggia, era stato socio delle Terme di Riccione: un imprenditore turisico a tutto tondo. Nel parco dal dirigere la ristorazione divenne il responsabile del personale. Da allora Aquafan divenne la sua creatura, ne aveva una cura assidua, senza sanbarsi mai. Perfino in inverno quando il parco era chiuso prendeva il motorino per andare a vedere come stava Aquafan”.
Linus ha voluto ricordare Balducci oggi in diretta in trasmissione a Radio Deejay:
La sindaca di Riccione Daniela Angelini ne ricorda “con affetto” così la figura: “Uno dei simboli dell’imprenditoria e del divertimento della nostra città”. E ancora: “Elegante, spiritoso e solare, era l’immagine dell’accoglienza – lo ricorda la prima cittadina -. Un abbraccio alla famiglia e a tutti coloro che ne stanno piangendo la scomparsa”.
“Se c’era una costante dentro Aquafan era Silvano Balducci. Lo resterà per sempre – dichiara a sua volta Nadia Rossi, Consigliera Pd Assemblea Legislativa Emilia-Romagna – Ricordo la dedizione verso quella sua creatura e verso il lavoro e la famiglia. È stato un punto di riferimento per tante generazioni e uno sguardo attento su Riccione e sulla nostra terra, che non lo dimenticherà mai. Un pezzo di Romagna che se ne va, dopo aver contribuito a creare uno dei più iconici luoghi della Riviera. Le mie condoglianze e il mio abbraccio vanno alla sua famiglia e a tutti quelli che gli hanno voluto bene”.
I funerali di Silvano Balducci si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Martino dove questa sera alle 20,30 verrà celebrato il rosario.
Alla famiglia e ai tantissimi amici vanno le condoglianze della redazione di Chiamamicitta.it e mie personali.
Stefano Cicchetti