Home___primopianoNovafeltria: “Tumore alla prostata, 5 mesi per una risonanza”

Caso segnalato all'Urp dell'Ospedale Infermi di Rimini, poi l'appuntamento è anticipato


Novafeltria: “Tumore alla prostata, 5 mesi per una risonanza”


25 Settembre 2024 / Redazione

Mi chiamo ………. Comincia così la e-mail, che abbiamo ricevuto, e che cosi riassumiamo “a mio marito è stato diagnosticato un tumore alla prostata, abbiamo chiesto la prenotazione per una risonanza magnetica presso l’U.O. di Radiologia dell’Ospedale “Infermi” di Rimini e, come prima data utile, ci è stata indicata la data 20 Dicembre 24. ”Ho fatto infiniti tentativi: telefonate al reparto di Urologia Rimini per avere una prescrizione in tempi brevi, telefonate alla Radiologia di Rimini per vedere se si era liberata una data dopo una attesa telefonica di 50 minuti, ho telefonato al CUP che non può prenotare l’esame. Mi sono recata al CUP dell’Ospedale di …………. che non può modificare la data dell’esame. Disperata, ho telefonato al CUP in libera professione Radiologia Rimini dove mi è stato indicata la possibilità, pagando 350 euro di eseguire l’esame in tempi brevi. Il 25 Agosto u.s., tramite e-mail, –ho provveduto a segnalare all’URP (Ufficio Relazioni con il pubblico) dell’Ospedale Infermi il mancato rispetto dei tempi delle Liste di Attesa. Ad oggi non ho ancora ricevuto riscontro, se non quello di un operatore, che questa mattina mi ha risposto “che loro hanno ricevuto la mia segnalazione il 26 Agosto 2024 e da quella dovevano partire i 60 giorni“. Ci chiede in chiusura, se esista, il diritto di essere rimborsati dall’ AUSL trascorso il tempo massimo di attesa.

Gli abbiamo risposto: Nel caso segnalato, il decreto legislativo n. 124 del 29 aprile 1998,all’art 3, comma 10, si stabilisce che le Regioni, attraverso i direttori delle Aziende Unità Sanitarie locali e ospedali, devono stabilire i tempi massimi che intercorrono tra la prestazione quando viene richiesta e quando viene erogata: 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per gli esami diagnostici.(Accordo Stato Regioni dell’11 luglio 2002, (repertorio atti n.1488) Tale intervallo di tempo dovrebbe essere ben pubblicizzato e comunicato all’assistito al momento della richiesta della prestazione (n.d.r ).

Trascorso tale tempo, può essere rivolta alla direzione della AUSL, la richiesta di prestazione in regime di attività libero-professionale intramoenia con onere a carico del Servizio Sanitario Nazionale. In caso di mancata e tempestiva comunicazione in merito, la predetta prestazione può essere effettuata privatamente con successiva richiesta di rimborso a carico dell’Azienda.
Non vogliamo entrare in merito alle mancate od errate risposte dell’URP, né del colpevole silenzio che le aziende sanitarie (compresa la nostra) usano in argomento ma ci sentiamo di stigmatizzare questo andazzo, che persiste anche di fronte a patologie gravi, dove il fattore tempo può fare la differenza tra la vita e la morte e di chi può pagare e chi no.

Oggi è partita la prima richiesta; seguiremo lo sviluppo della vicenda pronti a denunciare nelle sedi competenti eventuali ritardi o dinieghi da parte dell’AUSL della Romagna.

PS

Dopo la nostra denuncia ripresa tempestivamente dai quotidiani on line l’ospedale ha chiamato la signora rifissando l’appuntamento per la Risonanza magnetica il 4 ottobre. ( anticipandola di 3 mesi ) Credo che ci sia materiale per sufficente ,anche per la carta stampata di rappresentare un quadro poco rassicurante per chi non ha voce.
Livio
GRAZIE ANCHE A NOME DELLA SIGNORA GIUSY E DEL MARITO

Il Comitato giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria