HomePoliticaViolenza di genere, 1 milione per aumentare i posti letto nelle Case Rifugio: 4 posti in più a Rimini

Lo comunica Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna


Violenza di genere, 1 milione per aumentare i posti letto nelle Case Rifugio: 4 posti in più a Rimini


26 Settembre 2024 / Redazione

Un altro passo avanti a supporto delle donne vittime di violenza.  La Regione ha approvato la graduatoria che assegna 1 milione di euro per aumentare i posti letto nelle Case rifugio, per accompagnare le donne verso l’autonomia.  Sono 11 gli interventi finanziati, dislocati su 8 delle 9 province del territorio emiliano-romagnolo, che consentiranno 44 posti letto in più, per soluzioni abitative temporanee per donne vittime di violenza di genere e loro figli e figlie minori per l’accompagnamento verso la semiautonomia. Nella provincia di Rimini sono 4 i posti in più. La disponibilità a livello regionale passa quindi da 359 a 403 posti letto.

“Continuiamo a contrastare la violenza di genere attraverso dati concreti come questo stanziamento – commenta Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna –. Con il sostegno alle Case di rifugio si vuole aiutare sempre di più le donne vittime di violenza e i loro figli a trovare luoghi sicuri in cui poter vivere e ricominciare. Quello dei femminicidi rappresenta la parte visibile di un fenomeno in gran parte sommerso fatto di violenze psicologiche, fisiche ed economiche. Dobbiamo far sentire a queste donne che ci siamo e lavoriamo in rete per aiutarle”.

L’incremento si è reso necessario, poiché secondo i dati del report dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere riferiti al 2022, delle 55 strutture di ospitalità, solo 14 sono dedicate all’ospitalità di secondo livello, cioè al periodo in cui la vittima di violenza non si trova in situazione di emergenza (dove trova accoglienza nelle case rifugio di primo livello). È un momento particolarmente delicato che comprende la possibilità per la donna di accedere all’autonomia economica, abitativa e lavorativa, e quindi indispensabile per consentire a lei e ai figli di rimanere in una situazione di sicurezza.

Destinatari del bando erano i Comuni e le Unioni di Comuni, insieme alle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp). Le risorse assegnate saranno utilizzate per opere di manutenzione straordinaria di alloggi di proprietà dei Soggetti beneficiari   per soluzioni abitative temporanee per donne vittime di violenza di genere e loro figli e figlie minori. Gli interventi approvati dovranno terminare entro e non oltre il 31 dicembre 2025.