Regione, torna Tramonto DiVino 2024: il meglio del gusto in 7 tappe
15 Aprile 2024 / Redazione
Riparte a inizio estate Tramonto DiVino, il roadshow del gusto dell’Emilia-Romagna che da 19 anni sposa vini regionali e cibi a qualità certificata (Dop e Igp), cultura enogastronomica e turismo. Molte le novità del tour 2024 che da giugno a settembre porterà i grandi vini e i cibi dell’Emilia-Romagna in 7 location simboliche della regione, apparecchiando come vere e proprie arene del gusto, le più prestigiose piazze della Riviera e delle Città d’Arte regionali con il meglio dell’enogastronomia del territorio a disposizione di turisti, winelovers e addetti ai lavori
Attori dello show enogastronomico un piccolo esercito di sommelier, chef, addetti ai lavori, giornalisti, blogger e storyteller pronti a raccontare al pubblico le perle del gusto messe a disposizione dai Consorzi e dalle cantine regionali. Sui banchi d’assaggio protagonisti saranno 30 tipologie di vini a denominazioni fra Doc, Docg e Igt per un ammontare complessivo di quasi mille diverse etichette che i sommelier Ais racconteranno e abbineranno a una generosa selezione dei 44 prodotti Dop e Igp regionali curata e servita da studenti e docenti degli Istituti alberghieri dei vari territori.
‘Tramonto DiVino in Villa’ è la tappa inedita che vedrà protagonista il 26 luglio la Riccione della dolcevita con un particolare allestimento nel parco di Villa Mussolini, contenitore prestigioso, collocato fra il centro cittadino e il mare, dove si tengono i più importanti eventi culturali della ‘Perla Verde’. Una tappa particolarmente attesa e voluta oltre che dal Comune adriatico anche dalla locale Associazione Albergatori che tramite una convenzione, porterà gli ospiti degli hotel a Tramonto DiVino per un’indimenticabile esperienza dell’enogastronomi emiliano-romagnola.
Il format
Organizzata in una sola serata, per permettere in poche ore un’esperienza a 360 gradi del meglio dei vini e dei cibi regionali, ciascuna tappa di Tramonto DiVino ‘invade’ pacificamente un’ampia location cittadina, una piazza del centro storico, una rocca o un parco urbano. L’area prescelta, in accordo con i Comuni partner, viene ‘apparecchiata’ come una vera e propria ‘arena del gusto’, dove centinaia di gastronauti e winelover partecipano ai banchi agli assaggi identitari dei prodotti certificati abbinati ai vini regionali. Un format ormai collaudato che quest’anno si differenzierà tappa dopo tappa mettendo al centro uno o più prodotti sia del vino che del food, facendoli diventare veri protagonisti con un allestimento particolare e una comunicazione dedicata.
Vademecum per le serate di degustazione ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ edizione 2024/2025, Guida Ais regionale freschissima di stampa, consegnata a tutti i partecipanti in ogni tappa della kermesse del gusto, che insieme all’App ‘Vini E/R’, scaricabile gratuitamente da tutti gli store, permette di entrare in contatto con la produzione enologica regionale attraverso il racconto degli esperti degustatori delle Ais territoriali.
I vini in degustazione
In assaggio oltre 1.000 etichette divise nelle varie tappe: dalle Albana ai Sangiovese di Romagna, passando per i Pignoletto dei Colli Bolognesi, ai Lambruschi di Modena e Reggio, ai ferraresi vini delle sabbie, ai piacentini Gutturnio e Ortrugo e alle Malvasie condivise con i Colli di Parma, e ancora ai tanti uvaggi con gli internazionali, ai frizzanti e agli spumanti Metodo Classico, fino ai dolci e ai passiti. Vini raccontati e serviti da un’imponente schiera di sommelier in livrea.
Prodotti certificati
Insieme ai vini, protagonisti saranno i prodotti regionali certificati, messi a disposizione dai Consorzi partner delle Dop e Igp regionali: i grandi emiliani come il Prosciutto di Parma Dop, il Modena Dop, i Salumi Piacentini Dop, la profumatissima Mortadella Bologna Igp, le brevi incursioni di altri salumi come il Salame Cacciatorino Dop, la Coppa di Parma Igp, il Salame Felino Igp… E poi, ancora, il re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano Dop e lo Squacquerone di Romagna Dop, Il Fossa di Sogliano Dop l’immancabile Piadina Romagnola Igp, le Pesche e Nettarine di Romagna, la Patata di Bologna Dop, gli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio e l’Aceto Igp di Modena, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP con i suoi preziosi tagli di carne di razza romagnola, e altre sorprese golose.
Durante la serata lo storytelling di chef, giornalisti e sommelier trasformerà l’evento enogastronomico in appuntamento culturale, inframezzato da note musicali lounge e da incursioni a sorpresa, come le bollicine del Premio regionale Metodo Classico e la gradita partecipazione di una selezione di vini internazionali premiati al Concorso Mondiale di Bruxelles (uno dei concorsi enologici più autorevoli del mondo) con cui Tramonto di Vino e la Guida Emilia Romagna da Bere e da Mangiare hanno stretto una partnership.
Info e partecipazione
Per operare una corretta selezione dei partecipanti all’evento, indirizzando ad una degustazione e ad un consumo consapevole dei vini e dei prodotti gastronomici regionali, è previsto un ticket d’ingresso fissato a seconda delle tappe e delle proposte in degustazione, tra i 20 e i 30 euro. Il ticket potrà essere preferibilmente acquistato anticipatamente sul sito www.shop.emiliaromagnavini.it in modo da evitare file ed assembramenti al desk d’ingresso.
Il ticket comprende la libera degustazione dei vini ai banchi d’assaggio, alcune proposte food, sia servite tal quali che preparate dagli chef, la Guida ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ e il calice da degustazione.
Chi organizza
Tramonto DiVino è un evento di Enoteca Regionale Emilia-Romagna, realizzato in partnership con l’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, APT Servizi, organizzato da Agenzia PrimaPagina Cesena insieme alle Ais di Emilia e Romagna. Partner dell’edizione 2024 sono l’Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, Casa Artusi e i Consorzi delle principali Dop e Igp dell’Emilia-Romagna: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e di Modena, Salumi Piacentini, Coppa di Parma e Salame Felino, Pesca e Nettarina di Romagna, Pera dell’Emilia-Romagna, Mortadella Bologna, Associazione dello Squacquerone di Romagna, Olio Extravergine di Oliva di Brisighella, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico di Modena, Patata di Bologna, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, Piadina Romagnola, Riso del Delta del Po. E ancora la Strada dei vini e dei sapori della Provincia di Ferrara.
Dicono di Tramonto DiVino
Alessio Mammi, Assessore Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna:
“Il vino è un tratto distintivo fondamentale del nostro territorio, sotto il profilo culturale e identitario e quello economico. I grandi gruppi regionali e tante piccole cantine indipendenti esportano in tutto il mondo, in una fase storica nella quale – anche a fronte di una contrazione generalizzata dei consumi – l’Italia è il secondo esportatore mondiale di vino dopo la Francia. Insistiamo con gli Stati Uniti dove torneremo nelle prossime settimane con una missione dedicata al food&wine, perché sono i principali importatori di vino al mondo. Serve però un serio rafforzamento dei processi di aggregazione per ottimizzare risorse e competitività e garantire al contempo il giusto valore economico ai produttori.
Negli ultimi 3 anni la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione 42 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese vitivinicole, per aumentare il valore aggiunto delle produzioni, l’innovazione tecnologica e il miglioramento dell’efficienza energetica dei siti produttivi. Inoltre, ogni anno la Regione tramite lo Sviluppo Rurale mette a bando circa 13 milioni di euro per la ristrutturazione e il reimpianto di nuovi vigneti per le imprese agricole. Crediamo nel sistema vino, nella sua promozione anche nel mercato domestico e Tramonto Divino è sempre una grandissima opportunità per Consorzi e prodotto”.
Davide Frascari, Presidente Enoteca Regionale Emilia-Romagna: “L’Emilia-Romagna ha una filiera del vino importante, popolare, identitaria e sostenibile in termini ambientali, qualitativi ed economici. E Tramonto DiVino, che Enoteca Regionale ha il piacere e la responsabilità di coordinare, è diventato negli anni un importante tour di eventi capace di comunicare e promuovere questa filiera e più in generale l’enogastronomia emiliano-romagnola. Avvicinare il consumatore e il visitatore che frequenta la nostra Riviera e le città d’arte lungo la via Emilia, ai nostri vini, abbinandoli ai grandi prodotti del food regionale, è una chiave formidabile per far conoscere, amare e ricordare il nostro territorio. E per entrare in contatto con un patrimonio enogastronomico che contribuisce in modo determinante al profilo identitario di questa regione e al suo ‘benessere’ inteso in termini economici e sociali. Ed è su questo che dobbiamo spingere e stiamo spingendo, anche con le recenti iniziative dedicate alla ristorazione, perché il nostro formidabile sistema dell’ospitalità sappia riconoscere l’Emilia-Romagna del vino come un valore aggiunto potente e lo proponga con orgoglio e convinzione”.
Valerio Veronesi, Presidente UnionCamere Emilia-Romagna: “Unioncamere Emilia-Romagna riconferma con piacere la partnership con l’Assessorato Agricoltura e con Enoteca regionale nella realizzazione della kermesse che da 19 anni, ogni estate, offre un’esperienza sensoriale a tutto tondo, supportando in maniera importante le imprese regionali. Tramonto DiVino coniuga infatti perfettamente cibo e territorio, agricoltura e turismo e risponde alle nuove domande di un turista sempre più consapevole della produzione vitivinicola di qualità dell’Emilia-Romagna. I dati 2023 prodotti dalla nostra Area Studi indicano infatti che il 38% dei turisti sceglie di visitare l’Emilia-Romagna per la sua enogastronomia, che costituisce anche la principale voce di spesa del turista nel nostro territorio. I dati 2023 del vino emiliano-romagnolo sono positivi: le esportazioni sono aumentate del 3% superando quota 465 milioni di euro, a fronte di una contrazione nazionale dello 0,8%. L’Emilia-Romagna dà un apporto significativo alle esportazioni posizionandosi con il 5,8% al sesto posto tra le regioni italiane”.