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Dal 24 al 29 settembre, a Palazzo Garampi, incontri con esperti del settore, istituzioni e stakeholder


Rimini, al via workshop e convegni sul futuro dei servizi socio sanitari


19 Settembre 2024 / Redazione

La sanità territoriale continua a essere il fulcro della nuova visione sanitaria del Distretto di Rimini. Proprio su questo tema, si svolgeranno, dal 24 al 29 settembre, una serie di workshop e incontri di livello nazionale e internazionale, che metteranno a confronto esperti del settore, istituzioni e stakeholder, con l’obiettivo di ripensare e potenziare i servizi sanitari e sociali per garantire una maggiore equità.

  

Si parte il 24 settembre, alle 9, con il convegno “Contrasto alle Disuguaglianze e Sviluppo dei Servizi: Il Progetto Nodi Territoriali per la Salute”, che vedrà la partecipazione del celebre epidemiologo Michael Marmot, pioniere nella lotta alle disuguaglianze di salute. Il seminario, che si terrà nell’aula Magna del Campus di Rimini (via Angherà 22), è un momento chiave per riflettere sul ruolo delle istituzioni locali e dei servizi sanitari nel promuovere la salute delle comunità.

Nel pomeriggio, dalle 14.30, l’Aula universitaria di via Clodia 49 ospiterà il workshop “Dalla standardizzazione alla singolarità: confronto internazionale tra esperienze di integrazione tra livelli assistenziali, dall’ospedale al domicilio”, durante il quale si discuterà di modelli innovativi di assistenza personalizzata. Il tema centrale, in particolare, sarà il passaggio da un’assistenza sanitaria standardizzata a percorsi di cura sempre più orientati alla persona, attraverso un dialogo tra esperienze locali e internazionali.

 

Dal 27 al 29 settembre, invece, nella Sala Celle del Comune di Rimini (via XXIII Settembre 124/c), si terrà invece il workshop internazionale “Strumenti per il lavoro intersettoriale e la partecipazione comunitaria. DM 77, AFT, UCCP dalla teoria alla pratica”. Questo incontro si focalizzerà sulla necessità di adottare approcci intersettoriali e partecipativi, in linea con le nuove normative sanitarie introdotte dal DM 77/2022. Si parlerà dell’importanza di una nuova visione del lavoro sanitario, che abbandona la prospettiva riduzionista per abbracciare una dimensione più ampia, centrata sulla persona e sul contesto territoriale.

 

L’amministrazione comunale, in particolare, presenterà nel dettaglio l’azione sperimentale dei Nodi territoriali di salute veri e propri presidi per il contrasto alle diseguaglianze di salute e la promozione di una sanità a vocazione territoriale.  

“Alla base di questi workshop vi è un progetto ambizioso da parte del Distretto che mira a trasformare l’assistenza socio-sanitaria attraverso un lavoro di squadra tra i vari attori locali, le istituzioni sanitarie, le comunità, il terzo settore e l’università – commenta il presidente del Distretto, nonché assessore alle politiche per la salute del comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Il focus è su tre obiettivi chiave: ridurre le disuguaglianze di salute, migliorare la gestione delle malattie croniche a domicilio e potenziare le risorse di comunità. In quest’ottica, come Distretto, stiamo lavorando per avvicinare i servizi alle persone – obiettivo al centro di questo mandato – attraverso presidi diffusi, come le case di comunità, e formule innovative di sinergia tra sociale e sanità, come si propongono di fare gli 11 nodi territoriali che andremo a realizzare sul territorio – sottolinea Gianfreda -. In una fase complessa come quella di oggi per il sistema sanitario nazionale, noi, da Rimini, seppur nel nostro piccolo, andiamo avanti con investimenti, progetti e idee nuove. Il workshop dei prossimi giorni sarà l’ennesima occasione per creare una riflessione collettiva sul futuro della nostra medicina e sulla sua riorganizzazione.

“Agire sulle diseguaglianze in salute significa migliorare le condizioni di vita delle persone più fragili e l’intero sistema sanitario – conclude l’assessore -. Tradotto: andiamo ad abbracciare un atto di equità sociale, e, di riflesso, incidiamo positivamente sull’intero funzionamento delle erogazioni sociali e sanitarie, con una presa in carico personalizzata dei pazienti, meno dispersiva e dispendiosa”, conclude l’assessore.