HomeSaluteSantarcangelo, riapre la camera mortuaria dell’ospedale

Nel 2025 il "Franchini" compirà 150 anni: "Tutto il padiglione storico sarà oggetto di una ristrutturazione molto importante"


Santarcangelo, riapre la camera mortuaria dell’ospedale


29 Novembre 2024 / Redazione

Un ulteriore significativo intervento di valorizzazione del patrimonio dell’ospedale di Santarcangelo, che il prossimo anno taglierà un traguardo come i 150 anni di vita, con tutte le celebrazioni del caso (già in fase di preparazione). Possono essere definiti in questo modo, in sintesi, i lavori di riqualificazione del padiglione storico Rosa Lazzarini e dell’adiacente area esterna in attuazione del PNRR e la riapertura della camera mortuaria dopo la conclusione dell’intervento di manutenzione e rifacimento della copertura, illustrati in un incontro con la stampa tenutosi nella Sala Riunioni dell’ospedale Franchini.

“Innanzitutto esprimo un ringraziamento alla direzione ospedaliera, del Distretto e ai rappresentanti di Ausl Romagna per l’impegno significativo messo nell’arrivare al completamento di questo primo stralcio di lavori – ha sottolineato in apertura del suo intervento il Sindaco Filippo Sacchetti, affiancato nell’occasione dall’assessore alla sanità Filippo Borghesi – finalizzato al ripristinare prima possibile un servizio collettivo così sentito nella nostra città come la camera mortuaria. Un obiettivo che come amministrazione avevamo indicato come prioritario e fondamentale, ma che da parte dell’azienda sanitaria della Romagna non è stato vissuto solo come un’urgenza da risolvere anzi è stato l’occasione per uno sviluppo di interventi che sta definendo un perimetro più ampio di riqualificazione ancora una volta della nostra struttura, qualcosa di non dovuto ma che contribuirà a qualificare ulteriormente l’assetto urbano, e questo ci fa davvero molto piacere. L’insieme dei lavori che con una definizione sempre più precisa da oggi riguardano l’area esterna e la riqualificazione del padiglione storico, dunque, miglioreranno ancora di più anche gli aspetti funzionali e non solo quelli estetici dell’ospedale Franchini. In tal senso mi sento di interpretare pertanto il grazie di tutta la nostra comunità e del nostro territorio”.

Quindi la parola è passata ad Ivonne Zoffoli, che in qualità di responsabile della struttura di coordinamento degli ospedali Santarcangelo e Novafeltria ha seguito lo svolgimento dei lavori per la Direzione di presidio (presenti all’incontro con la stampa anche la direttrice Francesca Raggi e il Direttore del Distretto di Rimini, Mirco Tamagnini). “Eravamo partiti con un piccolo progetto di restyling – ha confermato la dottoressa Zoffoli – invece poi abbiamo messo in sicurezza tutti gli impianti, elettrici e antincendio, ed è stato assai più complesso il lavoro del nostro ufficio tecnico e della ditta incaricata dell’intervento, magari non visibile ad occhio nudo perché è nel controsoffitto. Tutto il padiglione storico dell’ospedale Franchini sarà poi oggetto di una ristrutturazione molto importante, che riguarderà in particolare il primo piano e il piano interrato, dove abbiamo una serie di servizi a supporto dell’ospedale, dagli spogliatoi per i nostri professionisti ai magazzini. Al primo piano una volta c’era la sala operatoria, con le camere di degenza, per cui con i lavori verranno realizzati moderni studi medici”.

Ad illustrare nel dettaglio, con l’ausilio di alcune slide e planimetrie, è stato Enrico Sabatini, Direttore attività tecniche Rimini. “L’ospedale di Santarcangelo è interessato da alcuni lavori importanti che riguardano la porzione storica e non solo – ha dichiarato Sabatini -. L’area destinata al mortuario, che occupa la porzione storica a nord del padiglione Franchini, è stata da pochi giorni internamente ristrutturata: oltre alle opere di tipo “civile” si sono eseguiti anche significativi lavori impiantistici legati alla sicurezza. Il costo è stato di circa 300mila euro, a cui si aggiungono altri 200mila euro che serviranno per completare le sistemazioni esterne a confine con la camera mortuaria. Tali sistemazioni consentiranno un’area dedicata al commiato, percorsi pedonali e ciclabili di collegamento fra ospedale, parcheggio e centro storico, sistemazione a verde; a questi si cercherà di aggiungere anche la parziale sistemazione dell’area a parcheggio posta sul retro. Tra gli interventi in corso finanziati per 250mila euro da fondi PNRR anche la ristrutturazione interna di alcuni locali dell’edificio storico da adibire ad uso sanitario e la demolizione di superfetazioni in linea con la valorizzazione dell’edificio. Si prevede inoltre di ripartire con il cantiere della casa colonica, bloccatosi a causa del fallimento di un’impresa, con l’obiettivo di terminare i lavori nel primo semestre del 2026, e di impostare una gara di appalto ove a fronte del pagamento dei lavori verrà posto Palazzo Docci che ad oggi resta una risorsa patrimoniale disponibile per Comune e Azienda. Nel complesso, quindi, sul triennio 2024/2026 il nosocomio di Santarcangelo potrebbe ricevere interventi per oltre 1,5 milioni di euro”.