13 aprile 1941 – Nasce “Scaramazòn”, portiere del Rimini che andrà a rimpiazzare Zoff
13 Aprile 2024 / ALMANACCO QUOTIDIANO
Claudio Galassi nasce a Rimini il 13 aprile 1941. Da bambino quando gioca a calcio lo mettono in porta e lui non si muove più di lì. La sua prima squadra è “La Corsara” della Sinistra del Porto, poi passa al San Nicolò. Qui nel 1956, quando ha 15 anni, viene notato e ingaggiato dalla Rimini Calcio, che allora milita in Promozione.
Gioca la sua prima partita in biancorosso in un’amichevole il 1º novembre 1956 contro il Perticara. Il 22 gennaio 1959 debutta in campionato in IV Serie contro Pesaro da titolare, sostituendo in quell’occasione Giano Pattini. Nel campionato seguente in Serie C è il secondo di Franco Luison. Nel campionato 1961-1962 sempre in Serie C, con Renato Lucchi come allenatore, scende in campo in sole tre occasioni contro Tevere Roma, Perugia e Viareggio. Nella stagione successiva, dopo l’acquisto da parte della società di altri due portieri, gioca 8 partite. Intanto fa il vigile urbano.
Nella stagione 1962-1963 con Romolo Bizzotto allenatore trova la propria consacrazione. I tifosi lo chiamano affettuosamente “Scaramazòn”, abbreviato in “Scara”, per l’irruenza delle sue uscite. Questa stagione gli vale il salto di categoria con la maglia dell’Udinese in Serie B.
A Udine, Galassi viene chiamato a sostituire Dino Zoff passato al Mantova. In terra friulana disputa 34 partite su 38 nel campionato 1963-1964 chiuso dai bianconeri al penultimo posto con conseguente retrocessione.
Ma Claudio resta in Serie B con il Padova, dove è arrivato nel novembre 1964. Debutta con i biancoscudati il 14 febbraio 1965 nella partita contro il Modena persa 2-0. Rimane con i veneti fino al 1973 disputando cinque campionati di Serie B e quattro di Serie C, giocando la sua ultima partita il 13 maggio nella vittoria per 1-0 contro la Triestina.
Nel campionato 1973-1974 torna al Rimini, dove l’allenatore Natalino Faccenda gli preferisce però come titolare fra i pali Idio Cassani. In quel campionato scende in campo in 5 occasioni facendo ottenere alla propria squadra nove punti (all’epoca la vittoria valeva due punti ).
Appesi gli scarpini al chiodo, allena alcune formazioni tra i dilettanti.
Un male che non perdona si porta via Claudio Galassi il 20 maggio 2014. Nel suo necrologio, firmato da “Le ragazze ed i ragazzi del 1949”, si legge: “è stato una persona schiva e riservata ed anche nella dura malattia ha dimostrato sempre una grande serenità. Lo ricordano con immenso affetto e simpatia gli amici del bagno 97. Alla carissima moglie Mina, ai figli Giorgia e Luca, agli adorati nipoti, al genero ed alla nuora, al fratello ed alla sorella ed a tutti i parenti un pensiero di amicizia e consolazione”.