Forse a palazzo Garampi si sono dimenticati che Rimini è una città costiera e soffre, stranamente, dei disagi che derivano dal vento di mare. Passeggiando per il lungomare, mi è capitato di vedere che le ultime mareggiate hanno lasciato segni evidenti del loro passaggio. Quasi tutta la vegetazione del parco del mare Nord ha sofferto del forte vento e la totale assenza di manutenzione. La mancanza di potature ha aumentato l’impatto del vento, con il risultato che molti alberi risultano piegati e qualcuno ha addirittura rotto i sostegni diventando molto pericoloso. I passaggi pedonali e alcuni tratti di pista ciclabile sono ostruiti dalla crescita incontrollata della vegetazione, che con queste piogge non può certo che aumentare. L’acqua che è caduta in abbondanza unita al passaggio delle auto ha accelerato il processo di distruzione delle mattonelle, anche in quelle zone dove in qualche modo il fondo aveva tenuto. Normale. Dopo una primavera e un’estate senza manutenzione ci aspettiamo un autunno di menefreghismo da parte delle istituzioni, che avrebbero invece il dovere di mantenere in ordine e in salute un investimento di oltre 20 milioni di euro. A volte mi chiedo se è solo incompetenza, incapacità o esiste un piano demenziale per buttare nell’immondizia un
Caro Diario, sono tornato da un viaggio “on the road” di due settimane per il centro e nord Europa. Condivido con te alcune riflessioni. Alloggi: le opportunità che offrono le OTA sono senza dubbio un incentivo a viaggiare. Sono consapevole che hanno trasformato in maniera radicale il rapporto cliente-albergatore ma è evidente come tutto sia più semplice e smart. Abbiamo viaggiato prenotando giorno per giorno, trovando facilmente disponibilità e prezzo adeguato alle nostre esigenze. L’offerta extra alberghiera inizia ad essere un’opzione di viaggio molto più interessante e flessibile rispetto alla nostra vetusta formula del tutto compreso. Forse la qualità dei nostri hotel, o almeno di una parte di essi, è di un livello superiore ma appartamenti e stanze sono comunque ben gestite e con servizi funzionali. La formula dei condhotel è interessante e deve essere perseguita anche da noi perché apre importanti scenari per il futuro. Il messaggio che si trova in tutte le città è che la stagione è tutto l’anno, non solo l’estate. Su questo noi dobbiamo migliorare e molto. Cibo: tralasciando il fattore qualitativo delle singole cucine locali, balza subito all’occhio l’enorme varietà e completezza di offerta che si incontra in tutte le città che abbiamo visitato. Cucina per
Ai cittadini contrari al nuovo mercato ittico sul posto avevano già risposto i pescatori di Rimini. Tuttavia il gruppo di residenti insiste e lamenta di non aver avuto risposte dall'amministrazione comunale: Perché si dissente sulla costruzione di un nuovo mercato ittico all’ingrosso nell’unica area verde in via sinistra del porto a Rimini, se ne è parlato nella serata del 16 ottobre 2024 dove erano presenti oltre a un gruppo di cittadini residenti in zona San Giuliano mare, la Consigliera Comunale Sig,ra Gloria Lisi , Il Presidente della Fondazione Cetacea Sig. Sauro Pari, il Presidente del comitato residenti del Rione Clodio Sig. Massimo Manduchi e il presidente del comitato Viserbapuntoeacapo Sig. Marco Gobbi quali presidenti aderenti al Coordinamento dei Comitati di Rimini Questa zona residenziale di San Giuliano situata al mare e nello stesso tempo al centro è uno dei pochi angoli della città che è rimasto tranquillo e esente da traffico, non ce ne sono e non ve ne saranno altri. Proprio per questo va assolutamente mantenuto e salvaguardato nel migliore dei modi così come ogni giorno e sempre di più, attraverso giornali, pubblicazioni , seminari e trasmissioni televisive vengono trattati argomenti sul clima, sulla necessità di stoppare la cementificazione e sull’importanza
Alla prima scadenza elettorale Rifondazione candidò Gastone Montesi al Collegio elettorale di Rimini. Visto che Gastone era un buon comunista, ma dall’eloquio, diciamo così, non troppo politico e spigliato, Rifondazione decise che il sottoscritto gli avrebbe fatto da road manageriale. Quindi, si concordavano i comunicati stampa, la traccia per le interviste e per i dibattiti con altri candidati. Naturalmente, Gastone riscuoteva gran successo in tutti i bar frequentati da tifosi dai quali era amatissimo per la parlata schietta (Mè se calcio ho buttè via un alberg!) e l’onestà della persona. Ma c’era un problema: i comizi che allora era indispensabile organizzare davanti ai bar, nelle piazze di periferia specie dei piccoli paesi o frazioni. Comizi che spesso diventavano assemblee. Si decise che il meccanismo era questo: io introducevo il candidato il più a lungo possibile, poi con un applauso che partiva da me, lo lanciavo: “Ed ora il candidato Gastone Montesi!”. Una sera ad Ospedaletto, con una fitta presenza di occhettiani tra il pubblico, un cittadino interruppe Gastone ponendogli una domanda complessa alla quale Gastone rispose: “Me a ne so, ma (rivolgendosi verso me) lu lè brev e la sà ad sicur!”. Diciamo che il comizio non finì troppo bene. Sono stato
Ho letto l'interessante articolo di Beppe e Paolo sul "baghino" (https://www.chiamamicitta.it/le-cume-de-la-caramela-me-baghin/) ed in merito alla sua etimologia vi segnalo che secondo il mio professore di Greco, Mario Santinelli, l'origine del termine risalirebbe al tempo del dominio bizantino nella Pentapoli e alle successive frequentazioni commerciali con la Grecia (che peraltro diedero origine al termine "Mistrà" per indicare in dialetto il liquore di anice che si usa versare nel caffè). La radice originaria sarebbe infatti "Παx.." o "pach
Gentile Direttore, il ricordo riportato questa mattina dal Corriere della Sera di un Celentano “innamorato di una pensione di quarta a Rimini”, mi riporta ai momenti e alle immagini senza tempo fissate nella memoria collettiva della nostra città. Scatti in cui la città nelle sue narrazioni si è specchiata e gli italiani con lei. [caption id="attachment_489863" align="alignnone" width="1024"] Adriano Celentano in concerto a Rimini, agosto 1963.[/caption] Sono immagini memorabili che accompagnano Rimini da oltre mezzo secolo e che vanno da Carlo Alberto Rossi a Mina, da Fred Buscaglione a Chet Baker -che abbiamo rivisto proprio in queste settimane in una mostra che lo immortalava al Parco Marecchia - Ornella Vanoni, Celentano, Rita Pavone, Bobby Solo, Lucio Battisti, Milva, Al Bano fino a Zubin Mehta. Con tutto ciò che sta in mezzo, a cominciare dai fasti della Club Culture che dalle consolle della Riviera ha segnato le tendenze e gli stili di vita degli anni 80 e 90 a livello nazionale e non solo. [caption id="attachment_489861" align="alignnone" width="1024"] Albano[/caption] Una città amata da tanti musicisti che l’hanno vissuta e cantata facendone non solo una tappa obbligata dei loro tour internazionali passati da locali storici come il Whisky Juke Box fino al Paradiso, l’Embassy, l’Altro Mondo e il
Leggiamo sulla stampa che sono iniziati i preparativi per l’attivazione della Ztl del Centro Storico in fase di pre-esercizio entro fine anno, speriamo sia la volta buona tenuto conto che per il Rione Clodio le promesse sulla Ztl notturna prevedevano l’attivazione da luglio 2022. Al riguardo riteniamo opportuno evidenziare il comportamento dilatorio e non trasparente tenuto dall’Amministrazione Comunale nei nostri confronti: - 25/11/2021 – L’Assessora Frisoni ci comunica l’installazione del varco alla rotatoria in prossimità di via D’Azeglio dalla primavera successiva in orario dalle 20.30 alle 7.30 per consentirci il riposo notturno attraverso l’installazione di un varco con telecamera in anteprima sul resto degli altri varchi del centro storico; - Luglio 2022 - il varco è stato montato ma con sorpresa la telecamera non rileva le violazioni, per cui in assenza di controlli della Polizia Locale gran parte dei mezzi passa impunemente. Il display informativo “Ztl Attiva” viene continuamente ignorato; - Agosto 2022 – il Sindaco Sadegholvaad in Consiglio trattando l’argomento e rivolgendosi alla Frisoni disse che sarebbe stato attivato “fra non molto”; - 29/11/2022 – la Giunta delibera la nuova impostazione della Ztl del Centro Storico. A questo punto capiamo che le comunicazioni precedenti non erano supportate da atti concreti, ma solo una presa in giro
Ho letto con interesse la parte riguardante il Parco del Mare contenuta nelle “Pillole di politica” a cura di Maurizio Melucci, della quale condivido appieno la sintesi. Tuttavia, desidererei aggiungere alcune considerazioni in proposito che, con tutta probabilità, completano quel quadro. È parere, non da me generato ma espresso da personaggi esperti in viabilità e mobilità, che i parcheggi cosiddetti “puntiformi”, hanno ragione di esistere in un sistema periferico ed inseriti in un circuito definito dai quali poi si diramano minibus a percorrenza frequente per collegare gli stessi con le mete più frequentate di una città; oppure prossimi ai margini di un paese il cui centro è facilmente raggiungibile a piedi. Questo permette di tenere lontano il traffico veicolare da zone critiche o da tutelare, senza rinunciare all’agevolezza del loro accesso; e qui parliamo del costruendo parcheggio di Piazza Tripoli, o Marvelli che sia. Secondo questa visione della mobilità, quel parcheggio nasce già male e non rappresenta alcuna soluzione alla scelta di non averli realizzati al di sotto del sedime del “parco”, come invece fu fatto a Riccione. Innanzitutto l’accesso principale da Via Tripoli, arteria viaria già sottoposta a forte stress e pericolo specie durante il periodo estivo; l’accesso al parcheggio aggraverebbe
Il 16 settembre si è aperto il nuovo anno scolastico per tutti i ragazzi compresi gli alunni della terza elementare della scuola primaria G. Turci di Torriana, facente parte dell'Istituto Comprensivo Ponte sul Marecchia di Verucchio. Purtroppo, gli alunni su citati continuano a non avere l' insegnante prevalente di Italiano. Alcuni giorni precedenti l'inizio delle lezioni i genitori gioivano nello scoprire, mediante registro elettronico, l'assegnazione del posto lasciato vacante dall'insegnante precedente ad un nuovo docente, che purtroppo non ha mai preso servizio in quanto aveva già avanzato richiesta di aspettativa. Da subito si è sperato in una imminente sostituzione che ad oggi non è mai arrivata. Così si è avviato uno scambio di messaggi nella chat dei genitori, dove mediante la rappresentante di classe si è deciso di scrivere alla dirigenza scolastica per chiedere chiarimenti in merito alla situazione precaria vissuta quotidianamente dai bambini. Purtroppo l'Istituto ha chiarito il bisogno di attendere che la graduatoria provinciale dell' Usp terminasse per poter procedere all'assegnazione della cattedra attingendo dalla graduatoria interna. Nel frattempo, le insegnanti delle altre classi dello stesso istituto stanno colmando la cattedra vacante con enormi salti mortali affinché i bambini abbiano un minimo di continuità scolastica. Ad oggi la situazione non è cambiata, anzi da
Caro Diario, qualche giorno fa è passata in radio Fiore di Maggio, la canzone scritta da Fabio Concato proprio a Viserbella, mentre era in villeggiatura nella casa del fratello. Mi sono subito perso nei pensieri di come doveva essere Viserbella e tutta Rimini in quegli anni li. Da una parte, quella a Sud del porto canale, il divertimentificio, con le sue discoteche e i suoi locali da ballo, il fiume di gente in cerca di divertimento e tutte le declinazioni dell’eccesso, magistralmente fotografate dal Torrepdrerese Marco Pesaresi. Nella parte a Nord una villeggiatura più tranquilla, familiare, dedicata a chi ricercava nelle piccole pensioni l’ambiente domestico tipico del luogo e decisamente distante dalla vita delle grandi città. A Viserbella aveva casa Enzo Ferrari, l’ideatore del marchio italiano più famoso nel mondo e che era diventato amico di Bruno Militi, inventore visionario che faceva decollare aerei davanti a bagno Giovanni. Imprenditori, cantanti, registi, inventori, calciatori, veline, personaggi dello spettacolo tutti passavano da queste parti. Eravamo una meta ambita e di tendenza. De Andrè ne cantava la crudeltà del vivere in una città di porto e di viaggiatori, Lucio Dalla mise in musica la parte più sessuale della nostra città, Ligabue la celebrò in “Da zero a
Buongiorno, sono padre di due figli minorenni che quotidianamente usano gli autobus a Rimini. Oltre a quanto già scritto da Lei, voglio segnalare anche la situazione quantomeno curiosa delle tempistiche di alcune linee. Un esempio su tutti, che mi riguarda personalmente: fermata Gramsci S.Rita a pochi metri ci sono due scuole, le Panzini e le Giulio Cesare. Ci sono almeno due linee che passano pochi minuti prima (12.58) delle 13.00 e, naturalmente sono praticamente vuote mentre pochi minuti dopo c'è una calca di ragazzi che deve attendere dai 10 ai 18 minuti per il passaggio successivo che, naturalmente, non riuscirà a contenere tutti. Aggiungiamo che, i fortunati che riescono a salire, riportano che, a quel punto, l'autista salta le fermate successive, dove ci sono persone in attesa, fino a quando l'autobus non si svuota di qualche elemento. Non le riferisco poi i racconti dell'uscita del Centro Studi al termine delle lezioni. Anche io ho sempre preso autobus quando andavo a scuola e diverse volte li ho trovati affollati ma queste sono situazioni che vanno oltre al limite. Sarebbe il caso che qualcuno tra politici e amministratori di START si rendesse conto di persona di queste situazioni, che le vivesse direttamente per qualche giorno consecutivo
Il podismo è una pratica individuale. Certo, ci sono le società, gli allenamenti in gruppo – più vanno avanti gli anni, e più sono rari, almeno nel mio caso – e le gare a volte anche insieme a migliaia di altri atleti e atlete, ma rimane una questione personale. Il mio tempo migliore. Il mio passo. La mia prestazione. Ma le alternative altruistiche ci sono. Qualche anno fa, grazie alla società Golden di Rimini, ho scoperto il mondo dei cosiddetti “spingitori”, che comporta il prestarsi come accompagnatori-corridori per ragazzi in carrozzina che non avrebbero, altrimenti, la forza per completare una gara di 10, 21, 42 chilometri. Dopo essere entrato in questo ruolo, il podismo “egoista” ha perso molto significato nella mia testa. In assenza degli splendidi ragazzi che mi hanno accompagnato già in numerose gare nel riminese, domenica ho optato per il “plogging”: la corsa-raccolta di rifiuti. Da adolescente, ma anche un po’ più in là, registravo tempi discreti come mezzofondista ed ho corso una mezza maratona in un’ora e mezza. In quanto la faccio oggi una mezza maratona? Due ore, giù di lì? Onestamente non mi interessa. L’egoismo si paga. Lo conoscete il Mito di Sisifo? Il re-tiranno di Ephyria (poi