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“Rispetto a una decade fa la situazione è drasticamente peggiorata dal punto di vista della viabilità oltre che della sicurezza”

Scrivo in risposta al presente articolo (https://www.chiamamicitta.it/la-fatica-di-governare-cosi-e-nato-il-compromesso-dellex-questura-di-rimini/) scritto da Maurizio Melucci.  Avrei voluto scrivergli personalmente ma non avendo un suo recapito diretto ho scritto a voi della redazione. Abito a Rivabella da 37 anni.  Rispetto a una decade fa la situazione è drasticamente peggiorata dal punto di vista della viabilità oltre che della sicurezza e via dicendo. La pista ciclabile di via Coletti, come da me evidenziato (e io non sono nessuno), ha provocato danni alle attività economiche (mancanza di posteggi per parcheggiare ed effettuare acquisti anche veloci). Non solo: il restringimento della corsia di un'arteria considerata molto importante, percorsa giornalmente da decine di migliaia di veicoli, è stato nefasto. Conseguenza: ha portato ad un traffico più nervoso, dove i sorpassi azzardati sono all'ordine del giorno e i mezzi di emergenza (ho tre amici che lavorano sul 118) hanno enormi difficoltà durante i soccorsi. E vengo al punto della questione: il comparto di Rivabella. Da anni si parla della futura soppressione di tutti i passaggi a livello sulla linea ferroviaria Rimini-Ravenna.  Avevo subito notato, più di 10 anni fa, il progetto per bypassare il passaggio a livello di viale XXV Marzo 1831. Tale progetto prevedeva una rotonda su via Coletti, una strada passante nel campo coltivato (di proprietà

Un NO secco alla regione Toscana da parte di Luigi Cappella ex sindaco di Casteldelci

I numeri, le carte, le foto dopo le alluvioni di Maggio e Novembre 2023 dovrebbero far capire a chiunque che l’Appennino Settentrionale ha dei limiti naturali oggettivi a ogni tipo di insediamento e utilizzo moderno diffuso e pervasivo, che voglia essere sostenibile economicamente e socialmente. La ricerca di un equilibrio che cerchi di prescindere dalla sua propensione al dissesto ha come destino ineluttabile il disastro. Così ha sentenziato sul maxi impianto Badia del Vento il Prof. Gian Battista Vai già docente di Geologia presso l'Università Alma Mater, Bologna. Dello stesso avviso è il Dott. Luigi Cappella, ex Sindaco del Comune di Casteldelci e medico condotto, da sempre grande appassionato della Valmarecchia. Ruspe che devastano i crinali, boschi e alberi secolari rasi al suolo, grandi strade per garantire trasporti eccezionali ma che cancellano pendici e antichi drenaggi a favore di un sempre maggior dissesto. Per oltre 10 anni impianti eolici di questa stazza in questo territorio non sono mai stati autorizzati. Gli impatti sarebbero tutti e solo al negativo. La Regione Toscana vuole proseguire? In base a quale logica se non quella delle compensazioni economiche per il comune di Badia Tedalda e per il profitto di pochi? Di certo autorizzare questo impianto

Il presidente dell’Associazione Quartiere 5: “Chiediamo elezioni dei consiglieri di quartiere accoppiate alle elezioni amministrative, bilancio partecipato e tavolo di confronto con l’amministrazione”

La settimana scorsa insieme agli altri comitati del coordinamento ho incontrato il sindaco e due assessori. Il tempo a disposizione era poco e nel mio breve intervento ho cercato di far comprendere l’importanza di tornare alla politica nella sua forma di discussione e confronto. Ho ricordato al sindaco, e voglio farlo ancora qui, che l’obiettivo principale delle nostre istanze non è attaccare a livello personale ma un voler discutere di politica senza che queste rimostranze nel merito vengano vissute come offese personali. Non è accettabile che il dialogo debba essere qualificato e pesato sulla base del numero di voti o dalle preferenze ricevute perché, se è vero che in democrazia conta la maggioranza, questo non può e non deve togliere dignità alle istanze di una minoranza. Ho anche ricordato che chi oggi contesta è simpatizzante e iscritto al partito più votato in città, è un elettore attivo e in alcuni casi era anche candidato a supporto di questa amministrazione. Il bisogno di confronto ormai si è fatto insostenibile. Noi, che siamo i nipoti del più grande partito comunista del mondo libero, siamo costretti a vivere di ricordi riportati e mai vissuti imprigionati in quei racconti che a volte sono retorica ma il

Arianna Lanci (Monumenti Vivi) "Grazie al nostro intervento, sono state rimosse le reti che avrebbero potuto ostruire l’accesso alle cavità nido dei rondoni"

La settimana scorsa abbiamo avuto un’emergenza come Associazione Monumenti Vivi Rimini. Lunedì 17 giugno nel primo pomeriggio abbiamo fatto un sopralluogo presso il cantiere presente alla Fondazione Karis di Marebello, essendoci accorti soltanto il giorno prima della presenza di impalcature dotate di reti che avrebbero potuto ostruire l’accesso alle cavità nido dei rondoni. La scuola infatti è una grande colonia, già presente nella nostra mappa online. Il capo cantiere Filippo Ripa, insieme al progettista Giancarlo Ligi e al coordinatore per la progettazione Gianluca Gemmani, ci hanno subito incontrato, come da nostra richiesta, provvedendo alla rimozione di tutta l’ultima fila di reti già la mattina successiva. Ci siamo assicurati che i lavori non toccassero le fessure di entrata e che non riguardassero l'interno del solaio, ricordando loro il rispetto della legge 157/92. Per questa volta il finale è stato lieto. Ma tante, tantissime sono le volte in cui i lavori di ristrutturazione vengono fatti in periodo di nidificazione, determinando sia la perdita permanente dei siti di nidificazione che la morte dei pulli presenti nelle cavità. Non è una questione di poco conto, è una tra le cause del declino dei rondoni nelle città un po' in tutta Europa. Le leggi ci sarebbero, ma mancano

“Volevo complimentarmi per l'articolo di Giuliano Bonizzato”

Spett. le Redazione Chiamamicitta, con la presente, volevo complimentarmi per l'articolo di Giuliano Bonizzato circa la pericolosità del sottopasso del parco F.lli Cervi. Anch'io ho scritto all'assessora Roberta Frisoni, segnalando il pericolo che, quotidianamente, viene a crearsi in quel sottopasso fra pedoni e ciclisti. Proponendo di fare come a Parigi, dove, nelle piste ciclopedonali, ogni 100 metri, compare un cartello con la scritta”. Le biciclette/monopattini, non hanno diritto di precedenza. Se i pedoni ostruiscono il passaggio, il ciclista deve scendere dal mezzo e proseguire a piedi, conducendo il velocipede a mano”. La signora Frisoni mi ha fatto rispondere, dal commissario di polizia Fusco, come segue: "a noi non risulta quanto da lei affermato e, comunque, proveremo a controllare, compatibilmente con i nostri impegni”. Oltre alla leggera presa in giro nei miei confronti, in questa risposta, è chiara la volontà di non voler risolvere tale problema. Lettera firmata

“Torre Pedrera e Viserba ottengono un trattamento di favore su tanti aspetti”

Caro Diario, vorrei condividere con te una riflessione sul costo dei nostri dialoghi. Parlo di “costi” perché ogni azione ha delle inevitabili conseguenze. Perché se è vero che tantissime persone ci leggono e ci condividono, a qualcuno stiamo inevitabilmente antipatici. Questa antipatia unita al potere amministrativo ha un costo Arrivo al punto. Qua nella periferia a Nord di Rimini non tutte le frazioni sono uguali. Ci differenziamo per la grandezza, per il numero di cittadini ma soprattutto per il trattamento che riceviamo da parte di chi ci amministra. È evidente che Torre Pedrera e Viserba ottengono un trattamento di favore su tanti aspetti, che sia la manutenzione del verde, che sia il ripristino delle mattonelle, le luminarie di natale, le casette dell’acqua o le aree sgambamento cani. Più qualche altro privilegio politico che non è motivo di discussione oggi ma prima o poi, carte alla mano, affronteremo. È altrettanto evidente come la più “sfigata” delle frazioni costiere a Nord del deviatore Marecchia sia sicuramente Rivabella, che oltre a una manutenzione inesistente e una pista ciclabile inutile si vedrà tra poco cancellare l’unica area verde per costruire 100 appartamenti e parcheggi da regalare ai soliti amici.   La cosa non mi dovrebbe stupire

Claudio Ravotti chiede un incontro pubblico per parlare con il primo cittadino e fare insieme un sopralluogo nel cantiere dell'allevamento Fileni

Sig. Sindaco di Maiolo Marcello Fattori   Faccio seguito alla sua attesa risposta del 20/06/2024 e non mi dispiace affatto poter contraddire le Sue affermazioni sulla circostanza che io non conosca  le dinamiche dell’allevamento di Maiolo. Ho seguito sin dall’inizio la travagliata vicenda che coinvolge la sua cittadina e l’allevamento Fileni. Ero presente a Novafeltria l’11/02/2023 al teatro Sociale per l’Assemblea Pubblica. Ho potuto constatare di persona la situazione e fare sopralluoghi nei giorni della mia permanenza con altri rappresentanti del Gruppo Isola 2021. Ho potuto ascoltare ed intervenire dal palco all’incontro e da allora non solo sono stato costantemente informato sulle vicissitudini che si sono susseguite ma ho avuto modo anche di approfondire, con incontri, mail e documenti tutto quello che ha riguardato l’iter autorizzativo. Può facilmente reperire foto, filmati, dichiarazioni ed articoli di giornali in merito. Ho potuto conoscere persone, suoi concittadini, che sono davvero preoccupati per l’evolversi della situazione e che si sono sentiti presi in giro da Lei e da altre Istituzioni in nome di un potere che è difficilissimo contrastare, quello degli interessi economici. La conseguenza è che oltre alla mia stima per l’impegno che il Comitato sta mettendo ne sono nate delle sincere amicizie personali che mi hanno nuovamente riportato sui luoghi interessati

"Non siamo contro di lei ma per la salute degli animali e dell'ambiente"

Caro Sindaco Fattori, è sconcertante come trovi il tempo di rispondere a qualsiasi questione, tranne che alle nostre legittime domande che da cittadini e abitanti di questa Valle continuiamo a reiterare. Maiolo non è un’isola. Esiste una comunità della Valmarecchia, perciò nessuno di noi è “di fuori”, come lei sostiene, e noi siamo il Comitato PER la Valmarecchia - STOP ALLEVAMENTI INTENSIVI. Non il comitato dei polli. Come lei giustamente ricorda, abbiamo organizzato diverse iniziative nell’ultimo anno e mezzo, ma su una cosa si sbaglia, noi non siamo CONTRO di Lei, ma manifestiamo la nostra contrarietà su una specifica azione ad opera della sua amministrazione. Abbiamo organizzato una serata informativa al Teatro Sociale di Novafeltria, poiché nessun cittadino era stato informato dalla sua amministrazione su questo progetto, che inevitabilmente avrà un impatto sul nostro territorio e abbiamo partecipato al carnevale di paese travestiti da polli per manifestare la nostra contrarietà a un’industria insalubre di prima classe. Abbiamo scritto una petizione al Presidente della Regione Bonaccini, chiedendo di fermare quello che per noi è uno scempio. La petizione ha superato le 80mila firme, eppure anche questa rimane inascoltata. Abbiamo prodotto un breve video informativo sui rischi rappresentati dal progetto avicolo alla Cavallara per tutti coloro che non

Il sindaco di Maiolo Marcello Fattori risponde alle critiche mosse da Claudio Ravotti

Caro Claudio Ravotti Io a differenza di Lei, penso che Lei sia una brava persona capace di intelligenza autonoma, per cui per la prossima volta le consiglio di entrare nel merito dei fatti prima di scrivere senza sapere le cose. Se lei da Cuneo pensa di sapere a scatola chiusa le dinamiche di Maiolo, secondo me pecca di presunzione. L'autorizzazione di Maiolo è stata rilasciata dalla regione Emilia Romagna con delibera di Giunta regionale il 04.04.2022 e non dal comune di Maiolo. L'allevamento era esistente e regolarmente autorizzato dal 1972 per 3.200.000 polli anno su tre piani con un impatto spaventoso, ma legittimamente costruito, a cui la regione non poteva ostacolare il proseguo, ma solo trovare il modo di migliorare al massimo la situazione fortemente compromessa. Alla fine di estenuanti confronti fra oltre 10 enti competenti, Comune compreso, l'allevamento è stato ridotto del 75%, gli ecomostri alti 10 mt. completamente abbattuti e ricostruiti con tecniche moderne per garantire l'areazione, la climatizzazione e il benessere animale, con un massimo 780.000 polli anno circa, ed a compensazione l'azienda deve piantumare e rimboschire attorno agli edifici 35000 mq, inoltre da intensivo è stato autorizzato solo l’allevamento biologico. Ho riassunto brevemente la situazione per farle comprendere che da oltre un

Arianna Lanci: "Che cosa c'è di sostenibile in una simile 'cura' del verde urbano?"

Le piante pioniere arrivano nel nulla- dal nulla. Come un miracolo. Come il miracolo della vita. Oserei dire che sono una sintesi perfetta della vita- della vittoria della vita sulla morte. Me lo ha insegnato Veronica Gugnali che cosa sono le piante pioniere. Veronica ha guidato anche la nostra passeggiata in centro storico alla scoperta di tutta la vita vegetale che vive nelle mura di Castel Sismondo- evento inaugurale di ALTISSIME VOCI- Festival Musicale tra Terra e Cielo. Sono tante e sono diverse, le pioniere. Sono capaci di stupirti, perché impreviste e imprevedibili. Un concentrato di poesia nel cuore di una strada di città, che continuerebbe ad essere una delle tante strade di città e che invece diventa, grazie a loro, come un’oasi diffusa di biodiversità vegetale, con tutto quello che questa presenza comporta in fatto di vita animale, penso soprattutto agli insetti e agli uccelli. Tengo d’occhio da tempo gli spartitraffico nelle grandi arterie della città: soltanto negli ultimi giorni ci ho visto cardellini e ballerine bianche, uccelli di una bellezza che definirei magica e che passa inosservata a chi non coglie il tesoro di natura selvatica che si cela dentro quei piccoli ritagli di verde urbano che ciclicamente subiscono uno sfalcio indiscriminato e senza

Claudio Ravotti, del Gruppo Isola 2021 della Provincia di Cuneo, invita ufficialmente il sindaco Fattori alla Fiera del Cappone di Morozzo

Al  Sindaco di Maiolo Sig. Marcello Fattori A tutti i Consiglieri Comunali di Maiolo Il mio nome è Claudio Ravotti e sono il referente del Gruppo Isola 2021 della Provincia di Cuneo che sta contrastando la costruzione di un mega allevamento intensivo di polli in mezzo alle case. Anche qui da noi è arrivato il filmato che La ritrae nella Sua superba interpretazione in veste di “Pollo”. Non Le parlerò di etica, di morale, di onore, di dignità, del giuramento da Sindaco che ha fatto e che andrà a fare perché perderei solo tempo ed in ogni caso La sua performance è più che sufficiente a qualificarLa. Voglio solo esprimere la mia incondizionata solidarietà e vicinanza al Comitato della Valmarecchia ed a tutti quei cittadini che difendono i propri diritti al posto Suo. Sono certo che la sua impeccabile recita Le aprirà porte inaspettate, per questo non mancherò di segnalarLa alla Fiera del Cappone che si terrà il 15/16 dicembre nel vicino Comune di Morozzo in provincia di Cuneo Saluti Claudio Ravotti (Nell'immagine di apertura il sindaco di Maiolo Marcello Fattori)

Il dott. Umberto Farneti scrive una lettera al sindaco di Rimini in cui chiede di salvare le essenze arboree ancora presenti sul lungomare a Bellariva

Ill.mo sig. Sindaco, mi rivolgo nuovamente a Lei confidando che finalmente sia possibile fornire una risposta, che ancora non c’è stata,  su che sorte abbiano avuto e  dove siano finiti gli esemplari di splendide tamerici, ormai secolari e la rigogliosa siepe di pitosforo e cespugli di piante sempreverdi che ornava il marciapiede lato mare dei tratti di lungomare demoliti  da Marina Centro a piazzale Pascoli, sostituiti tra l’altro con alberelli troppo pochi, troppo giovani ed asfittici ed inoltre con talune essenze non adatte a sopportare la salsedine ed il rigore dei venti di mare e in parte già insecchite. (Bene aveva fatto, vent’anni fa, la Giunta di Misano Adriatico a respingere le indicazioni degli “esperti incompetenti” di Bologna inondando  invece il suo lungomare di palme e di vegetazione, canne e sassi, dei nostri fiumi). Infatti, ci si domanda ancora perché tali essenze siano state rimosse e soprattutto dove siano finite. A chi sono state date? chi se le è prese? Le chiedo di fare questa verifica non tanto perché se c’è stato un illecito chi ne è stato l’autore sia perseguito e risarcisca il danno, ma perché questa vicenda serva di monito perché tale inconveniente non abbia più a ripetersi  in occasione della