Pier Giorgio Pasini "Napoleone e le rapine d’arte in Romagna" - Minerva. Provate ad immaginare un funzionario che per oltre quindici anni ha potuto liberamente scegliere nel patrimonio artistico italiano le opere (quadri, sculture, libri, materiale naturalistico e scientifico raro, manufatti d’argento e d’oro) per allestire