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24 marzo 1907 – Nasce il Comune di Mercatino Marecchia, oggi Novafeltria


24 Marzo 2024 / ALMANACCO QUOTIDIANO

Con legge n.124 del 24 marzo 1907 viene costituito il Comune di Mercatino Marecchia, che nel 1941 assumerà la denominazione di Novafeltria. Del nuovo Comune fanno parte alcune frazioni frazioni staccate dal Comune di Talamello.

Il primo nucleo di quella che sarà Novafeltria si fa risalire all’anno 950 d.C.,  con la pieve di San Pietro in culto (cioè eretta su di un terreno coltivato) e l’oratorio di Santa Marina. È un tipico “mercatale” medievale, cioè un punto d’incontro aperto e privo di mura, dove le popolazioni dei centri circostanti si incontravano in occasione di fiere e mercati. Caratteristiche simili a quelle di Mercatino Conca o di Mercatale di Sasso Corvaro sulle rive del Foglia: circa a metà di una valle, all’incrocio con vie di comunicazione (nel caso di Novafeltria, la strada per Talamello e Sant’Agata e quella per Maiolo e San Leo oltre il guado del Marecchia, che si dipartono dalla Marecchiese). Per immemorabile tradizione, le fiere di Mercatino Marecchia si tenevano soprattutto nel mese di agosto.

San Pietro in culto

San Pietro in culto

Nella prima metà del ‘600 il luogo fu scelto come dimora dai Conti Segni di Bologna, che vi edificarono una sontuosa villa: oggi è il palazzo municipale.

Un forte impulso allo sviluppo di Novafetria fu dato dalla ferrovia che dal 1922 al 1960 la collegò a Rimini, dove approdava alla stazione accanto all’Anfiteatro. Detto popolarmente “maza sumar” (“ammazza somari”) o “trenino dello zolfo”,  trasportava appunto il minerale estratto dalla miniera di Perticara. I pani venivano trasportati fino a Novafeltria con una teleferica e quindi caricati sui convogli. Dopo dieci anni dalla sua chiusura, nel 1970 la miniera è stata trasformata nell’affascinante museo storico minerario Sulphur. Oltre alla documentazione della secolare estrazione dello zolfo, vi sono raccolte testimonianze archeologiche che vanno dall’età del bronzo alle civiltà Umbra, Etrusca e Romana.

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Una motrice a vapore Blonay-Chamby delle Ferrovie Padane che venne impiegata sulla Rimini-Novafeltria

La stazione di Mercatino Marecchia

La stazione di Mercatino Marecchia

Novafeltria è appartenuta alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando se ne è distaccata insieme ad altri sei comuni dell’Alta Valmarecchia per passare in Emilia Romagna nella provincia di Rimini. Ciò in attuazione dell’esito del referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006.  

A Novafeltria su 6239 aventi diritto, si recarono alle urne in 4275 (68,52%); i SÌ furono 3480 (82,15%), i NO 756 (17,85%), 12 bianche e 27 nulle; la percentuale dei favorevoli sull’intera popolazione fu del 55,78%.