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30 giugno 1961 – Inaugura la linea di elicotteri Rimini – San Marino – San Leo


30 Giugno 2024 / ALMANACCO QUOTIDIANO

Il 30 giugno 1961 viene inaugurata la linea di elicotteri che fa base a Rimini per volare fino alla Repubblica di San Marino. La cerimonia è presieduta da Giovanni Bovetti, Sottosegretario alla Difesa con delega all’aviazione civile del terzo Governo Fanfani (nell’immagine in apertura).

L’eliporto di Rimini è stato realizzato sul piazzale del porto. A San Marino, i velivoli atterrano e decollano presso la stazione della funivia di Borgo Maggiore. Nel 1964 la linea viene prolungata fino a San Leo, dove la pista è sul colle antistante la rupe, lungo la via Montefeltro in località Quattroventi.

elicottero san leo

L’eliporto di San Leo

L’evento viene ricordato dalla Repubblica di San Marino con un’apposita emissione dì francobolli, ovviamente di “posta aerea”.

elicottero san marino

I mezzi utilizzati sono Bell 47 J Ranger a quattro posti, quanto di meglio esiste all’epoca: basti pensare che il primo elicottero utilizzato da un presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, era proprio di questo modello. Ma ci si serve anche del più anziano Agusta-Bell AB-47 G a tre posti, costruito in Italia su licenza Westland, dal caratteristico cockpit racchiuso in una grande bolla in plexiglas, struttura scoperta realizzata con tubi saldati e carrello a pattino. Come ricorda Nicola Gambetti (Ariminum Anno XXVIII – N. 6 Novembre-Dicembre 2021) il servizio era svolto dalla Compagnia Italiana Elicotteri (C.I.E.) con sede a Roma, società specializzata, oltre al trasporto passeggeri, in fotografia aerea, pattugliamento, addestramento piloti e, soprattutto, voli promozionali e pubblicitari.

Restano indelebili nella memoria di chi fu bambino allora i “bombardamenti” delle spiagge nei giorni del loro massimo affollamento con volantini e soprattutto gadget promozionali. Celeberrimi e ambitissimi quelli della Galbani, come la Mucca Carolina ed Ercolino Sempreinpiedi, che provocavano anche non poco pericolo sia per la calca che si creava fra alte nuvole di sabbia, sia quando finivano in mare dove l’acqua poteva essere troppo alta, per i bambini come per adulti che non sapevano nuotare.

Il biglietto non poteva essere a buon mercato: fino 12.500 lire, quando gli stipendi medi non arrivavano alle 50mila lire al mese. Nel prezzo era compreso il tragitto in funiva da Borgo Maggiore alla sommità del Titano e dall’eliporto di San Leo a forte leontino a bordo di una navetta. Il volo da Rimini a San Marino durava circa 15 minuti; da qui in altri 10 minuti si raggiungeva San Leo. Negli anni di maggiore attività si toccarono i 14 voli quotodiani andata/ritorno verso San Marino e 6 su San Leo, metà in mattinata e metà di pomeriggio, tra le 8:30 e le 18. Al di fuori di tali orari era possibile richiedere voli charter “sulla spiaggia di Rimini”.

Bell47J

L’elicottero Bell 47 J Ranger

L’Agusta-Bell AB-47 G

E in quel 1961, con l’Italia al culmine del suo miracolo economico, l’elicottero è uno dei simboli della modernità, come nelle immagini di apertura della “Dolce Vita” di Fellini. Ancora in televisione non si sono mai visti i suoi utilizzi in guerra, come avverrà negli anni seguenti durante il conflitto in Vietnam di cui l’elicottero diverrà un cupo simbolo. Per il momento rappresenta il progresso, l’opulenza, il consumismo: tutte cose che l’Italia impara solo allora a conoscere. Inoltre il velivolo con “l’ala rotante” in grado di intervenire eroicamente in ogni situazione d’emergenza, è il beniamino di grandi e piccoli, che seguono entusiasti la serie televisiva “Avventure in elicottero” (“Whirlybirds”); regista di diversi episodi di quella serie era Robert Altman.

Craig Hill e Kenneth Tobey in

Craig Hill e Kenneth Tobey in Whirlybirds

La C.I.E. non riuuscì a sostenere a lungo gli ingenti costi di gestione che il servizio comportava. I voli vennero progressivamente ridotti, finchè la società dovette chiudere i battenti nel 1969. La gita in elicottero scomparve esattamente con la fine di quell’epoca che aveva perfettamente rappresentato.

(la foto di apertura appartiene all’Archivio fotografico Biblioteca civica Gambalunga, che ringraziamo per la gentile concessione)