4 settembre 1934 – Nasce a Rimini Cino Ricci
4 Settembre 2024 / ALMANACCO QUOTIDIANO
Cino Ricci nasce a Rimini il 4 settembre del 1934. Cresce a Forlì, ma non gli riesce di staccarsi dal mare. Come dirà nella sua autobiografia (“Odiavo i velisti”, scritta con Fabio Pozzo, 2014) «i velisti all’inizio mi stavano sulle palle, con le loro scuole di vela di élite. Io sono nato a Rimini, le barche le ho conosciute con i pescatori».
Sono gli anni della guerra e in particolare è con un pescatore di Cervia che il giovanissimo mozzo impara tutto della navigazione. Finito il conflitto, come moli altri pescatori romagnoli, in estate porta i turisti sulle vecchie barche dalle vele colorate e poi sui cutter, che all’epoca vanno anch’essi per lo più a vela.
Veleggiando su barche da diporto e da pesca, in lungo e in largo nel Mediterraneo, inizia a partecipare a regate anche in Francia e in Inghilterra.
Nel 1967 contribuisce alla fondazione del Centro Velico Caprera d’altura, partecipando attivamente alla formazione dei suoi istruttori.
Dal 1969 si impegna come Skipper in regate nazionali ed internazionali, conquistando numerosi successi individuali e di squadra con barche d’ogni tipo.
Nel 1981 il Consorzio Azzurra, lo nomina Skipper e responsabile della gestione del team di Coppa America.
Azzurra viene schierata dallo Yacht Club Costa Smeralda col sostegno dell’Āgā Khān e di Gianni Agnelli; è progettata dallo studio Vallicelli di Roma e costruita nel cantiere Yacht Officine di Pesaro; al timone c’è Mauro Pelaschier, oltre a un equipaggio di campioni quali Tiziano Nava (navigatore), Stefano Roberti (randista), Nico Reggio (randa, Committee relations), Ennio Buonomo (tailer), Chicco Isenburg (tailer), Laurent Cordelle (tailer), Daniele Gabrielli (tailer), Bepi Maletto (tailer), Franco Zamorani (tailer), Fabio Apollonio (grinder), Mauro Piani (grinder), Andrea De Marinis (grinder), Max Devoto (grinder), Marco Mercuriali (grinder), Dondo Ballanti (drizzista), Niky Mosca (pitman), Paolo Rocca (pitman), Massimo Valentini (midbow, aiuto prodiere), Lorenzo Mazza (prodiere), Andrea Giorgetti (bowman). Sono riserve: Mauro Lugaresi, Giorgio Zolezzi, Enzo di Stefano, Giorgio Cingolani, Gianluigi Devoto.
00L’Italia partecipa per la prima volta alla più esclusiva competizione velistica del mondo. Nel 1983, a Newport negli Stati Uniti, Azzurra arriva a classificarsi terza tra gli sfidanti, vincendo 24 regate su 49 . A seguito di questo risultato, l’Italia viene di fatto accreditata nel gotha delle nazioni con una tradizione velistica internazionale.
E al grande pubblico italiano si spalanca il mondo della vela. Le regate di Azzurra scatenano l’entusiasmo popolare per i colori nazionali che sembrano trionfare ovunque (l’anno prima l’Italia ha vinto in Spagna il suo terzo campionato del mondo di calcio). Nel vocabolario di tutti i giorni entrano espressioni mai udite prima sulla terra ferma come “strambata”, “bolina”, “cazzare la randa”. Azzurra diventa anche un diffuso nome di battesimo. Cino Ricci diventa l’icona della vela italiana, con la sua franchezza proverbiale, l’autorevolezza inconfutabile e l’inestirpabile accento romagnolo.
E’ riconfermato in Azzurra per l’edizione ’87 di Coppa America, ma prima dell’inizio delle regate tronca i rapporti con le dimissioni.
Dopo un’esperienza australiana, Cino Ricci diventa commentatore televisivo ufficiale alle successive edizioni dell’America’s Cup per i maggiori network nazionali.
Nel 1987 si occupa di porti sviluppando, con l’architetto francese J. M. Finot, un progetto per la portualità emiliano-romagnola. Collabora al progetto “Marinara” per conto del Comune di Ravenna per la progettazione dell’approdo turistico cittadino. Nel 1988 collabora alla progettazione ed esecuzione di 22 marine lungo la costa Jugoslava per conto dell’ACJ (Adriatic Club Jugoslavia). Nel 1989 su commissione dello Stato Jugoslavo, una scuola di Vela Nazionale. Ha curato lo sviluppo di società di charter. È consulente ed esperto, sia per conto di privati, sia per conto del Ministero dei Trasporti e Navigazione, di problemi inerenti la costruzione di porti e marine, con particolare attenzione ai problemi della sicurezza, osservata dal lato del diportista.
Dal 1989 organizza eventi velici con una flotta di barche d’altura monotipo; le rassegne più famose sono il Giro d’Italia a Vela e il Giro di Sardegna a Vela, senza dubbio i maggiori eventi nazional-popolari della vela italiana.
Cino non va più a vela. «Non ne ho più voglia e non mi manca, si è come spenta la luce», dice nelle interviste. Ora fa il contadino a San Savino, frazione di Predappio.