HomePoliticaCalenda show al congresso Cgil: “Mi fischiate? Pecoroni”. Ovazione per Schlein

Giornata dedicata alle opposizioni al congresso della Cgil


Calenda show al congresso Cgil: “Mi fischiate? Pecoroni”. Ovazione per Schlein


16 Marzo 2023 / Redazione

Chiamata a moderare la tavola rotonda delle opposizioni Lucia Annunziata la giornalista ha definito la conferenza a cui hanno preso parte Elly Schlein, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni e Giuseppe Conte il “coordinamento antipapeete”. Lo dirà solo il tempo se oggi si sono gettate le basi per un opposizione più compatta di quella di inizio legislatura.

Elly Schlein ha tenuto il punto sul tema lavoro. Come riporta Ansa “E’ un piacere essere al congresso nazionale della Cgil. Al centro il tema del lavoro, che è stato anche al centro del dibattito di ieri alla Camera, dove abbiamo voluto ricordare che questo è un Paese in cui il lavoro si è impoverito, reso sempre più frammentato e più precario. Noi ci batteremo per un salario minimo perché sotto una certa soglia davvero non si può parlare di lavoro perché è sfruttamento”, ha detto.  “Ci batteremo perché ci sono più di tre milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano, per questo mi sono sentita di porre il tema ieri all’attenzione del governo e della presidente Giorgia Meloni: non possiamo più accettare, tanto più in una situazione di alta inflazione e rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e contratti così precari. Quindi – aggiunge – accanto al salario minimo la battaglia per la legge sulla rappresentanza che spazzi via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà moltissimi giovani e donne di questo Paese”. Alla domanda con chi fare questa battaglia, “abbiamo il piacere oggi di confrontarci. Il salario minimo è uno dei temi su cui tutte le opposizioni in Parlamento hanno presentato mozioni e proposte di legge. Quindi ne discuteremo a breve”, risponde. “C’è una battaglia su cui tutte le opposizioni hanno fatto proposte di legge o mozioni su cui spero e auspico che potremo trovare una direzione unitaria e io sono disponibile subito a ragionare di come cambiare la nostra proposta” per trovarla è quella sul salario minimo, per fissare, “accanto a un rafforzamento della contrattazione collettiva una soglia sotto quale si dice che non è lavoro ma sfruttamento”.

Ma la scena se l’è presa anche Carlo Calenda. Il leader di Azione ha detto in sintesi di non augurarsi di governare con gli altri leader. Possibilista a battaglie comuni sul tema della sanità ha sbottato con la platea che lo fischiava quando rivendicava di aver votato il sì all’invio di armi in Ucraina. Conte gli aveva rinfacciato di votare con la destra, lui aveva risposto di aver votato anche con il Pd. Bocciato dalla platea di delegati ha poi perso la pazienza. “Pecoroni” ha urlato ai presenti.

“La cosa più preoccupante” della delega fiscale è “il sorprendente compromesso che sono riusciti a trovare, per ora parlano di flat tax sugli aumenti ma in prospettiva indicano quella come strada e intanto tolgono uno scaglione” ma “è una baggianata dire che si abbassano le tasse a tutti”: così si “favorisce chi sta meglio, chi ha redditi più alti vedrà maggior guadagno”, ha detto la segretaria del Pd nel corso del dibattito al congresso della Cgil di Rimini. “Altro problema è che è costosissima, non si capisce se intendano farla tagliando ulteriormente a scuola e sanità”. “Penso che dobbiamo proseguire il confronto su tutti i contenuti per essere più efficaci nel nostro ruolo di opposizione”. Schlein invitando i leader di M5s, Terzo Polo e Avs a vedersi anche dopo, “chiudiamoci in una stanza, anche fino a notte fonda, per trovare qualcosa da fare insieme”.

Un patto tra le opposizioni partendo dalle proposte concrete come quelle sul salario minimo che è “una battaglia da sempre del M5S”. A proporlo, dal palco della Cgil di Rimini, è il leader del M5S Giuseppe Conte “La vera sfida – dichiara – è ritrovarci tutti sul terreno delle proposte concrete e i contenuti di queste proposte sono una prospettiva d’azione comune”. Soprattutto perché si è di fronte a un governo che sin dal primo giorno ha annunciato velleitariamente una cornice politica neo conservatrice che ha annunciato un progranmma che stenta ad attuare, rivelando inadeguatezza”.

“Mi interessa parlare di questioni che sono attinenti allo stato sociale, welfare, sanità, salario minimo, contrattazione collettiva, non siamo qua per nessuna foto di Vasto, non c’è nessuna alleanza, il Pd e il M5s sono una cosa, noi siamo una cosa diversa non perché mi stiano antipatici ma perché abbiamo idee diverse sul 90% dell’agenda politica”: così il leader del Terzo Polo Carlo Calenda arrivando al Palacongressi di Rimini per la tavola rotonda con Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni.