Tutto era nato da un furto di carta igienica, salviette e sapone ma ora un clochard di 64 anni rischia due anni di reclusione: ha patteggiato la pena che resta sospesa, ma se non risarcirà il danno provocato alla AUSL dovrà scontarla in carcere.

Il 64enne è un libanese che sostiene di essere un ingegnere caduto in miseria, vive in Italia da diversi anni e risulta domiciliato a Rimini dove chiede elemosine e si fa aiutare dalla Caritas. I fatti erano accaduti nell’ospedale di Santarcangelo il 29 gennaio del 2022. Un medico lo aveva sorpreso nei bagni del “Franchini” e aveva tentato di fermarlo, ma era rimasto ferito con prognosi di 7 giorni, poichè l’uomo gli aveva lanciato addosso un bidone, strattonato, afferrato per il collo e  colpito al volto con un pugno. Quando il 12 giugno era stato arrestato dai Carabinieri mentre di nuovo si aggirava nei paraggi dell’ospedale clementino, su di lui si erano accumulate una serie di accuse che sommate avrebbero comportato una pesante condanna.

Il furto per un valore di pochi euro, essendo stato accompagnato da atti violenti, configurava il reato rapina impropria aggravata dal pubblico servizio in cui era stata consumata; il medico rimasto ferito, un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rappresentavano quello di lesioni aggravate: così come era aggravato il danneggiamento all’ospedale, dove durante la fuga il clochard aveva rotto una vetrata. L’uomo un avolta a processo rischiava 6 anni di prigione, ridotti a 2 con siospensione della pena dopo il patteggiamento chiesto e ottenuto dal difensore, l’avvocato Alessandro Buzzoni.

Il danno per l’Azienda sanitaria è stato di 200 euro. Se il 64enne non pagherà, dovrà scontare quei due anni dietro le sbarre.

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