HomeCronacaHa rifiutato il matrimonio uccisa a coltellate: chiesto il rinvio a giudizio

Dopo meno di un anno la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l'omicida


Ha rifiutato il matrimonio uccisa a coltellate: chiesto il rinvio a giudizio


3 Aprile 2023 / Redazione

Era maggio 2022 quando ha raccontato come lui, Maximo Aldana De La Cruz, peruviano di 54 anni, aveva ammazzato la “sua” Noelia con 21 coltellate perchè ha perso la testa di fronte a un matrimonio rifiutato. La figlia di Maximo aveva cercato di difenderla, ma anche lei era rimasta ferita, per fortuna in modo lieve.

Dopo poco meno di un anno dall’omicidio, Maximo Aldana De La Cruz, il prossimo 4 maggio, comparirà davanti al Gup del tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Rimini a suo carico. Le ipotesi di reato sono quelle di stalking e omicidio con l’aggravante dei motivi abietti e del legame amoroso con la vittima.

La loro storia durava da 20 anni. Dieci mesi fa Aldana De La Cruz si era preso cura dei figli di lei, quando Noelia era volata in Italia per lavorare a Rimini come badante.

Maximo però la voleva sposare ed era arrivato a Milano, ospite presso sua figlia Beatriz avuta da una precedente relazione. Però Noelia ora non lo voleva più. Gli dava dell’incapace e del fallito, voleva lasciarlo.

Quel giomo la figlia aveva organizzato un incontro per tentare un chiarimento; una riconciliazione, secondo lui. Maximo aveva nel taschino l’anello nuziale comprato a Milano in dicembre. Però in una borsa teneva anche un coltello, a suo dire per fare qualche lavoretto da macellaio. Una lama seghettata lunga 20 centimetri.

Avevano atteso nell’appartamento di via Dario Campana il ritorno di Noelia. Ma appena aperta la porta, lei aveva iniziato a urlare, ormai aveva un altro uomo, Maximo doveva andarsene per sempre. E al tentativo di abbracciarla, lo aveva respinto, gli aveva detto di non toccarla.

Sempre secondo il suo racconto, a quel punto l’uomo sarebbe stato accecato dall’ira. Ha tirato fuori il coltello e l’ha affondato nel fianco della “sua” Noelia, facendola crollare sul pavimento. E lui sopra, continuando a colpirla dappertutto. Fino a quando Beatriz è riuscita a bloccare il padre procurandosi anche due ferite da taglio.

Secondo il referto medico, la morte di Noelia Rodriguez Chura è avvenuta fra le 12 e le 14 di quel 19 maggio per “shock emorragico acuto ed irreversibile”.

E lei temeva che sarebbe successo qualcosa di brutto. Aveva raccontato a un’amica lo stato di vessazione in cui versava. Che quell’uomo era follemente geloso senza averne alcun motivo. Era arrivato a minacciarla di trascinarla a forza di nuovo in Perù. E proprio per questo aveva chiesto all’amica di tenerle il passaporto.