HomeEconomia e LavoroDecreto flussi, Della Vista (Conflavoro PMI Rimini): “Assumere con visto di 6 mesi chi già in Italia per altri motivi”

"Aumentare il numero degli ingressi previsti dal decreto Flussi e permettere l’assunzione delle persone già presenti sul territorio italiano grazie a permessi turistici o altri non lavorativi"


Decreto flussi, Della Vista (Conflavoro PMI Rimini): “Assumere con visto di 6 mesi chi già in Italia per altri motivi”


11 Aprile 2023 / Redazione

Aumentare il numero degli ingressi previsti dal decreto Flussi e permettere l’assunzione, mediante visto provvisorio di 6 mesi, di quelle persone già oggi presenti sul territorio italiano grazie a permessi turistici o altri non lavorativi. È quanto chiede Corrado Della Vista, presidente di Conflavoro PMI Rimini e delegato nazionale dell’associazione in materia di promozione e accoglienza sul territorio.

“Le domande presentate durante il click day del 27 marzo per l’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri sono state il triplo rispetto alla soglia indicata dal Governo. Ne sono arrivate 240 mila a fronte degli 82.705 posti disponibili. Segno che la richiesta è veramente elevata – evidenza Della Vista – e non solo per i lavori stagionali legati a turismo e agricoltura, anche se certamente si tratta di settori con un determinato rilievo. E proprio per quanto riguarda il turismo, specie quello ricettivo, il nostro timore è che molte strutture non riescano ad aprire o affrontino la stagione frenate da una significativa carenza di personale, con ciò che ne conseguirebbe a livello di qualità del servizio e dunque di feedback sull’attrattività del Paese”.

“Sembra incredibile anche solo a pensarlo – conclude il dirigente di Conflavoro PMI – ma l’ipotesi è tutt’altro che remota e casi simili si sono già verificati nelle scorse stagioni. Ecco perché la nostra associazione chiede sì la possibilità di aumentare la soglia delle domande di ingresso del decreto Flussi, ma chiede anche di ampliare la platea includendo appunto gli stranieri già su suolo italiano per altri motivi, assumendoli fornendo loro la specifica formazione obbligatoria pratica e teorica per il settore. Verrebbero così contrattualizzate persone già sul posto e si eviterebbero lungaggini burocratiche, andando a soddisfare più celermente il fabbisogno occupazionale”.