HomePoliticaBologna dedica un Centro Studi a Renato Zangheri, il suo grande sindaco riminese

Mentre si preparano le celebrazioni per il centenario della nascita e il ventennale della morte


Bologna dedica un Centro Studi a Renato Zangheri, il suo grande sindaco riminese


16 Gennaio 2023 / Redazione

Renato Zangheri nacque a Rimini l’8 aprile 1925 e morì a Imola il 6 agosto 2015.
Chiamamicitta.it lo ha più volte ricordato: per tutte l’articolo “Renato Zangheri, un grande italiano” in occasione del primo anniversario della sua scomparsa il 6 agosto 2016.

E’ intenzione della Fondazione Duemila di Bologna e della Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra allestire un progetto di ricerca e di iniziative per il centenario della sua nascita e il ventennale della sua morte. Assieme al neonato “Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri” con sede in Bologna, piazza dell’Unità, nel centro del quartiere della Bolognina.

Quest’ultimo è stato costituito pochi giorni fa per volontà della famiglia (la vedova Claudia Dall’Osso Zangheri e dal figlio Renato Maria Zangheri) e della Fondazione Duemila.

Fondazione Duemila ha ricevuto in dono dalla famiglia la ricchissima biblioteca di Zangheri (circa 10.000 volumi, ricchi di chiose e appunti) e il suo archivio fotografico. Questi saranno collocati presso la sede della Fondazione Duemila: nel corso del 2023 i libri saranno catalogati ed inseriti nel Catalogo elettronico del Sistema Bibliotecario Nazionale (OPAC) per renderli accessibili al pubblico.

Come presidente del centro è stato scelto Walter Tega, professore emerito dell’Università di Bologna assieme al professore associato di Storia contemporanea presso il dipartimento di Storia, culture, civiltà dell’Alma Mater bolognese Carlo De Maria. L’imolese Claudia Dall’Osso, moglie di Zangheri, ne sarà il presidente onorario.

Logo del “Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri”

Professore di storia all’Università di Bologna, Zangheri non fu solo sindaco ma anche importante esponente nazionale del Pci, di cui fu anche capogruppo alla Camera. Il Centro si propone, anche attraverso borse di studio post-dottorato, di incentivare gli studi sulla sua figura e sulle questioni che furono al centro delle sue attività. Ma verranno anche realizzati, già dal prossimo anno scolastico, laboratori didattici nelle scuole, nonchè iniziative di public history in collaborazione con altri istituti storici. Dalla primavera infine sono previste conferenze, incontri e presentazioni di libri.

“Renato Zangheri è una figura di grande levatura intellettuale e politica, che ha lasciato un segno indelebile come Sindaco di Bologna, prestando un impegno fondamentale su temi come i quartieri, la qualità dei servizi universali ed accessibili a tutti i cittadini e ovviamente le innovazioni sul piano della cultura, eredità non solo per nostra città” ha detto l’attuale sindaco di Bologna Matteo Lepore. “Per questo, la nascita del Centro studi e ricerche a lui dedicato è una bella notizia, sarà un luogo prezioso per approfondire, riscoprire e condividere il suo pensiero ed andrà ad arricchire il tessuto cittadino di centri impegnati sulla memoria attiva”.

Renato Zangheri ha frequentato a Rimini il liceo classico “Giulio Cesare”, poi la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, dove si è laureato con lode con una tesi su “Problemi e aspetti del socialismo italiano”. Cresciuto nel clima sociale e politico della Rimini del dopoguerra, nei primi anni ’50 si trasferì a Bologna per esercitare il “mestiere” di insegnante universitario.

11 luglio 1986. Cortile interno della Libreria Riminese (oggi Palazzo della Prefettura). Presentazione del volume “Bologna” (Laterza, 1986) di Renato Zangheri. Da sin. Renato Zangheri, Paolo Zaghini

Ma la passione politica non la perse: consigliere comunale a Bologna dal 1956, dal 1959 diventerà assessore comunale prima con il Sindaco Giuseppe Dozza e poi con il Sindaco Guido Fanti.

Nel 1970 Renato Zangheri divenne Sindaco di Bologna e lo rimase sino al 1983, quando verrà eletto in Parlamento e sarà capogruppo del PCI alla Camera sino al 1987.

Assistente del professor Luigi Dal Pane, conseguì la libera docenza e nel 1960 la cattedra universitaria. Ha insegnato Storia economica e Storia delle dottrine economiche nelle Università di Trieste e Bologna. I suoi principali studi riguardano la distribuzione della proprietà terriera fra ‘700 e ‘800, i catasti come fonti storiche, il pensiero dei fisiocratici francesi, la storia del socialismo. Ha tenuto lezioni e conferenze nelle Università di Reading, Barcellona, Columbia University, New York University, Yale, Harvard.

2 agosto 2022. Vergiano, Parco degli Artisti. Claudia Dall’Osso in Zangheri presente all’incontro con Mauro Roda, Presidente di Fondazione Duemila di Bologna, e Paolo Zaghini sui cento anni del PCI

Alle origini del socialismo riminese è dedicato un saggio degli anni Sessanta (“Il Nettuno 1873-1877 e il suo direttore Domenico Francolini”) nel quale viene messo in luce il ruolo svolto da Domenico Francolini all’interno delle complesse dinamiche dell’internazionalismo di fine Ottocento.

Punto di riferimento per generazioni di studiosi è “Catasti e storia della proprietà terriera” (Einaudi, 1980) nel quale le dinamiche economicistiche si collegano ad un più complesso punto di vista dello sviluppo della storia sociale. Alla storia del socialismo Renato Zangheri ha anche dedicato un fondamentale saggio centrato sulla figura di Antonio Gramsci nel cinquantesimo anniversario della morte. Ma è soprattutto con la “Storia del socialismo italiano”, pubblicata da Einaudi (1993-1997), che Zangheri ha riflettuto sull’evoluzione della teoria e della prassi del movimento operaio italiano all’interno della storia italiana.

13 gennaio 2023. Bologna, sede Fondazione Duemila. Presentazione del “Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri”. Da sin. Walter Tega, Mauro Roda, Claudia Dall’Osso in Zangheri

Ha svolto una intensa attività politica e amministrativa come deputato e capogruppo dei deputati del P.C.I. alla Camera, membro della segreteria nazionale dello stesso partito, assessore e sindaco di Bologna dal 1970 al 1983. E’ in questi anni che il capoluogo emiliano viene indicato dalla stampa internazionale come”modello” di efficienza amministrativa e all’avanguardia nell’offerta dei servizi ai cittadini. Nonostante i suoi impegni di studio e di lavoro lo abbiano tenuto lontano da Rimini, Renato Zangheri non ha mai cessato, negli anni, di mantenere un rapporto vivo e costante con la sua città natale. Nel 2003 gli venne assegnato il Sigismondo d’Oro, il più alto riconoscimento cittadino ai suoi figli migliori.