Forlì: approvato il bilancio preconsuntivo e budget 2023 di Romagna Acque
30 Gennaio 2023 / Redazione
Nella mattinata odierna, l’assemblea dei soci di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa – riunita in sede a Forlì – ha approvato il preconsuntivo di bilancio 2022 e il budget previsionale 2023.
LA FORNITURA IDRICA E I DATI DI BILANCIO
Per Romagna Acque, nel 2022 si prevede di chiudere l’anno con una fornitura di 108,5 mln/mc di acqua. L’utilizzo della risorsa di Ridracoli, di 52,3 mln/mc, è inferiore al 2021 di 5,8 milioni. A inizio 2022 il livello di invaso della diga di Ridracoli era pari a 547,9 m s.l.m., ben al di sotto della quota di tracimazione: il che ha comportato nei primi mesi dell’anno una contrazione della produzione da Ridracoli. Tuttavia, il positivo andamento idrologico di fine aprile-inizio maggio ha determinato apporti alla diga in entità tali da stimare un prelievo annuale dall’invaso di Ridracoli pari all’anno idrologico medio.
Nel contempo, nell’ultima parte del 2022 si evidenza uno stato di carenza idrica presso l’invaso di Ridracoli che comporta un maggior utilizzo di risorse alternative (risorsa di falda e dal fiume Po). L’emanazione nel luglio scorso da parte della Regione Emilia-Romagna dello stato di “emergenza idrica Regionale”, causata anche dai bassi livelli idrici del fiume Po, ha portato in evidenza anche criticità di erogazione dell’Area Ravennate, alimentata in larga parte da tale risorsa (che nel periodo estivo non può essere completamente surrogata da risorse alternative).
Per il budget 2023, si prevede una vendita di 109,2 mln/mc di acqua e un’annata idrologica nella media, con 52 mln/mc da Ridracoli.
Il preconsuntivo 2022 quantifica un valore della produzione di 68 milioni di euro, con un incremento rispetto al budget di 7 milioni e rispetto al consuntivo 2021 di 9,3 milioni. I costi della produzione di budget 2023 ammontano però a 64,8 milioni, con un aumento di 3,8 milioni rispetto al preconsuntivo 2022.
Fondamentale nel budget 2022 è la voce relativa al settore energetico. La fornitura di energia elettrica 2022 è a prezzo variabile, scelta fatta dopo gli aumenti del II semestre 2021, ma che purtroppo la guerra in Ucraina ha spinto a livelli ancor più alti: per effetto del rialzo del prezzo del gas -e di conseguenza di quello dell’energia- la stima del costo unitario dell’energia per il 2022 risulta pari a 0,394 euro/kWh, superiore del 190% rispetto al 2021. Le misure messe in atto dal governo, in particolare l’azzeramento degli oneri di sistema voluta dal Ministero della Transizione Ecologica e l’introduzione dei crediti d’imposta, non sono risultate sufficienti per contrastare gli effetti dell’aumento esponenziale dei costi relativi alla materia prima. La Società ha comunque deciso di usufruire del contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica che consentirà una riduzione dei costi dell’energia di circa 1,9 mln di euro. Sulla base delle previsioni di vendita di acqua -e quindi di produzione- la spesa complessiva per l’acquisto di energia nel 2022 sarà pari a 12,9 mln/euro, superiore di 5,1 mln/euro rispetto al bdg (a fronte di minori acquisti di 1,2 mln/kWh) e di 8,4 mln/euro al consuntivo 2021 (a fronte di maggiori acquisti di 0,2 mln/kWh).
Il preconsuntivo 2022 nei termini sopra illustrati determina un utile d’esercizio di 6 milioni, risultato superiore al budget di un milione e inferiore al consuntivo 2021 di 1,7 milioni. Il budget 2023 determina invece un risultato prima delle imposte di 2,5 milioni, pari al 3,8% del Valore della Produzione; tale valore è inferiore al preconsuntivo 2022 di 5 milioni.
I FUTURI INVESTIMENTI
I nuovi obiettivi generali della pianificazione sono orientati a dare adeguata risposta agli aspetti di sicurezza dell’approvvigionamento idrico: nel triennio 2021-2023 si prevede un valore di investimenti infrastrutturali di oltre 38 milioni di euro.
La previsione per l’anno 2023 è di realizzare investimenti di circa 14 milioni, con un incremento rispetto alle previsioni del PDI per tale annualità di circa 0,6 milioni; sarà un anno di forte attività non efficacemente rappresentato dal volume di investimenti causa lo sviluppo di molte progettazioni – prima fra tutte quella della Terza Direttrice dell’Acquedotto della Romagna – attività che si rilevano non molto significative dal punto di vista dell’entità dell’investimento ma che assorbono una grande quantità di forza lavoro particolarmente qualificata. Il rispetto delle azioni previste per il 2023 sarà fondamentale per lo sviluppo del volume di investimenti per gli anni successivi, e il raggiungimento di questi obiettivi sarà fortemente condizionato dal raggiungimento della piena capacità operativa da parte della società di progettazione Acqua Ingegneria, a cui è previsto l’affidamento diretto di gran parte di queste attività. Ne elenchiamo le principali:
“Terza Direttrice: condotta impianto Standiana-Forlimpopoli-Casone e condotta Casone-Torre Pedrera”. Continueranno i lavori di questa opera fondamentale per il potenziamento della rete idropotabile romagnola.
“Raddoppio della condotta Russi–Lugo-Cotignola”. E’ previsto il completamento dei lavori con la messa in esercizio dell’opera.
“Canale Carrarino 2° tratto – Collegamento alla canaletta Anic”. realizzazione di una prima trance dei lavori relativi al secondo stralcio dell’intervento.
“Intervento strutturale per l’approvvigionamento idrico dei Comuni di Modigliana e Tredozio”: presentazione del documento di fattibilità che consentirà di individuare la soluzione tecnica progettuale da perseguire per la realizzazione dell’intervento e l’avvio della progettazione di fattibilità tecnica ed economica.
Implementazione di un sistema di ultrafiltrazione potabilizzazione di Capaccio e revisione by pass galleria di derivazione. L’intervento sarà suddiviso in tre distinte fasi: per la prima, la revisione del by-pass galleria di derivazione invaso-Capaccio, è prevista la realizzazione delle lavorazioni nella primavera/estate 2023, quando si potrà lavorare nell’alveo del fiume Bidente.
“Interconnessione rete con Ravenna – Risoluzione delle problematiche di interferenza fra la condotta Standiana-Ravenna e la S.S. 67 Tosco-Romagnola”: completamento della progettazione esecutiva dell’intervento che consentirà l’avvio ed espletamento delle procedure di affidamento dei lavori.
“Realizzazione impianto di trattamento Verucchio-Zaganti”: completamento delle lavorazioni e avvio delle fasi di attivazione dell’impianto.
IL PREMIO DA ARERA PER LE BASSE PERDITE DI RETE
Nell’anno 2022 ARERA ha per la prima volta assegnato le premialità previste dalla Delibera 917/2017/R/idr con la quale ha introdotto gli indicatori di monitoraggio tecnico del servizio svolto dai gestori. Romagna Acque, in qualità di fornitore di acqua all’ingrosso, rientra nel solo indicatore delle “perdite in rete”. Visti gli alti standard di qualità tecnica raggiunti in termini di bassissime perdite di rete, la società ha ottenuto nel 2022 le premialità per le annualità 2018 e 2019 pari a circa 4,2 mil/euro.
A fronte di tale risultato, considerando che le premialità assegnate da ARERA non entrano nel calcolo tariffario ma sono un riconoscimento a diretto beneficio del gestore direttamente erogato dalla Cassa per l’Energia e l’Ambiente, la società sulla base degli indirizzi condivisi con i soci, vista la sfavorevole congiuntura economica che il paese sta attraversando, nell’ambito degli adempimenti previsti per la manovra tariffaria 2022-2023, ha proposto ad ATERSIR di far partecipi direttamente i cittadini della Romagna – utenti del SII – dei benefici connessi a tali premialità tramite una riduzione della tariffa all’ingrosso, nello specifico destinando circa il 60% del premio riconosciuto (e già incassato a inizio giugno 2022) ed incrementando per tale entità le rinunce tariffarie cd”standard” per l’anno 2022.
L’assegnazione dei premi di Qualità tecnica da parte di ARERA è un importante riconoscimento per la società, le performances ottenute in termini di ridottissime perdite in rete (Romagna Acque risulta sia per il 2018 che per il 2019 fra i primi n.3 migliori gestori a livello nazionale) sono espressione di elevata capacità tecnica sia nella realizzazione delle infrastrutture idriche che nella loro gestione.