L’alcol ha rovinato la sua vita e quella della sua famiglia, che dopo due anni di violenze hanno ottenuto dal giudice che l’uomo si disintossichi in regime di libertà vigilata.
Un riminese di 54 anni era stato denunciato più volte per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. “Vi ammazzo tutti, io vado in galera ma quando esco vi ammazzo tutti”, aveva urlato durante l’ennesima sfuriata: e oltre alle minacce erano botte per tutti. Più di una volta la sorella era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso, mentre l’anziano padre in un’occasione era stato getteto a terra battendo il capo con tanto di trauma cranico, per fortuna lieve. Il cognato aveva invece ricevuto una testata in pieno viso, la sorella era stata strattonata per i capelli e sbattuta contro una porta.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri di Misano e coordinate dal pubblico ministero Davide Ercolani. Il 3 gennaio il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del pm ha disposto per il 54enne la misura di sicurezza della libertà vigilata con l’obbligo di effettuare cure e controlli periodici al Centro Salute Mentale e al SerDP di Rimini.
Inoltre dovrà comunicare all’autorità di sicurezza pubblica il luogo di dimora e ogni altro dove sia reperibile. Imposto anche il divieto di allontanarsi dalla provincia di Rimini senza l’autorizzazione del giudice. Se non ottemperà agli obblighi, si passerà all’internamento in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS).
