HomeCronacaA Rimini arrivano almeno 13 appartamenti per i senza dimora

La realizzazione del progetto ‘Housing First’ sarà a capo dell’Associazione Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Coop Madonna della Carità e Caritas Rimini ODV


A Rimini arrivano almeno 13 appartamenti per i senza dimora


12 Gennaio 2023 / Redazione

Si è conclusa l’istruttoria di aggiudicazione della gestione del progetto ‘Housing First’, un progetto promosso e finanziato dal Distretto di Rimini con un contributo di 105.000€ per l’anno 2023, che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale dei Senza Fissa Dimora stanziali nel territorio di Rimini attraverso l’inserimento in abitazioni autonome che consentano loro di riacquistare lo status di cittadini, responsabili e autonomi.     

L’approccio Housing First si basa sull’inserimento in appartamenti indipendenti di persone Senza Dimora in situazione di disagio socio-abitativo, allo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale. La premessa sostanziale di questo modello è il riconoscimento della dimora come diritto umano di base, simbolo e luogo della gestione di sé stessi, elemento essenziale per costruire un percorso di riconquista della propria autonomia. Attraverso l’inserimento diretto delle persone in casa, si responsabilizza l’ospite favorendone la crescita personale e l’integrazione nella comunità.  

La realizzazione del progetto sarà a capo dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, con la collaborazione di Coop Madonna della Carità e Caritas Rimini ODV.  I destinatari sono persone sole o coppie che si trovano in condizione di disagio abitativo, Senza Dimora o in condizione di grave marginalità. Saranno predisposti almeno 13 appartamenti.    

Le persone individuate per entrare nel progetto saranno contattate direttamente in strada dagli operatori e seguite quotidianamente, in modo da creare una relazione tale da rendere possibile la proposta di entrare in un appartamento. Una volta accettata la proposta, gli inquilini firmeranno un patto educativo e seguiranno una serie di buone prassi finalizzate a favorire la partecipazione e la responsabilizzazione della persona, tra cui la principale è che l’ospite si faccia carico delle utenze e delle spese del vivere quotidiano, per quanto gli è possibile.    

Durante la permanenza nell’appartamento, tutti gli ospiti saranno seguiti settimanalmente da un team di operatori qualificati che si occuperanno di supporto e affiancamento, gestione dei conflitti e mediazione nella coabitazione, relazioni coi referenti amministrativi dell’alloggio, accompagnamento ai Servizi Sociali, manutenzione degli appartamenti, costruzione di relazioni di vicinato/comunità/sociali. Saranno inoltre predisposti servizi di supporto psicologico e legale, se necessari.    

Gli operatori svolgeranno incontri di equipe per coordinare il lavoro, discutere l’andamento dei percorsi individuali e confrontarsi su bisogni e criticità.    

Le associazioni coinvolte metteranno in campo importanti azioni per promuovere le relazioni degli inquilini con la comunità locale, al fine di inserire i beneficiari del progetto all’interno di reti sociali e di volontariato. Coinvolgendoli in varie attività realizzate sul territorio si svilupperà una rete di sicurezza a supporto della persona, al fine di rompere l’isolamento e facilitare il reinserimento sociale.    

“È un progetto di grande qualità ed efficacia che, oltre a permettere di dare un tetto e una casa a persone che versano in condizioni di assoluta povertà, di dare a diversi homeless la possibilità di costruirsi gradualmente un futuro nuovo, magari migliore”, è il commento dell’Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda.