HomeCronacaIl cestista Calegari insultato per il suo aspetto a Cesena ricevuto dalla sindaca di Riccione

Quaranta minuti di fischi e offese durante la partita con i Tigers poi lo sfogo su facebook e le scuse della società cesenate


Il cestista Calegari insultato per il suo aspetto a Cesena ricevuto dalla sindaca di Riccione


12 Gennaio 2023 / Redazione

La sindaca di Riccione Daniela Angelini e l’assessore allo Sport Simone Imola hanno incontrato oggi in municipio Thomas Calegari, riccionese giocatore di basket, preso di mira con epiteti offensivi e volgari per il suo fisico durante l’intera durata di una partita a Cesena. Quaranta minuti di fischi, offese e insulti per la sua mole imponente, anche una volta finito l’incontro, fin dentro gli spogliatoi. Il tutto da parte di un gruppo di ragazzini sui 15 anni. Dopo l’episodio Calegari, misanese di 31 anni – 1 metro e 99 di altezza, una carriera nelle serie B, C e D e alcune presenze in A2 con i Crabs Rimini – si è sfogato su Facebook: “C’è un limite a tutto, stavolta è stato davvero troppo”.

Commenta  Daniela Angelini: “Leggo con amarezza che un giovane giocatore della squadra di basket di  Dolphins Riccione, Thomas Calegari, è stato preso di mira con epiteti offensivi e volgari per il suo fisico durante una partita di basket a Cesena. vRitengo l’episodio vergognoso e mi sento di dover scrivere queste poche righe per esprimere il mio disappunto su quello che è accaduto”.

“Fa piacere – scrive la sindaca – leggere oggi le scuse da parte del Cesena Basket che si dissocia da quello che è accaduto e voglio sottolineare che, come adulti, abbiamo una grande responsabilità educativa nei confronti dei giovani.  Come genitori, allenatori e adulti abbiamo quindi, se assistiamo a fatti di questo tipo, il dovere di riprendere i ragazzi, soprattutto giovanissimi, addirittura minorenni come in questo caso, perché lo sport è prima di tutto divertimento e socialità”.

“Ci tengo a esprimere la mia solidarietà a Thomas e a rimarcare che lo sport ha davvero un compito anche educativo verso i giovani. Ritengo fondamentale, come ha fatto Thomas, denunciare pubblicamente questi fatti perché è importante combattere sempre e fin da subito il body shaming nello sport e in ogni aspetto della vita.  La discriminazione dell’aspetto fisico va sempre contrastata: l’obiettivo principale dello sport deve essere quello dell’inclusione di persone senza differenze. Ringrazio Thomas per il grande esempio dato e per aver reagito con grande dignità. Il suo messaggio di amore per lo sport e la difesa del rispetto verso gli avversari sono lì a ricordarci che è solo così che si vince veramente. Ha ragione Thomas: ha vinto lui, non essendo sceso al livello di chi lo stava offendendo. Spezza il cuore leggere il suo post in cui denuncia il crollo della sua fiducia nella razza umana: soltanto contrastando insieme questi episodi possiamo farla risalire. Glielo dobbiamo”, conclude la sindaca.