Cattolica: nella Giornata della Liberazione ricordate le figure di Egidio Renzi e Luisa Prioli
25 Aprile 2023 / Redazione
Mattina di celebrazioni a Cattolica per il 78° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo.
Il programma della giornata del 25 aprile, definito dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato per la ricorrenza del XXV Aprile, ha preso avvio alle 9:45 con il raduno presso il Monumento ai Caduti del Mare al Piazzale Salvatore Galluzzi, in zona Porto. Qui si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione delle corone, alla presenza delle Autorità civili e militari, delle associazioni di partigiani, combattenti e reduci di guerra, ed un nutrito gruppo di cittadini. A seguire, i partecipanti si sono mossi in corteo per Via Del Porto e Via Ferri con arrivo in Piazzale Roosevelt. Anche qui si è tenuto un momento con alzabandiera e deposizione corone al Monumento alla Pace.
Successivamente sono intervenuti la Sindaca, Franca Foronchi, il Presidente ANPI Cattolica-San Giovanni in Marignano, Maurizio Castelvetro, ed Alessandro Agnoletti, Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Rimini.
“La storia va conosciuta e raccontata, non abbiamo bisogno di un revisionismo che snaturi questa giornata“, ha sottolineato la Prima cittadina ricordando, poi, la figura di Egidio Renzi, partigiano e antifascista, che “spostatosi a Roma dal nostro territorio fu vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine“. Quella odierna, ha proseguito, è la “festa di tutti coloro che credono nella Costituzione“. Quindi ha ricordato alcune azioni concrete come l’attribuzione, lo scorso anno, della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Ed ancora, la recente intitolazione di un Parco alla cattolichina Luisa Prioli. “La Prioli – ha ricordato la Sindaca – fu staffetta partigiana, impegnata nella Resistenza con il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate partigiane per la Liberazione. È non è un caso che il luogo scelto per ricordala sorga nei pressi della nostra scuola “Emilio Filippini”. Sì, perché dobbiamo parlare ai giovani e dobbiamo fargli capire, oltre ai valori di quella lotta, che è necessario non si disperda l’energia contagiosa e l’entusiasmo di quanti si erano battuti per restituire all’Italia dignità tra le nazioni civili”. Qualche anno più tardi Italo Calvino l’avrebbe definita una vera e propria “spavalda allegria”, ha detto la Foronchi citando l’introduzione al romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno”. “Manteniamo viva questa “spavalda allegria”, trasmettiamola alle generazioni future, traduciamola in azioni concrete, affinché la Resistenza e la Liberazione non rimangano semplici lezioni senz’anima del passato ma siano un faro sempre acceso per tutti noi“, ha concluso la Prima cittadina.
La celebrazione è stata accompagnata dal Corpo Bandistico di Colombarone-Fiorenzuola di Focara.