Home___primopianoRimini, Bilancio Sostenibilità Hera: 104 milioni sul territorio per creare valore con le comunità

Nella Provincia di Rimini distribuiti 32 milioni ai lavoratori, 7 milioni agli azionisti, 14 alla pubblica amministrazione e 51 milioni ai fornitori


Rimini, Bilancio Sostenibilità Hera: 104 milioni sul territorio per creare valore con le comunità


4 Maggio 2023 / Redazione

Rendicontare con chiarezza e trasparenza i risultati raggiunti, condividere con gli stakeholder gli obiettivi sfidanti su cui poggiano le scelte aziendali e soprattutto impegnarsi per mettere al centro persone, bisogni e valorizzazione dei territori: è a partire da questi principi che il Gruppo Hera ha costruito, anche quest’anno, il proprio Bilancio di Sostenibilità 2022. Il documento comprende anche un resoconto – in continuità con il 2021 – di tutte le attività coerenti alla tassonomia dell’Unione Europea delle attività ecosostenibili, con riferimento in particolare agli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. In piena sintonia con Bruxelles e le principali politiche internazionali, la multiutility prosegue così il suo percorso verso un cambiamento, in grado di saldare azione per il clima e inclusione sociale, nella convinzione che nessun passo in avanti potrà essere duraturo se non sarà, fino in fondo, condiviso da tutti.

Creare valore assieme alle comunità servite: 104 milioni di euro distribuiti sul territorio della provincia di Rimini

La crescita sostenibile del Gruppo Hera è frutto di un modello aziendale che continua a valorizzare le persone e accompagnare le comunità servite verso un futuro più giusto dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Rispetto al 2021, il valore economico totale per gli stakeholder sale a più di 3 miliardi di euro. Oltre 2,3 miliardi di euro dell’importo, pari al 76%, sono distribuiti nei territori serviti,
a cui la multiutility garantisce continuità ed efficienza dei servizi, con significativi investimenti per innovare il patrimonio infrastrutturale, decisivo per affrontare le sfide climatiche dei prossimi anni.
Nell’area della provincia di Rimini, per esempio, il Gruppo Hera ha distribuito 104 milioni di euro, di cui 32  milioni ai lavoratori, 7 milioni agli azionisti, 14 alla pubblica amministrazione e 51 milioni ai fornitori locali, creando un indotto occupazionale di 401 posti di lavoro: nel 2022, i lavoratori stabili a Rimini sono oltre 500, con 18 nuove assunzioni.

In crescita anche il MOL a valore condiviso: 670,6 milioni (+17%)

Tra i principali risultati rendicontati c’è il margine operativo lordo a valore condiviso – riferito, cioè, alle attività di business che generano benefici ambientali e sociali nei tre ambiti della neutralità di carbonio, economia circolare, resilienza e innovazione – sale a 670,6 milioni di euro (+17% rispetto al 2021) pari al 52% del MOL totale, con un miglioramento di tutti i parametri obiettivo nelle tre aree chiave: energia, ambiente, territorio (e impresa). In altre parole, significa rendere sempre più sostenibile quanto fatto prima e continuare a crescere, evolvendo i business nella direzione giusta. Nonostante le difficoltà derivanti da un contesto internazionale complesso e da uno scenario energetico inedito, la crescita del Mol a valore condiviso, si conferma così in linea con la traiettoria delineata nel Piano industriale che lo proietta al 62% nel 2026 e al 70% nel 2030.

Perseguire la neutralità di carbonio: tutti e 4 gli impianti sfruttano energia rinnovabile

Transizione e promozione dell’efficienza energetica continuano ad essere al centro delle strategie del Gruppo Hera. È in questa direzione che si procede a passo spedito nell’impegno verso fonti di energia sempre più sostenibili. Nella provincia di Forlì-Cesena, l’efficienza energetica per famiglie e imprese è del 21% (5 mila clienti) e tutti e 4 gli impianti di produzione energetica, sfruttano quella rinnovabile,

Inoltre, con un anno di anticipo rispetto al previsto, la multiutility ha raggiunto il 100% di energia elettrica rinnovabile per alimentare i consumi interni. Importanti anche le iniziative per lo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico e per la produzione di energia da fotovoltaico. Al 2026, l’obiettivo del Gruppo è di avere una potenza fotovoltaica installata pari a oltre 90 MW, che sommata agli impianti installati presso i clienti e alle comunità energetiche che Hera sta contribuendo a sviluppare, arriveranno a quota 150 MW.
In riferimento alle emissioni complessive di gas serra, la multiutility ha già raggiunto una riduzione dell’11,7%, rispetto al 2019, con l’obiettivo di arrivare a -37% al 2030, target validato dal prestigioso network internazionale Science Based Targets Initiative.

Rigenerare le risorse e chiudere il cerchio: sfiorato il 70% di raccolta differenziata e il PSBO

Altro fondamentale driver che guida obiettivi e azioni del Gruppo Hera è quello che riguarda l’ambiente. La multiutility opera da sempre per rigenerare le risorse naturali, promuoverne un utilizzo più sostenibile e chiudere il cerchio dell’economia circolare. Raccolte territoriali, domiciliari e stazioni ecologiche rappresentano i perni del suo sistema di gestione dei rifiuti urbani, sempre più orientato al recupero di materia: nelle comunità servite, nel 2022, è stato già raggiunto il 57% di riciclo dei rifiuti, superando l’obiettivo UE al 2025.

Nella provincia di Rimini in particolare, nell’anno appena trascorso, la raccolta differenziata è arrivata al 69% (di cui riciclato l’84%), con una spesa annua per il servizio rifiuti inferiore del 13% rispetto alla famiglia media italiana; inoltre, grazie a progetti virtuosi, sono stati ammessi nel ciclo del riuso quasi 26 mila euro di farmaci non scaduti e 25 tonnellate di ingombranti raccolti e riutilizzati.

Segue lo stesso approccio la gestione integrata e sostenibile della risorsa idrica. Secondo operatore nazionale nel ciclo idrico integrato, dal prelievo alla potabilizzazione e distribuzione, dai sistemi fognari fino alla depurazione, il Gruppo Hera si prende cura dell’acqua con una gestione circolare. Oltre a garantire un’acqua del rubinetto di qualità e costantemente controllata, avvalendosi di una base impiantistica d’eccellenza, ne promuove anche il riuso. legame tra acqua e cambiamenti climatici e l’esempio più emblematico di progetto per la salvaguardia idraulica in caso di eventi meteorologici intensi. è proprio il Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO) di Rimini. Il Piano, realizzato da Hera e Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, è una delle principali opere idrauliche degli ultimi anni in Italia, grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro, e segnalato dall’ONU per la sua importanza nella salvaguardia degli ambienti marini (obiettivo 14 dell’Agenda 2030). Dopo la partenza dei lavori alla Dorsale Ausa, il primo intervento aggiuntivo agli undici inizialmente previsti, che si concluderà entro il 2024, l’altro importante intervento riguarda le vasche sud (bacini Colonella I, Colonella II e Rodella), di cui sarà avviata la gara entro giugno, con aggiudicazione entro dicembre 2023 e partenza dei lavori dopo la primavera 2024.Tale importante intervento, che prevede, in analogia a quanto realizzato nel bacino Ausa, la realizzazione di due nuovi sistemi impiantistici costituiti da vasche di prima pioggia e di laminazione e di due nuove condotte a mare con relativi impianti di sollevamento, permetterà sia il superamento dei divieti di Balneazione nel resto della zona sud di Rimini, sia una maggior sicurezza idraulica di tale parte della città.

Attenzione e tutela dell’acqua partono, tuttavia, dal buon esempio: nel 2022, la multiutility ha registrato, infatti, una riduzione del 20,5% dei propri consumi interni (circa 315,1 milioni di metri cubi risparmiati dal 2017), con l’obiettivo di arrivare a -25% al 2030.

Abilitare la resilienza e innovare: Hera vicina a mille famiglie del Riminese con la rateizzazione delle bollette

Garantire continuità dei servizi e disponibilità delle risorse significa dotarsi prima di tutto di impianti intelligenti e reti sensibili. Lo sa bene il Gruppo Hera che ha fatto della digitalizzazione e dell’innovazione delle attività, i suoi assi strategici: solo lo scorso anno, infatti, la multiutility ha investito 102,8 milioni di euro in innovazione.

In un contesto critico per la disponibilità di acqua, il servizio idrico ha dimostrato resilienza assicurando la continuità del servizio (senza razionamenti di acqua potabile) in tutti i territori, con interventi mirati alla mitigazione del rischio siccità ed anche più strutturali come la realizzazione di nuovi pozzi e serbatoi, interconnessioni acquedottistiche: per interventi di questo tipo sono previsti investimenti per 30 milioni di euro al 2026 nel Triveneto e in Emilia-Romagna.

Resilienza delle comunità vuol dire, inoltre, lavorare anche per la promozione dell’inclusione. Per questo nel 2022, sono state mille le famiglie del riminese sostenute con la rateizzazione delle bollette, per un valore di 5 milioni di euro.

Rimini rientra, inoltre, fra i 135 Comuni con i quali è stato sottoscritto un Protocollo di intesa per evitare la sospensione delle forniture alle famiglie in difficoltà economica seguite dai Servizi Sociali.