Basta a “diktat” e a un’opposizione “univoca e rancorosa” che “non rappresenta i nostri valori”. Siede ufficialmente da poche ore in Consiglio comunale a Riccione, in provincia di Rimini, ma manda già chiari segnali ai colleghi Stefano Paolini, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha preso la sedia in Aula lasciata della dimissionaria Beatriz Colombo, “spinta” dal partito a lasciare il doppio incarico.
“Sono felice e onorato di rappresentare Fratelli d’Italia in Consiglio comunale”, commenta raccogliendo “serenamente” il testimone di Colombo a cui augura di “continuare a fare un buon lavoro a Roma anche in rappresentanza del nostro territorio”.

Paolini ha cari i temi della sicurezza, del decoro urbano, del sociale e del senso di comunità e sottolinea che l’opposizione di Fdi “metterà in prima linea le necessità dei riccionesi”. Dunque non sarà, avverte, “mai più ‘spulciosa’, ma propositiva e costruttiva”. Per “dare una visione per governare concretamente nei prossimi anni”. Il gruppo, prosegue, è aperto a idee e confronto, ma con “persone libere” rimarca Paolini, che si impegnano “esclusivamente per il bene della città”.

Ancora, manda a dire, “non ci saranno più diktat imposti da altre liste o partiti: se ci sarà dialogo, ci sarà anche collaborazione per un lavoro esclusivamente dedicato al bene dei riccionesi e della città”. I cittadini, conclude, “non si sentono rappresentati, direi financo oppressi, da una amministrazione rigida ed evidentemente non all’altezza”. Ma nemmeno riescono a trovare “risposte da un’opposizione univoca, rancorosa, che non rappresenta i nostri valori. Mi metto a disposizione del bene di Riccione con umiltà a nome del gruppo che sono fiero di rappresentare”.
(Som/ Dire)

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