Home___primopianoFrane, Montitiffi a rischio isolamento: “Strada più sottile di una fune”

I 91 abitanti che vivono nel paese dei "testi" per la piada possono raggiungere Sogliano solo attraverso una strada bianca


Frane, Montitiffi a rischio isolamento: “Strada più sottile di una fune”


26 Maggio 2023 / Redazione

Abbarbicato sulla sua vetta nella valle dell’Uso, il borgo di Montetiffi, frazione del Comune di Sogliano al Rubicone è celebre per le sue teglie e suoi “testi” in terracotta per cuocere la piadina e per l’abbazia benedettina di San Leonardo, costruita in pietra concia a metà del XI secolo uno dei più importanti monumenti romanici della Romagna.

L’alluvione che ha colpito il territorio nei giorni scorsi sta mettendo a rischio e in forte difficoltà l’abitato, dove si trovano 91 persone, quasi isolato a seguito delle frane che hanno aggredito la zona.

Montetiffi

“Quella di Montetiffi – spiega all’agenzia ANSA la sindaca di Sogliano al Rubicone, Tania Bocchini – è la situazione più delicata che stiamo affrontando: lì vivono 91 persone, 15 over 75, nuclei familiari con bambini e minori che, al momento, possono raggiungere Sogliano solo attraverso una strada comunale, Ca’ del Ranco, una strada bianca, non in buone condizioni e piuttosto avventurosa che, con i tecnici, abbiamo cercato di rendere il più possibile percorribile, intervenendo con della ghiaia pressata. È una strada molto ripida affrontabile con mezzi adeguati. Tutte le altre strade – aggiunge la sindaca soglianese – non sono utilizzabili, salvo una provinciale, anche questa in cattive condizioni e che porta verso Novafeltria”.

Oltre alla situazione difficile per gli abitanti della zona, l’alluvione sta creando difficoltà anche alle attività economiche di Montetiffi visto che, argomenta ancora Bocchini, “lì sono attive sei aziende agricole, una produce latte di alta qualità che ogni giorno deve essere portato in paese e che serve anche per preparare il formaggio di fossa”, altro vanto di Sogliano al Rubicone, “e le altre sono aziende cerealicole che producono cereali biologici, grani antichi e farine di alta qualità. A breve dovranno mietere e trebbiare, se non si riesce a sistemare rapidamente la situazione delle strade rischiano di perdere anche quel poco che resta” dopo l’alluvione.

“E poi – spiega ancora la sindaca – teniamo sotto controllo l’abbazia, uno dei beni più tutelati della vallata dell’Uso”. Fuori da Montetiffi, a Sogliano resta difficile la situazione della parte Nord Est del centro cittadino dove ci sono state cinquanta persone evacuate e si stanno facendo tutte le verifiche del caso a seguito di movimenti franosi mentre in un’altra zona del comune romagnolo, sempre a causa dei movimenti del terreno ci sono sei case isolate.

Scrive su Facebook Susanna Bartolucci, una delle residenti, pubblicando alcune foto della tituazione: “Oggi sono 8 anni che viviamo nel piccolo borgo di Ville Montetiffi, un luogo magico, pieno di quiete, lento e molto più vitale di quello che si può pensare. Non c’è stato giorno in cui ci siamo pentiti di essere “saliti” quassù nonostante i tanti chilometri che facciamo ogni giorno. Ogni alba ogni tramonto ci ripaga di questo. Oggi il territorio intorno purtroppo è pieno di ferite, alcune forse non si rimargineranno mai. La strada per Montetiffi è diventata più sottile di una fune di funambolo😔 È doloroso vedere terreni scivolare giù, portarsi dietro alberi, lambire pericolosamente le case, interrompere strade, isolare le persone e cambiare completamente il paesaggio, e’ triste parlare con chi sa che non potrà più tornare nella sua casa e piange di lacrime sgomente e tu non sai cosa dirgli. Di alcune situazioni si sapeva già che erano a rischio…più volte sono state segnalate a regione, provincia, comune…e spesso la risposta è stata questa…”il lavoro è complesso, ci vogliono molti permessi”…😶”.

“Adesso non è il momento di dare colpe perché purtroppo nessuno si aspettava un tracollo così e amministrazione e cittadini stanno facendo il massimo ma io mi auguro che d’ora in avanti tutte le energie e le risorse delle diverse istituzioni che ci governano diventino un unica forza e un’unica grande macchina per mettere in sicurezza il territorio con più persone preparate ed esperte a presidiare le situazioni complesse, con maggiore e più frequente manutenzione e più ascolto di chi i posti li vive e sa di cosa hanno bisogno e di quanto sono fragili e bellissimi❤ un abbraccio a tutte le persone che si stanno rimboccando le maniche per ripartire!”.