Si tenuto, ieri, l’Open day al canile Stefano Cerni rinviato, in precedenza, per il maltempo.
L’ open day in canile è iniziato prestissimo, alle otto, per operatori e volontari con la pulizia, il riordinare e sistemare la struttura, somministrazione del cibo agli animali e l’allestimento del buffet pieno di stuzzichini, alcuni fatti dai volontari, altri acquistati e del mercatino con oggetti vari da vendere tra cui delle piantine donate dalla serra.
Alle 10 si è aperto il cancello per far entrare i primi visitatori. Pochi minuti dopo sono iniziate le visite con l’educatore e alcuni volontari attorno al gruppo per vigilare.
L’educatore ha mostrato un cartello con le regole da osservare durante la visita:
- ● Non urlare,
- ● Non fare foto/video
- ● Non mettere le dita dentro i box
Il tour è il momento in cui l’ educatore, portando la gente tra i box, parla di cani, di canile, e si rende disponibile a rispondere a delle domande per dissipare dubbi e perplessità.
Ai volontari è spettato anche il compito stare al mercatino e al buffet e di fare da dog-sitter ai cani durante il tour del padrone; altro compito, portare, chi ha prenotato il proprio scatto, dalla fotografa che ha allestito il set poco lontano tra ulivi, fiori, cavalli al pascolo e tanto verde.
Il via vai di persone si è susseguito per tutto il giorno così come le visite, il mangiucchiare e le foto.
Ma all’ Open day ha portato anche delle situazioni inattese: chi è venuto con il proprio figlio piccolo, di pochi mesi non si è trovato da solo, e con il passare delle ore si è formato una sorta di rendez-vous per bambini.
Grande interesse anche da parte dei bambini più grandi che tra animali e merenda sono stati contenti e soddisfatti.
La giornata è stata assolata ma non afosa e ha permesso lo svolgersi dell’evento in modo sereno e tranquillo.
Nelle prossime settimane si saprà se qualche visitatore ha incontrato lo sguardo del suo nuovo cane!
Questi eventi sono importanti per avvicinare il canile alle persone e smantellare i pregiudizi che ancora vivono tra la gente.
Pregiudizi che sono nati molti anni fa, quando i canili erano diversi. Oggi nonostante sia cambiato tutto, certe idee persistono.
Smantellati questi pregiudizi il canile potrà diventare un punto di riferimento per la società ed essere un momento di transizione per il cane da una famiglia inadatta a quella ideale per lui.
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Giovanna Foschi
autrice e scrittrice cinofila
