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Il neo sindaco di Vicenza Giacomo Possamai appartiene a una famiglia che ha legami di lunga data con la "regina delle acque"


Un po’ di Viserba nel cuore di Vicenza


30 Maggio 2023 / Roberto Biagini

Viserba ha sempre rivendicato con orgoglio la sua natura “cosmopolita” e “autonoma” anche rispetto all’ istituzione Comune di Rimini.

Noi viserbesi non “andiamo in città”, “andiamo a Rimini”; non siamo uno dei tanti “cerchi concentrici” tanto cari all’ urbanistica “gnassiana” (che se la tenga pure lui) che vedeva Rimini caput mundi e tutto quello che c’è al di là del ponte “della Rivabella” (si diceva così) come figli di un dio minore, emanazione per grazia divina del ponte di Tiberio o dell’ Arco d’Augusto.

Siamo quelli della “Sirenetta”, della “Villa dei Pini”, del “Garden Ceschi” (non me ne vogliano i “fratelli di Viserbella”), della fonte “Sacramora”, delle “tratte” di “Nandi” e “Vanein” (“nella Rivabella”, invece, c’era la tratta dei “Ragnoun” e a Viserbella quella dei “Linto”). Non eravamo (e non siamo) solo il paese delle “acque”, ma anche quello delle “ville dei signori” di Milano, Ferrara, Genova, Mantova, Brescia, Ravenna, Modena, Bologna, ecc…. Enzo Ferrari come sapete aveva un legame particolare con il nostro paese: la “sua” villa (ora non più di sua proprietà) mostra ancora la “mattonella gialla con il cavallino rampante nero di Francesco Baracca”, simbolo dell’Italia nel mondo e nell’ universo.

Le famiglie, i “signori”, che venivano da noi in “villeggiatura” erano i Manfredi, i Baschieri, gli Scaglietti, i Meloncelli, i Fabbri, i Masotto, i Peli, i Ghiselli, i Della Porta, i Rodoni, i Mantegazza, i Berselli, i Tuccari, i Bartolani, i Negrisoli, i Casadio, i Piccinini, i Manzi. Oltre “e Sourcion”, a Viserbella, c’erano i Genazzani, i Costa, i Forte i Mazzotti, i Filippetti, i Malavasi i Campograndi (da “Racconti Viserbesi” di Elio Biagini).

A Viserba, prima mio nonno Enrico e poi mio padre Elio, erano i custodi della “Villa dei Piovesan”, “signori vicentini”  amici  dell’onorevole Mariano Rumor, che, come mi  raccontò mio padre,  è anche stato ospite nel primo dopoguerra nella “locanda” dei miei nonni.

Il neo sindaco di Vicenza, ma viserbese di adozione, Giacomo Possamai, è discendente in linea materna della casata dei Piovesan. Ho conosciuto prima i suoi nonni, Paolo Stocchiero e Maria Pia Piovesan, insieme a sua madre Valeria e sua zia Cristina, successivamente suo padre Paolo, oltre chiaramente ai suoi numerosi fratelli e sorelle, cugini/e, zii/e parenti e affini.

Quando Giacomo mi disse che era diventato vice segretario nazionale dei “Giovani Democratici” e che l’anno successivo prospettava una sua candidatura in Consiglio Comunale a Vicenza, mi sono permesso un modesto consiglio: “prova l’esperienza che sarà sicuramente interessante, appagante e ti servirà per il tuo futuro politico (la strada era segnata per come manifestava interesse alla materia) ma nella scala delle priorità subordinala alla laurea in giurisprudenza”.

Non solo si è laureato brillantemente, ma come è dato a vedersi, ha intrapreso una carriera politica, meritata e ricca di soddisfazioni. Ci siamo messaggiati il mese scorso per una circostanza triste in quanto gli ho comunicato il decesso di mia madre Celestina; oggi ci siamo risentiti per festeggiare il brillante risultato.

Bravo Giacomo, Viserba è con te, ti aspetta e non dimenticarti la “saraghina” di mio padre Elio, “amaracmand”.

Dimenticavo….così per chi non conoscesse la sua “fede calcistica”….Forza Inter, Giacomo !!

Roberto Biagini