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L'iniziativa ragazzi residenti a Montescudo Montecolombo che frequentano le medie di Coriano e di Ospedaletto


Montescudo, Esami: niente scritti per gli “alluvionati”, protesta degli studenti


12 Giugno 2023 / Redazione

Lo scorso 9 giugno è uscita un’ordinanza ministeriale firmata dal ministro Giuseppe Valditarra che ha di fatto “annullato” le prove scritte in programma da lunedì 11 giugno nei comune della zona rossa “alluvionata” in Emilia Romagna che ha compreso anche i Comuni di Montescudo Montecolombo, Sant’Agata e Novafeltria. I ragazzi dovranno affrontare un’unica prova orale, ovviamente più “corposa” per colmare il vuoto lasciato dagli scritti annullati.
Ebbene nella mattinata di oggi i ragazzi residenti a Montescudo Montecolombo che frequentano le medie di Coriano e di Ospedaletto hanno manifestato pacificamente davanti alla sede del loro comune.
Premettiamo che capiamo tale decisione nei confronti dei territori devastati dall’alluvione, ma i nostri figli, che sono andati regolarmente a scuola fino all’ultimo giorno, si sentono privati di un traguardo e di un’esperienza importante che non potranno condividere con i loro compagni di classe che invece oggi sono sui banchi di scuola.
Questa mattina i ragazzi hanno deciso di fare una manifestazione pacifica a Montescudo ed hanno incontrato il sindaco del nostro paese. Lui ha detto loro che è molto orgoglioso che i ragazzi abbiano manifestato la loro voglia di fare gli esami scritti, ma ha spiegato che questa purtroppo è una decisione presa dal Ministero e che quindi, pur dimostrando vicinanza e comprensione, non può fare nulla per aiutarli. 
Il Sindaco alla fine si è congratulato con loro chiedendo di stringere la mano a tutti i ragazzi, compiaciuto dal fatto che abbiano voluto fare sentire i loro diritti.
I ragazzi di terza media sanno benissimo che per loro è tardi e si dovranno rimettere alla volontà del decreto ministeriale, ma sperano che la loro protesta arrivi al Ministro dell’Istruzione e serva almeno per i ragazzi che dovranno affrontare la maturità, perché per loro c’è ancora tempo per un’inversione di marcia da parte del Ministero”.
La dirigente della scuola di Coriano ha contattato i genitori per dimostrare la vicinanza ai ragazzi e far loro un grosso in bocca al lupo.
Sul tema si fanno sentire anche i sindacati
“Dopo l’annuncio del 23 maggio del Ministro Giuseppe Valditara riguardante la possibilità di semplificazioni degli esami conclusivi per le zone colpite dall’alluvione, siamo stati sorpresi dall’uscita del Decreto Legge 61 l’8 giugno, proprio in prossimità degli esami di stato”, spiegano da Cisl. 

Si tratta di un provvedimento che è stato emanato inaspettatamente, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali. È un provvedimento inopportuno e forzato che, anziché essere d’aiuto, mette in difficoltà e mette in discussione tutto il lavoro già svolto, obbligando docenti e studenti a una riorganizzazione in tempi estremamente ristretti. Questa non era certamente la modalità corretta per affrontare la situazione.

 

Sarebbe stato diverso e più adeguato dare alle singole scuole, nell’ambito della loro autonomia, la possibilità di scegliere, qualora ve ne fosse stato bisogno, una semplificazione o una valutazione diversa, esaminando attentamente ogni singolo caso. Non siamo più nel periodo dell’emergenza COVID, in cui l’emergenza riguardava tutti indiscriminatamente.

 

Ci sarebbe stata la necessità di una valutazione più accurata, un’analisi dettagliata per comprendere dove si concentravano le criticità, lasciando sempre e comunque alle scuole la possibilità di decidere gli interventi che eventualmente avrebbero potuto essere effettuati, nel rispetto del lavoro di tutti, con particolare attenzione agli studenti. L’obiettivo sarebbe stato quello di garantire che l’anno scolastico potesse concludersi in modo soddisfacente e nel migliore dei modi.

 

La CISL Scuola Romagna si dichiara fortemente contraria a questo provvedimento affrettato e chiede al Ministero dell’Istruzione di riconsiderare la decisione, coinvolgendo le organizzazioni sindacali nel processo decisionale. La nostra priorità è tutelare il diritto allo studio degli studenti e garantire il rispetto del lavoro svolto dalle scuole colpite dall’alluvione, che si sono adoperate con impegno e dedizione per affrontare le difficoltà che si sono presentate lungo il percorso.