Home___aperturaDanni alluvione, il ministro Musumeci gela la Romagna: “Il governo non è un bancomat”

La furia del sindaco di Rimini: "Atteggiamento sprezzante e parole piccine per gli amministratori locali di centrosinistra e centrodestra"


Danni alluvione, il ministro Musumeci gela la Romagna: “Il governo non è un bancomat”


16 Giugno 2023 / Redazione

Ieri è stato presentato a Roma il rendiconto, come richiesto dal Governo, con la prima stima dei danni dell’alluvione in Romagna e parte dell’Emilia. Al primo incontro del Tavolo permanente fra l’Esecutivo e gli Enti locali coordinato dal ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, e riunito a Palazzo Chigi. A guidare la delegazione della Regione Emilia-Romagna il presidente Stefano Bonaccini. Con lui il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e quello di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca. Questi ultimi in rappresentanza anche di Upi e Anci regionali.

La prima stima, provvisoria, è di 8,8 miliardi di euro. Di questi, 1,8 miliardi riguardano gli interventi per fare fronte all’emergenza, molti dei quali già partiti in queste settimane.

La risposta del Governo ha però gelato gli amministratori emiliano-romagnoli. “La nomina del commissario non è all’ordine del giorno”, ha detto il minisro Musumeci, che ha anche avuto da eccepire sui canteri già aperti dai Comuni: “Vanno concordati con il governo”. Ma in particolare una frase ha lasciato interdetti gli amministratori e fa infuriare anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Che riferisce: “Il Ministro Musumeci dice ieri al presidente Bonaccini e ai sindaci dei Comuni più colpiti dall’alluvione delle scorse settimane che ‘il Governo non è un bancomat’. In due parole, contesta agli amministratori locali di cercare di ‘fare la cresta’ sulla conta dei danni. Troppi per il Ministro gli 1,8 miliardi di euro chiesti dai territori per l’emergenza immediata e gli 8,8 miliardi per le soluzioni strutturali? Evidentemente sì ma è bene chiarire che queste cifre rappresentano semplicemente la somma delle istanze (urgenti e spesso disperate) che vengono dai Comuni messi in ginocchio dal maltempo di maggio”.

Prosegue Sadegholvaad: “Si pensi che solo i Comuni dell’alta Valmarecchia, che raccolgono meno del 10 per cento della popolazione della provincia di Rimini, tra frane e dissesto idrogeologico lamentano danni per 25 milioni di euro. E sono Comuni di centrosinistra e di centrodestra: l’alluvione non vota”.

“Dico questo perchè l’atteggiamento sprezzante espresso con parole abbastanza piccine dal Ministro Musumeci cozza con quel rispetto tra istituzioni, soprattutto davanti a drammi e tragedie collettive, che non è forma ma sostanza. Devo dire che non è la prima volta che registro questa ‘ansia da prestazione’. Su chi governi ora non v’è il minimo dubbio, come del resto non dovrebbe esservi il minimo dubbio che la collaborazione tra ISTITUZIONI diverse, davanti a problemi amministrativi che sono i problemi di tutti, dovrebbe essere qualcosa di diverso dalla campagne elettorali permanenti e dalle accuse meschine, senza alcuna prova. Chi fa barcollare il senso istituzionale, a ogni livello, non si rende conto di segare il ramo su cui lui/lei stesso/a sta seduto/a. Vale per i Ministri, vale per i sindaci, vale per i presidenti di regione e di provincia, vale per i Prefetti”, conclude il sindaco di Rimini e presidente della provincia.