HomeAttualitàRimini: dal Liceo Karis al premio 2023 “Per le donne e la Scienza L’Oréal, Unesco”

Francesca Berti ha studiato fino alla maturità scientifica al liceo della Karis Foundation “Georges Lemaître”


Rimini: dal Liceo Karis al premio 2023 “Per le donne e la Scienza L’Oréal, Unesco”


16 Giugno 2023 / Redazione

Francesca Berti, trentuno anni è nata, cresciuta e ha studiato fino alla maturità scientifica nel capoluogo della riviera romagnola. Ottenuta con il massimo dei voti del 2011, al liceo della Karis Foundation, “Georges Lemaître”. Oggi è una delle più apprezzate ricercatrici italiane e internazionali nella ricerca biomeccanica dei biomateriali medicali. Ma rimane orgogliosamente riminese, legata alle sue radici, anche se si è laureata con lode al Politecnico di Milano nel 2016 in Ingegneria Biomedica, città dove oggi vive e lavora. E questa settimana, il 12 giugno ha ricevuto, insieme ad altre 5 giovani ricercatrici scientifiche del nostro Paese, il riconoscimento “Per le donne e la Scienza Premio L’Oréal – Unesco”, scelte tra oltre 200 candidature da una commissione composta da professori universitari, esperti scientifici, presieduta da Lucia Votano, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.

Il premio è attribuito sulla base dell’eccellenza riconosciuta a progetti realizzati nei campi di scienza, tecnologia, matematica e ingegneria. La ricercatrice riminese è stata premiata per il suo lavoro sulla metodologia migliore per utilizzare la stampa 3D, nel realizzare stent con design innovativo prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite. Anche e soprattutto quelle dei bambini.

Francesca Berti, oggi assegnista di ricerca chimica, materiali e ingegneria chimica e assistente docente del Politecnico milanese, come sottolinea subito, non appartiene alla categoria dei “cervelli in fuga”. Al massimo di quelli in “spostamento” sull’asse Rimini, Via Emilia, Milano: “Nel campo della ricerca le esperienze il confronto internazionale sono essenziali. Ho ottenuto dottorato di ricerca lavorando al Massachusetts Institute of Technology (MIT) negli Stati Uniti, ma voglio rimanere in Italia, continuare la ricerca e insegnamento da noi. Noi italiani siamo straordinari nella ricerca e io sono profondamente legata alle mie radici. Appena possiamo io e mio marito torniamo a Rimini dalle nostre famiglie e vogliamo che anche la nostra – lieto evento in arrivo tra due mesi ndr – cresca dove e come abbiamo fatto noi”.

Del resto il legame con la città non è solo affettivo, lo è con un luogo essenziale della sua crescita umana e educativa, ricorda ancora Francesca Berti: “La scuola media e, soprattutto, il liceo alla Karis sono state importanti nel mio percorso formativo e culturale. Amavo le discipline scientifiche, studiarle mi piaceva, mi corrispondeva, ma a 15 o 16 anni, hai bisogno di insegnanti che ti aiutino da esprimere a tirare furi il tuo potenziale, magari un talento che non sai d’avere. La prima cosa che hanno fatto la mia Prof. d’italiano Amelia Perazzini e quello di fisica Franco Cricenti, è stata quella di farmi capire come fossi portata a condividere la mia passione con gli altri. Mi hanno fatto lavorare nei laboratori scientifici delle elementari, mi hanno indirizzato a condividere ciò che imparavo con i miei compagni di classe in gruppi di studio pomeridiani. Insomma mi hanno insegnato fare i conti con gli altri, alla loro unicità e offrirgli ciò che so fare. Lezione importantissima, che cerco di seguire nella mia attività d’insegnamento al Politecnico di Milano. Spero di riuscirci, così come i miei insegnati hanno fatto con me ai tempi del liceo”.

Francesca Bert quarta da sx viaggio di classe museo scienza Monaco Baviera

Francesca Berti e laboratorio scienza per alunni elementari

In copertina: Francesca Berti e laboratorio chimica Liceo Georges Lemaître