Home___primopianoArcigay Rimini: “Intitolare uno spazio pubblico alla Marcellona”

Marcella Di Folco fu interprete felliniana e punto di riferimento politico per le battaglie delle persone trans


Arcigay Rimini: “Intitolare uno spazio pubblico alla Marcellona”


29 Giugno 2023 / Redazione

Per il 28 giugno – la ricorrenza dei cosiddetti “Moti di Stonewall” che hanno dato l’avvio al movimento LGBTQI+ nel 1969 e che si commemora con i Pride in tutta Italia – Arcigay Rimini “Alan Turing” propone l’intitolazione toponomastica a Marcella Di Folco, donna politica trans e interprete felliniana.

Marcella Di Folco ha sempre avuto un legame speciale con la nostra città, e infatti farà qui, il 16 maggio 2010, il suo ultimo intervento pubblico di cui esiste anche una registrazione rintracciabile su Internet. https://www.facebook.com/watch/?v=1141239019592538

Notevole tra i numerosi film di Federico Fellini la sua presenza in “Amarcord” dove ha interpretato, prima della transizione di sesso, il Principe della Gradisca.

Marcella (o “La Marcellona” come la chiamava affettuosamente chi la conosceva) è stata anche un punto di riferimento fondamentale per le battaglie delle persone trans italiane, diede il suo contributo all’approvazione della legge 164/1982 che ha reso possibile il cambio di sesso anche in Italia. È stata la prima donna trans al mondo a essere eletta a una carica pubblica, al Consiglio comunale di Bologna nel 1995.

Arcigay Rimini in occasione della sua ultima assemblea ha votato per acclamazione di proporre l’intitolazione di uno spazio pubblico a questa storica figura così legata alla nostra città e alla nostra cultura e ha promosso una sottoscrizione che ha raccolto centinaia di firme a sostegno che verranno depositate significativamente il 28 giugno.

Particolarmente significative tra le adesioni:

– On. Alessandro Zan, responsabile diritti Partito Democratico

– Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

– Alice Parma, Sindaca di Santarcangelo di Romagna

– numerose consigliere e consiglieri del Comune e della Provincia di Rimini

– Paolo Rondelli, già Capitano reggente della Repubblica di San Marino

– Palma Mercurio, direttrice Casa circondariale di Rimini

– Eleonora Martello e René di Martino, co-segretari GD Rimini

– Elvira Ariano e Serena Marroncini, Rompi il silenzio, centro antiviolenza contro le donne

– Gabriel Corbelli, responsabile nazionale LGBTQI di AICS

– Mara Bruschi, presidente AGEDO Rimini-Cesena per la Romagna, Associazione genitori e amici di Omosessuali

– Fabio Canino, scrittore, presentatore, attore e autore teatrale

– Francesco Cicconetti, Influencer e autore di “Scheletro femmina” (Mondadori)

– Stefano Mazzotti, La Community 27

– Tommaso Della Motta, Gradella

– Fabrizio Moretti, Colorificio MP

e, naturalmente,

Marco Tonti

Presidente Arcigay Rimini “Alan Turing”

Uno spazio pubblico a Rimini per Marcella Di Folco

interprete felliniana e donna politica trans

 

Marcella Di Folco – nata Marcello il 7 marzo 1943 e morta il 7 settembre 2010 – è stata una delle principali protagoniste del movimento trans italiano e internazionale. Oltre che interprete felliniana (col nome d’arte Marcello di Falco) è stata figura di spicco della politica nazionale e internazionale.

Marcello nasce a Roma e vive un’infanzia difficile, segnata da difficoltà economiche e dalla sua condizione personale in una società incapace di comprenderla come persona transgender. Si diploma al Liceo scientifico e fa qualche lavoro saltuario prima di catturare l’attenzione, per caso, dal grande regista riminese Federico Fellini che lo coinvolgerà come interprete in vari suoi film. Molto significativa per Rimini la sua interpretazione del Principe Umberto della Gradisca nel film Amarcord. È interprete in altre opere del regista riminese come Fellini Satyricon, Roma e La città delle donne, ma collaborerà anche con registi del calibro di Roberto Rossellini, Dino Risi e Bruno Corbucci.

Nel 1980 completa la procedura chirurgica di cambio di sesso a Casablanca in Marocco, poiché in Italia era ancora illegale. Negli stessi anni comincia anche il suo attivismo nel MIT (Movimento Identità Trans) che al tempo si batteva per ottenere una legge per rendere legale il cambio di sesso anche in Italia, obiettivo raggiunto nel 1982 con una legge allora tra le più avanzate al mondo.

Nel 1995 viene eletta consigliera comunale a Bologna con i Verdi, prima persona trans al mondo a ricoprire una carica elettiva. Nel 2000, grazie al supporto dell’allora Ministra delle Pari Opportunità, si batte con successo per l’istituzione in Parlamento della Commissione “Diritti per l’identità di genere”.

Fa a Rimini il suo ultimo intervento in piazza, di cui esiste una commovente registrazione video, in occasione della manifestazione organizzata da Arcigay Rimini per il 17 maggio, giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia in Piazza Cavour. Incontra l’indomani il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Morirà poche settimane dopo a Bentivoglio a causa di un tumore.

Il 3 ottobre 2019 Bianca Berlinguer pubblica il libro “Storia di Marcella che fu Marcello” frutto del lungo racconto della propria vita che Marcella, prima di morire, ha affidato alla giornalista e amica.

A Bologna il 5 marzo 2021 la Giunta cittadina le ha intitolato un piazzale all’interno del giardino di Villa Cassarini. Il luogo è stato scelto per il particolare significato che ha per la comunità LGBTQI italiana. I giardini infatti ospitano al proprio interno il primo monumento italiano dedicato alle vittime omosessuali del nazifascismo e sono antistanti al Cassero di Porta Saragozza, prima sede assegnata nel 1982 da un’amministrazione comunale ad un’associazione omosessuale in Italia. Era sindaco di Bologna il riminese Renato Zangheri.