HomeEventiSan Leo la musica e Modigliana. Un ponte per ripartire

Il San Leo Festival dedica una serata alla solidarietà con Modigliana


San Leo la musica e Modigliana. Un ponte per ripartire


1 Luglio 2023 / Redazione

I mesi trascorrono, ma le ferite di una Romagna allagata e franata restano vivide, non solo nei ricordi di chi ha vissuto momenti terribili, anche nelle infinite problematiche legate ad una ripartenza della Regione.

E’ importante che ogni singola realtà del territorio dimostri quanto arte, turismo, gastronomia, cultura in generale, imprenditoria, formazione e storia rappresentino gli ingredienti vincenti di una ricetta romagnola che sa di solidarietà, coesione e rinascita.

Il San Leo Festival dedica la sua programmazione ad eventi che rispettino questi propositi, fin dalla serata inaugurale di domenica 1 luglio, che presenterà al pubblico due momenti consecutivi e complementari.

Alle 20.30, nel Palazzo Mediceo di San Leo, il sindaco di Modigliana Jader Dardi sarà accolto dal primo cittadino di San Leo Leonardo Bindi, proprio per condividere assieme al pubblico una breve testimonianza, con la presentazione del documentario Un’Antenna sul Tetto: la storia di una tv locale, TeleModigliana.

Non è solo la storia di TeleModigliana, questa, ma la testimonianza di un momento storico preciso – rilancia il registra Alessandro Quadretti – un attimo prima che gli anni ’80 cambino le regole del gioco…”.

 

A seguire, in piazza D. Alighieri, Don Antonio & Trio Grande.

Don Antonio è uno degli artisti italiani più eclettici e internazionali.

Prima con “Sacri Cuori” e poi a suo nome ha suonato nei principali festival e club fra Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Europa, Scandinavia e Balcani. In Italia si è esibito con Vinicio Capossela, Nada, Pan del Diavolo, Giulio Casale e molti altri.

Trio Grande è un ritorno alla musica strumentale: un trio aperto ricomposto ogni volta intorno a un’idea di collettivo minimo, una stanza dalle pareti semoventi, con cui Don Antonio reinventa ogni sera un repertorio che va dai suoi dischi solisti, a “Sacri Cuori”, toccando tutti i punti cardinali di un suo immaginario personalissimo che va dalla soundtrack, al blues, alla cumbia e ai folklori apolidi, fino alla musica contemporanea e all’improvvisazione. Per riaffermare il ruolo di una musica viva, in perenne evoluzione, in perenne rischio.