Home___aperturaViolenze sessuali su tre commesse, condannato il titolare di un negozio

Una delle giovani è stata aggredita con un pugno al torace. La sentenza del Tribunale


Violenze sessuali su tre commesse, condannato il titolare di un negozio


6 Luglio 2023 / Redazione

Condannato a tre anni e due mesi di reclusione per aver commesso violenze su tre commesse che lavoravano nel negozio di cui era titolare in un noto centro commerciale di Rimini. Ma non solo, contro una delle giovani si era accanito anche picchiandola dopo le sue rimostranze, sferrandole un pugno allo sterno e costringendola alle cure dei medici.

Lui è un cinquantacinquenne di origine napoletana da trent’anni dipendente di una nota catena di abbigliamento, a Rimini era il titolare di uno dei punti vendita. I fatti risalgono tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, quando le giovani avevano denunciato il loro titolare a più riprese. All’epoca dei fatti avevano 21, 24 e 28 anni.

Nelle denunce, i cui contenuti, hanno trovato riscontro nelle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato coordinata dal pm Davide Ercolani, le giovani avevano raccontato svariati episodi di violenza. Dai palpeggiamenti con le mani a quelle con le stesse parti intime dell’uomo, agli abbracci non richiesti e ai baci, alle proposte sessuali – rapporti orali o sessuali completi – in cambio di un prolungamento del contratto di lavoro.

“Se vuoi che ti rinnovi il contratto in scadenza vieni in bagno con me, io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me”, aveva detto una delle dipendenti.

In un caso una giovane aveva rifiutato e respinto il titolare che per tutta risposta aveva impugnato un coltello puntandoglielo contro. Poi dopo averlo lasciato cadere le aveva sferrato un pugno al torace.

Talvolta, l’uomo avrebbe seguito in bagno le ragazze impedendole di chiudersi a chiave.

L’uomo difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Simona Conti è incensurato e si professa innocente. I legali presenteranno ricorso in Appello. Alle tre ragazze è stato riconosciuto un risarcimento di seimila euro ciascuna.

Il 55enne è era già stato posto ai domiciliari durante le indagini mentre le commesse si erano licenziate dopo le denunce. Il pm Davide Ercolani aveva chiesto una pena di sei anni di carcere riconoscendo le attenuanti generiche ma non l’ipotesi del fatto lieve poi riconosciuta dal giudice Adriana Cosenza che ha letto la sentenza di condanna in Tribunale.