HomeCronacaRimini, minaccia barista con un coccio e danneggia auto: Daspo urbano per un giovane

Arrestato sul lungomare per resistenza a Pubblico Ufficiale, minaccia aggravata e danneggiamento aggravato: per due anni non potrà avvicinarsi a nessun locale


Rimini, minaccia barista con un coccio e danneggia auto: Daspo urbano per un giovane


12 Luglio 2023 / Redazione

Daspo urbano per un giovane a Rimini: il Questore  Dott.ssa Lavezzaro, in applicazione del D.L. nr. 14/2017 DACUR (divieto di accesso alle aree urbane), con il quale viene data la possibilità all’Autorità locale di pubblica sicurezza di colpire con provvedimenti di prevenzione soggetti che si rendono responsabili di comportamenti illeciti, oggi ha emesso nei confronti di un ragazzo albanese, in regola sul territorio nazionale, il provvedimento con il quale gli viene fatto divieto di accedere in tutte i bar presenti nel territorio provinciale nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi per la durata di un anno.

Il giovane, nella nottata scorsa era stato tratto in stato di arresto per  i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, minaccia aggravata e danneggiamento aggravato: presso un bar sul lungomare di Rimini, aveva rotto delle bottiglie e dei bicchieri di vetro per poi minacciare con un coccio il titolare del locale e danneggiare con calci alcune autovetture parcheggiate nella strada.

Inoltre,il giovane aveva aggredito gli operatori di polizia intervenuti colpendoli con calci e pugni, per poi successivamente danneggiare le autovetture di servizio colpendole con calci e testate.

A seguito del rito direttissimo il Tribunale di Rimini, convalidando l’arresto, ha disposto nei confronti del ragazzo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nella città di residenza.
Il Questore di Rimini, accertata la pericolosità sociale del ragazzo, al fine di prevenire la reiterazione di analogo fatto, ha emesso a suo carico la misura di prevenzione del cosiddetto daspo urbano vietandogli di accedere a tutti i bar in Provincia.
Qualora venga denunciato per l’inosservanza della misura imposta, il giovane rischia la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.