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La scrittura è una delle più grandi conquiste dell’umanità


La scrittura e la sua evoluzione nel tempo  


13 Luglio 2023 / Redazione

La scrittura è una delle più grandi conquiste dell’umanità. Ci ha permesso di conoscere il passato, di abbracciare tutto lo scibile umano. Grazie ad essa possiamo comunicare con gli altri, esplorare sentimenti ed emozioni, e anche semplificare molte attività quotidiane.

 

Oggi quasi tutti sono in grado di scrivere. Anche nei paesi in via di sviluppo si sta cercando di porre rimedio all’analfabetismo, per offrire a ciascun individuo il diritto di imparare e di crescere nel modo migliore. Ma quando l’uomo ha cominciato a scrivere e come si è evoluta la scrittura nel tempo?

Le prime forme di scrittura

Non è raro trovare nelle antiche caverne simboli accanto alle pitture rupestri. Non sempre si è capito cosa significano. Servono le giuste conoscenze per riuscire a trasformare i tratti in parole, i migliori paleografi lo sanno. Non a caso per esercitare la loro professione occorrono studi approfonditi, non basta avere degli eccellenti dizionari o acquistare su RS una buona lente di ingrandimento.

 

Ed è proprio grazie a questi studi che si è riusciti a far risalire al IV secolo a.C. il primo sistema di scrittura conosciuto. Sto parlando della scrittura cuneiforme, inventata dai Sumeri, che ha segnato il confine tra storia e preistoria. In principio non rappresentava suoni, ma concetti, esattamente come i geroglifici egizi, che fecero la loro comparsa intorno al 3000 a.C. Solo successivamente ai diversi simboli che la costituivano furono associate delle sillabe, che permisero il passaggio da una scrittura ideografica ad una sillabica.

 

Come si è passati dagli ideogrammi all’alfabeto

L’importanza che la scrittura della Mesopotamia ha assunto per l’umanità viene spesso messa in evidenza in mostre e convegni. Qualche anno fa, per esempio, una mostra per raccontare la rivoluzione della scrittura cuneiforme è stata ospitata a Venezia, attirando curiosi ed esperti del settore. Ma se trascrivere concetti è stato importantissimo per noi uomini, il passaggio dagli ideogrammi alla scrittura fonetica ha rivoluzionato in pieno il nostro modo di esprimerci.

 

Per poter comunicare con gli ideogrammi bisognava memorizzare una mole enorme di simboli ed essere abili e precisi nel disegnarli. Non sempre tramite essi si era in grado di rappresentare tutte le parole. La scrittura alfabetica, introdotta dai Fenici, semplificò notevolmente il modo di comunicare. Attribuendo ad ogni simbolo un suono, qualunque parola poteva venire scritta, anche la più improbabile. Questo permise agli uomini di allora di farci pervenire opere letterarie di immenso valore che ancora oggi mantengono intatto il loro fascino.

 

Dalle tavolette di argilla alla scrittura digitale

Nel corso dei secoli la scrittura ha subito un’evoluzione non solamente grafica. Se in principio erano le tavolette di argilla destinate a contenere le parole, oggi sono fondamentalmente i pc ad accogliere i nostri scritti.

 

Parte importantissima di questo processo evolutivo è da attribuire alla carta prima e alla stampa poi, che permisero di divulgare e diffondere la conoscenza molto più agevolmente. Questo lungo percorso ha portato la scrittura a trasformarsi da privilegio riservato alle classi più agiate a strumento a portata di tutti, indispensabile per la quotidianità.

 

La scrittura nel 2023

Con l’avvento di smartphone e pc, la scrittura è diventato il principale modo di comunicare. Tutti oggi possono far arrivare ovunque la propria voce, ed è sempre più numeroso l’esercito di scrittori emergenti che cerca di ottenere visibilità e fama.

 

Ma è un bene questo? Noi che scriviamo troppo e leggiamo pochissimo stiamo trasformando un’arte nobile come quella della scrittura in qualcosa di superficiale, finalizzato al guadagno o al bisogno di apparire. Testi di qualità non si scrivono dall’oggi al domani. Devono essere curati sia dal punto di vista dei contenuti che della forma. Purtroppo, non sempre questo accade.

 

Scrivere per emozionare

La mia visione romantica della carta e dell’inchiostro mi porta a non rassegnarmi a un mondo dove scrivere diventi solamente un lavoro come tanti. Si rischia di svuotarlo dai suoi significati più profondi.

 

Scrivete solo quando avete qualcosa da dire, quando volete esprimere emozioni. È l’unico modo per farsi amare davvero dal pubblico e distinguersi dalle tante AI che oggi prendono il posto dell’uomo. Sono proprio loro che rappresentano l’ultima evoluzione della scrittura, quella che, sinceramente, avrei fatto volentieri a meno di conoscere.