HomePoliticaPennabilli, PD: “Ordinanza Giannini. L’odio non è di questa Valle”

PD Valmarecchia e Santarcangelo: “Chiediamo alla Prefettura di Rimini di approfondire e prendere provvedimenti in merito”


Pennabilli, PD: “Ordinanza Giannini. L’odio non è di questa Valle”


15 Luglio 2023 / Redazione

Suscita reazioni, come prevedibile, la presa di posizione del Sindaco di Pennabilli, che ha emesso una ordinanza ‘anti immigrazione’.

Un’ideologia impregnata di odio – la reazione immediata dei Circoli PD Valmarecchia e Santarcangelo – non rappresenta lo spirito che da sempre contraddistingue la nostra Valmarecchia,  luogo di accoglienza e convivenza tra culture e famiglie provenienti da tutto il mondo, in cui abbiamo sempre convissuto pacificamente, nel rispetto dei valori democratici della nostra Costituzione e della legalità. 

Dal Sindaco di Pennabilli giungono prima affermazioni indicibili su facebook (dichiarò “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera”, solo per citarne una), ora un’ordinanza “anti-immigrazione” per frenare l’accoglienza: “Ditelo al Comune o scatta la multa”

La misura – continua la presa di posizione del PD – prevede una sanzione da 1500 a 15mila euro per ogni violazione commessa e impone ai proprietari o gestori di immobili che ospiteranno migranti di avvertire l’amministrazione comunale tramite pec entro 48 ore dalla sottoscrizione di intese con la Prefettura. 

Ci chiediamo: cos’altro dobbiamo aspettarci da questo sindaco? 

Un sindaco dovrebbe rappresentare la cittadinanza e incarnare i principi della nostra Costituzione! 

È lecito che il sindaco Giannini possa continuare a esprimersi in questi termini? È lecito che possa emettere ordinanze a suo piacimento, peraltro di dubbia valenza legale?

Siamo stanchi di dover stare a guardare tutto questo, i cittadini meritano sindaci che rispettino i valori fondanti della nostra Repubblica. 

Chiediamo alle Istituzioni – conclude la nota de Circoli PD Valmarecchia e  Santarcangelo – preposte e alla Prefettura di Rimini di approfondire e prendere provvedimenti in merito. 

A nostro parere quanto accaduto, è estremamente grave in un Paese come il nostro”.

Porte in faccia ai profughi africani”, scrive Francesca Lilla Parco della segreteria CGIL Rimini, con delega all’immigrazione.

 

Stato di emergenza sanitaria, di igiene e ordine pubblico a Pennabilli. Cosa sta succedendo nel piccolo Comune dell’Alta Valmarecchia?, si chiede la sindacalista. C’è da chiederselo visto il tenore dell’ordinanza urgente emessa il 14 luglio dal Sindaco. Per fortuna non si parla ancora di muri a difesa, ma i pennesi sembrerebbero in serio pericolo. Eppure, la cronaca – prosegue la nota della CGIL – non riporta fatti eclatanti o fatti di qualsiasi tenore che possano indicare emergenze di alcun tipo. Ma per il Sindaco il nemico non è solo alle porte ma è dentro le case degli stessi pennesi e va stanato. Il profilo del nemico che starebbe minacciando il Comune, che conta circa 2.600 abitanti, è chiaramente indicato nell’ordinanza: trattasi di africano povero con status di profugo. E chi se ne importa se gli immobili messi a disposizione per i suddetti profughi, che al massimo saranno dieci o quindici, sono stati autorizzati e rispondono ai criteri del bando delineati dal Governo tramite le Prefetture?

Il Sindaco, infatti, non riconosce gli accordi che gli Organi dello Stato attivano con i privati per la gestione e ospitalità dei migranti in un quadro di emergenza e di crisi internazionale.

Pertanto, Polizia Locale e Forze dell’Ordine di Pennabilli sono mobilitate per verificare quanto disposto dal Sindaco che al di là e al di sopra di altri Enti di Stato pare intenzionato a liberarsi di queste presenze da lui ritenute importune. E lo fa con atti al limite della vessazione nei confronti dei proprietari di immobili costretti ad ulteriori obblighi burocratici, agli ordini del Sindaco, salvo essere puniti con sanzioni amministrative che vanno da 1.500 a 15.000 euro per ogni violazione commessa, come ad esempio non aver fornito una relazione quindicinale.

  

Appellarsi alla solidarietà, all’umanità, nonché al rispetto delle leggi capiamo che non avrebbe alcun senso se riferiti al Sindaco di Pennabilli che mostra chiaramente tutta la sua avversione ai poveri e in particolare se con la pelle nera, quando invece, compito di un sindaco sarebbe quello di occuparsi di progetti di inclusione e integrazione, anziché creare un clima di odio e scontro.

Confidiamo che i cittadini di Pennabilli – conclude la nota di Francesca Lilla Parco, della segreteria CGIL – che le forze politiche di opposizione e le associazioni democratiche e antifasciste del territorio prendano posizione contro questa ordinanza di chiaro stampa razzista”.