HomeLA LETTERANotte Rosa. Polemiche sterili o ricerca di soluzioni per la ripresa del turismo?

Il settore turistico è in difficoltà. E' un dato oggettivo


Notte Rosa. Polemiche sterili o ricerca di soluzioni per la ripresa del turismo?


18 Luglio 2023 / Redazione

Sempre più spesso, si assiste a dibattiti sulla location turistica, sull’offerta, sulle mancanze e sugli errori che penalizzano gli operatori del settore.

Risulta tutto molto semplice se, a ragionare e a giudicare, lo si fa da spettatore e non da regista.

Che il settore turistico sia in difficoltà è un dato oggettivo, ma ricercare ogni giorno nuove cause e ragioni a tali difficoltà non fa altro che alimentare nuove e sterili polemiche che non portano soluzioni.

Va bene, possiamo mettere sempre meglio a fuoco le cause della crisi ma si deve soprattutto provare a proporre soluzioni attuabili nel breve – medio periodo.

La stagione è iniziata con un tasso di occupazione basso, dovuto alle conseguenze dell’alluvione prima e al meteo poi. Eppure Rimini e la Riviera vengono indicate come una tra le mete italiane preferite. Basta seguire i post di Bonaccini per rendersene conto.

Eppure, gli operatori riportano tutti altri dati che non sono coerenti con quanto pubblicizzato.

L’ultima polemica è quella relativa alla Notte Rosa. Nonostante il nuovo format, non sembra aver portato il flusso sperato. E’ davvero il format ad esser vetusto oppure sono altri i fattori ad incidere? La risposta di molti è “da rivedere”, ma rivedere in cosa?

A mio giudizio quando tutti gli eventi sono gratis  questi perdono valore ed appeal. Un evento quello della Notte Rosa con la partecipazione di 50 artisti, che in passato ha rappresentato una novità da imitare, ora si è trasformato in un format che attira ragazzi solo per poche ore e che non so quanto siano interessati a vivere appieno l’ospitalità romagnola.

Se i concerti diventassero a pagamento, come è giusto che sia, si potrebbero coinvolgere le persone realmente interessate. Tutto gratis non porta a niente.

Dunque la colpa non è del format, bensì del messaggio che si invia. Secondo il mio punto di vista bisognerebbe creare una serie di eventi più diffusi sul territorio con ingresso a pagamento così da poter permettere una selezione della clientela che, oggi purtroppo, è rappresentata perlopiù da babygang che raggiungono Rimini o Riccione con scopi ben diversi dal partecipare ai concerti.

Sarebbe inoltre utile riaffidare, con un’unica cabina di regia, la gestione degli eventi ai Comitati Turistici e alle Pro Loco, che conoscono bene le esigenze e le necessità dei territori, cosi da poter coinvolgere anche l’operatore  privato nella partecipazione;

La medesima riflessione va fatta parlando di hotel e ospitalità, se l’occupazione non è alta, non è abbassando i prezzi che si ottengono i risultati. Per certi versi, svendere rinforza l’immagine di scarsi servizi e scarsa qualità alimentando l’idea di una meta che non ha nulla di accattivante da offrire.

La soluzione allora sarebbe quella di offrire servizi di qualità e dedicati ai vari target di clienti con prezzi adeguati, che permettano di creare un format distintivo di ospitalità.

Della Vista Corrado, albergatore