HomePoliticaGnassi sull’audizione di Figliuolo: “Zero risorse per famiglie e imprese, bisogna coinvolgere il territorio”

"Si mettano a disposizione del commissario e degli enti locali gli oltre 6 miliardi che mancano"


Gnassi sull’audizione di Figliuolo: “Zero risorse per famiglie e imprese, bisogna coinvolgere il territorio”


19 Luglio 2023 / Redazione

Il coordinatore per l’alluvione del Pd alla Camera Andrea Gnassi dopo l’audizione del generale Figliuolo in Commissione Ambiente a Montecitorio rimarca la mancanza di risorse per famiglie e imprese zero. “Occorre un coinvolgimento vero dei territori e degli enti locali.”

“Le preoccupazioni per la ricostruzione post alluvione trovano la conferma nella commissione Ambiente dove ieri c’è stata l’audizione del generale Figliuolo, nominato commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna. – afferma Andrea Gnassi – A Figliuolo abbiamo ribadito il nostro apprezzamento per la sua figura e le sue capacità professionali, che già abbiamo avuto modo di apprezzare durante la pandemia. Al generale abbiamo ribadito che sulla ricostruzione, perché sia reale ed efficace, bisogna essere molto franchi nel dirsi le cose come stanno. Al netto della sua figura, le cose a oggi anche dall’audizione non paiono cambiare su punti sostanziali. Il primo è che per quanto riguarda gli indennizzi al 100% per famiglie e imprese non ci sono le risorse. Abbiamo proposto per il 2023 che si passi da 120 milioni a 700 milioni, se ciò non avverrà ci saranno disagi sociali enormi che riguarderanno tutti”. Così il coordinatore per l’alluvione del Partito Democratico alla Camera Andrea Gnassi dopo l’audizione del Commissario in commissione Ambiente a Montecitorio.

“Il secondo punto è che dopo oltre due mesi e mezzo, visto che Comuni, enti locali e Regioni hanno lavorato bene, o si smentisce la cifra dei 9 miliardi di danni che gli stessi hanno posto, oppure si mettano a disposizione del commissario e degli enti locali gli oltre 6 miliardi che mancano. Terzo punto: bisogna capire bene come si concretizza nelle procedure, nei fatti e negli atti amministrativi, la collaborazione tra commissario, presidenti di regioni e reti territoriali. Da questo ultimo punto si misurerà la velocità degli interventi. Inutile aggiungere che ai cittadini colpiti ora non interessa molto di quello che ascoltano, se non si cambia davvero su cose concrete” conclude Gnassi.