HomeEconomia e LavoroI Sindaci della Valmarecchia: “Inaccettabili ritardi del completamento della banda ultra larga”

Totalmente disattese le promesse sui tempi di consegna e messa in sicurezza dei cantieri


I Sindaci della Valmarecchia: “Inaccettabili ritardi del completamento della banda ultra larga”


20 Luglio 2023 / Redazione

Inammissibili ritardi per il completamento della banda ultra larga da parte di Open Fiber nei comuni della provincia di Rimini“.

A segnalare l’inconsistenza delle opere di posa della fibra ottica del progetto Bul Infratel delle Aree Bianche che coinvolgono i comuni delle provincia di Rimini,  sono i sindaci di Novafeltria, Santarcangelo di Romagna, Maiolo, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, Talamello, Montecopiolo, Sassofeltrio, San Leo, Poggio Torriana, Verucchio, il Presidente dell’Unione dei Comuni Valconca e il Presidente della Provincia di Rimini che sottolineano  l’inammissibile e ingiustificato ritardo di Open Fiber.

Nel lontano 2018 Open Fiber per nome e per conto di Infratel Italia, aveva dato avvio ai lavori per la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo della Banda Ultra Larga (fibra ottica) nelle aree bianche della Provincia di Rimini, le cosiddette aree “a fallimento di mercato” ma le promesse sui tempi di consegna, attenzione al territorio, presidio e messa in sicurezza dei cantieri, sono state totalmente disattese.

L’accordo preliminare, sottoscritto in convenzione tra Comuni del riminese e Open Fiber, garantiva obbligatoriamente il pieno rispetto del cronoprogramma sul fine lavori affinché il disagio arrecato ai cittadini e alle amministrazioni fosse minimo e circoscritto nel tempo.

A tal scopo, Open Fiber si era impegnata anche a massimizzare il riutilizzo delle infrastrutture  interrate comunali di pubblica illuminazione e aeree di altri enti (in prevalenza Enel) per la posa dei cavi di Fibra ottica, tuttavia gli scavi eseguiti in contraddittorio con le istanze autorizzative rilasciate dagli Enti anche sui tempi e modalità di ripristino, il susseguirsi di imprese non presidiate da personale Open Fiber competente, gli interventi a macchia di leopardo hanno impattato in maniera negativa sulla viabilità, sulla sicurezza e sulla qualità delle opere eseguite su tutto il territorio coinvolto.

Purtroppo, malgrado le numerose segnalazioni formali rimaste inascoltate e mai gestite dai responsabili e dai referenti di zona di Open Fiber, i ritardi e i disagi sono una realtà che quotidianamente i Sindaci sono chiamati a presidiare spesso costretti ad intervenire a proprie spese per mettere in sicurezza scavi, rifiuti abbandonati e opere che costituiscono un rischio concreto all’incolumità dei cittadini e alla viabilità, con notevole aggravio economico sulle casse comunali.

I vantaggi di questo progetto a cui i Sindaci coinvolti avevano aderito con piena fiducia e spirito di collaborazione, erano ‘sulla carta’ evidenti per i cittadini, per le attività imprenditoriali, per il terziario, per la Sanità, per la Pubblica Amministrazione.

Opportunità economiche e sociali il cui fine era quello di ottimizzare la fruizione dei servizi da remoto, la produttività e la competitività delle imprese, la riqualificazione del patrimonio immobiliare presente, tuttavia la mancanza di riscontri e visibilità sullo stato di avanzamento dei lavori a distanza di ben 5 anni preoccupa le amministrazioni già chiamate a gestire gli ingenti danni generati dalla recente alluvione.

Prima della pandemia anche se a rilento le attività procedevano con una certa regolarità e coerenza, ma la situazione è completamente precipitata dopo il Covid.

Il bilancio sembra essere fallimentare, lo stato dell’arte oltre alle criticità già evidenziate è quello di imprese inadeguate a sostenere la mole di lavoro assegnata, personale Open Fiber poco trasparente, poco presente e con evidente carenza di competenze tecniche e di gestione delle relazioni con la pubblica amministrazione, assenza di controllo… milioni e milioni di soldi pubblici amministrati in maniera poco chiara che necessitano di una indagine attenta sui processi di gestione.

L’auspicio è che vengano fornite riposte concrete e avviati controlli da parte degli Enti competenti, Infratel su tutti, affinché sia fatta chiarezza sulle qualità delle opere eseguite e materiali utilizzati, sulle unità immobiliari collegate, sui tempi di fine lavori

La situazione è ormai diventata insostenibile con un ritardo evidentemente incolmabile.

Entro il 31 dicembre 2023 i Sindaci inderogabilmente chiedono che i lavori siano ultimati, che venga messa in campo forza lavoro e mezzi adeguati e che le attività vengano coordinate da personale Open Fiber competente.

Ora è il momento dei fatti senza margine di tolleranza.

Il Sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini

Il Sindaco di Santarcangelo di Romagna Alice Parma

Il Sindaco di Maiolo Marcello Fattori

Il Sindaco di Sant’ Agata Feltria Goffredo Polidori

Il Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli

Il Sindaco di Talamello Pasquale Novelli

Il Sindaco di Montecopiolo Pietro Rossi

Il Sindaco di Sassofeltrio Fabio Medici

Il Sindaco di San Leo Leonardo Bindi

Il Sindaco di Poggio Torriana Ronny Raggini

Il Sindaco di Verucchio Stefania Sabba

Il Presidente Unione dei Comuni della Valconca Giorgio Ciotti

Il Presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad