Chiedo scusa, pubblicamente. Mea culpa a tutti i lettori, e sono tanti, che hanno commentato, anche pesantemente, il mio pezzo della scorsa settimana su Paolo Crepet.

Mea culpa … Tonino Guerra e Federico Fellini: “Amarcord”, il titolo del film, nasce per un presunta assonanza con l’amaro Cora. E a raccontarlo fu lo stesso Tonino Guerra: “Tutti pensano che sia solo il riferimento al dialetto ‘mi ricordo’: è vero, ma solo per assonanza, perché in realtà deriva dalla comanda dei ricchi che entravano al bar chiedendo l’amaro Cora. Da amaro, amaro Cora, è nato Amarcord”.

Ho toppato, pesantemente toppato.

I coccodrilli volano, anzi svolazzano …

Anche la nipote di Mubarak non è male …

L’importante è credere. Credere, obbedire, combattere.

E poi è komunista, maglietta rossa con Stalin, gli occhiali alla Wertmuller e il pugno chiuso.

Ma come si permette, ha la pensione minima, significa che non ha mai fatto un c… nella vita, non ha versato i contributi …

L’ironia è un’arma potentissima, ma vallo a spiegare a coloro che usano il sarcasmo, incapaci di un sorriso liberatorio …

Siate leggeri, padroni del vostro tempo.

Io continuerò a cazzeggiare, a scrivere perché mi diverto, percuotendomi il petto, e cospargendomi il capo di cenere.

Rurali sempre.

Enrico Santini

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