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E Morrone (Lega): "Basta catastrofisti del cambiamento climatico, la colpa è del PD"


Decreto alluvione Romagna, Colombo (FdI): “Esempio di efficienza e buona politica in Italia e nel mondo)


26 Luglio 2023 / Redazione

“Nella giornata di ieri ho avuto la responsabilità e l’onore di effettuare in Aula la dichiarazione di voto al Decreto Alluvione, che il Governo aveva da subito emanato per aiutare i Territori colpiti dai tragici eventi del maggio scorso. I due drammatici eventi alluvionali hanno colpito non solo l’Emilia-Romagna, ma anche Toscana e Marche, che sono poi state comprese all’interno di questo Decreto Legge perchè il messaggio sia forte e per tutti lo stesso. “NON LASCEREMO INDIETRO NESSUNO”.
Massima è stata la celerità e concretezza del Governo Meloni, mentre tante sono le responsabilità di chi per più di mezzo secolo ha governato la Regione Emilia Romagna, sordo alle esigenze del Territorio”: è quanto dichiara la deputata riccionese di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo.
Che prosegue: “Posso dire fieramente che siamo stati, anche con questo Decreto, un esempio di efficienza e buona politica in Italia e nel mondo. E voglio sottolineare, sentite alcune osservazioni, perchè forse non è stato compresa l’importanza ed il senso di un provvedimento non previsto, che questo DL riguarda SOLO i primi stanziamenti per una serie di interventi di immediatezza e tanto è il lavoro che dovremo ancora svolgere, nella fase di ricostruzione”. 
E la parlamentare elenca, senza enumerare una sola cifra:  “23 articoli in totale, che dispongono molteplici aiuti e risorse in favore di imprese, famiglie, Cittadini, lavoratori autonomi, dipendenti pubblici e privati, lavoratori agricoli, allevatori. Sono stati stanziati Fondi per il Turismo, per l’Innovazione in agricoltura, fondi per le strutture sanitarie, per l’Università, l’Istruzione, per la Protezione Civile, per l’Ambiente, e per i nostri amici animali.  Poi ancora risorse in previsione della ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione.  La nomina di un Commissario straordinario, dotato di un’apposita struttura di supporto, che opererà potendo contare sullo straordinario lavoro dei Volontari, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito, e della Protezione civile.  Per una questione di immediatezza si è deciso anche di accorpare i due provvedimenti: Il DL alluvione e il DL Ricostruzione che prevede la nomina del Commissario straordinario e che entra a fare parte del primo. La Ricostruzione ci sarà, ma solida e affidabile. Non vogliamo rattoppare le ferite di un territorio ma sanarle una volta per tutte. Siamo la Nazione con una delle Protezioni Civili migliore al mondo, invidiata da tutti, e di cui sono orgogliosa di fare parte. Ma non per questo possiamo permettere che la Politica, come è accaduto in certe Regioni, possa trascurare interventi necessari per il territorio confidando nel suoi intervento. Non funziona così. La mia Regione, ricordo, sta ancora aspettando gli aiuti economici dell’alluvione del 2019 e del 2015. E chi paragona il decreto per i terremoti con quello per le alluvioni vuol dire che non ha capito nulla né dell’uno né dell’altro: la stima dei danni con i primi è pressochè immediata, con le alluvioni invece si richiedono mesi perchè la situazione si stabilizzi e si possa pervenire ad una conta dei danni esaustiva e realistica”.
Conclusione: “Il PD ha governato l’Emilia Romagna da quando esistono le regioni, lasciando un territorio fragile e non possono certamente permettersi di presentarsi come la soluzione ai problemi della Regione dopo che li hanno creati: infatti non hanno avuto nè il coraggio di votare questo provvedimento, nè quello di votare contro. La loro astensione ha ancora rafforzato la nostra convizione e la nostra fiducia. Per questo FdI ha votato favorevolmente a questo Decreto”.
Il decreto alluvione e ricostruzione  alla Camera ha ricevuto 172 sì e nessun voto contrario.
“Il Governo ha dato una risposta concreta, ragionata e quanto più veloce possibile alle comunità colpite dall’alluvione, – ha sottolineato da parte sua Jacopo Morrone dichiarando il voto positivo del Gruppo Lega – stanziando ingenti risorse, oltre 4 miliardi e mezzo di euro, e nominando il generale Francesco Paolo Figliuolo, l’uomo giusto al posto giusto, come commissario straordinario alla ricostruzione”.
E poi parte alla caccia dei colpevoli: “Ma al di là della ricostruzione e degli indennizzi bisogna individuare anche le responsabilità oggettive di chi ha amministrato per decenni l’Emilia Romagna. Si devono recuperare ritardi e prevenire altri danni. Non a caso la classe dirigente Pd ha immediatamente addossato l’accaduto a un facile capro espiatorio: il ‘cambiamento climatico’. In questo modo hanno tentato di scansare ogni accusa di inefficace e irresponsabile gestione del territorio. La concomitanza degli eventi meteo del maggio scorso è stata particolare ma appare evidente che le conseguenze avrebbero potuto essere meno gravi se il territorio fosse stato più presidiato e difeso”.
Morrone, a questo proposito, ha citato alcune caratteristiche del territorio regionale come l’alta percentuale di aree potenzialmente allagabili o a elevato rischio di dissesto e frane. “Sono condizioni fisiche note e studiate, aggravate da fattori che riguardano la pianificazione territoriale, le perdite degli acquedotti, le reti fognarie inefficienti, la mancata manutenzione dei corsi d’acqua, l’abbandono dei territori montani e così via. Tutte cause di cui non è certamente responsabile un ipotetico ‘cambiamento climatico’ che non può certamente essere accusato anche del consumo di suolo e della cementificazione subita da questa regione nel tempo, altra causa di dissesto e impermeabilizzazione del suolo”.
Duro quindi l’attacco alle amministrazioni a guida Pd e alla strategia messa in atto dal partito di Elly Schlein per “delegittimare l’azione del Governo e per indirizzargli contro lo scontento e la rabbia dei danneggiati”, cercando di “santificare il presidente della Regione Stefano Bonaccini come l’unica figura in grado di ricoprire il ruolo di commissario alla ricostruzione”.
“Un ‘attivismo’ di Bonaccini che non ha convinto, – ha commentato Morrone – soprattutto considerando che il presidente della Regione oltre che del Pd ha esplicitamente dimostrato di non voler essere super partes esacerbando la competizione politica, oltre a essere parte in causa sui danni subiti dal territorio regionale. E, non a caso, a un mese di distanza dalla nomina di Figliuolo, è ancora molta la frustrazione che troppi esponenti Pd sfogano contro il Governo con critiche davvero pretestuose”.
Morrone ne ha anche per i “catastrofisti del cambiamento climatico, un facile alibi per la sinistra senza idee. Ormai qualsiasi evento meteo, che magari è anche ricorrente nel corso degli anni, viene estremizzato. Guai a chi non si adegua al fanatismo emergenziale e pone dubbi, scatta infatti immediata l’accusa infamante di ‘negazionismo’ che provoca un’immediata delegittimazione e la gogna pubblica. Un meccanismo ormai noto che dovrebbe mettere in guardia tutti dal pericolo di caderci dentro”.

Infine, l’invito di Morrone “a utilizzare le risorse per la ricostruzione per ripristinare ciò che è stato direttamente danneggiato dall’alluvione e per restituire un futuro a chi ha perso tutto. Quelle risorse non possono essere certamente disperse per altri obiettivi. L’auspicio – ha concluso – è che tutte le amministrazioni coinvolte facciano la propria parte, anteponendo l’interesse dei cittadini alle beghe di partito. E’ su questo che richiamo l’attenzione degli stessi cittadini, i più interessati a controllare che il processo di ricostruzione avvenga velocemente e secondo priorità oggettive”. Di qui, il richiamo a verificare “che non siano gli amministratori di Comuni, Province e Regione ad accumulare ritardi o a sollevare ostacoli all’operato del commissario Figliuolo e che gli indennizzi arrivino effettivamente a chi è stato più danneggiato”.