HomeEconomia e LavoroFederconsumatori Rimini: pagamenti elettronici. Consumatore informato e responsabilità della banca

Accortezze che il consumatore porre in essere al fine di ridurre al minimo la possibilità di truffe


Federconsumatori Rimini: pagamenti elettronici. Consumatore informato e responsabilità della banca


2 Agosto 2023 / Redazione

L’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici è, certamente, all’ordine del giorno: carte di credito, carte di debito, carte prepagate e quant’altro.

La tracciabilità del pagamento – scrive Federconsumatori Rimini – e la conseguente attuale possibilità, in taluni casi ben determinati, di accedere ad uno sgravio fiscale costituiscono, in effetti, un forte incentivo all’utilizzo di detti strumenti che, tuttavia, spesso, suscitano, nel consumatore, un malcelato timore: di incorrere in truffe, di subire un furto di dati o, peggio, di denaro.

E’ opportuno, dunque, porre l’accento su alcune accortezze che il Consumatore e, in generale, l’Utilizzatore di strumenti di pagamento elettronici può porre in essere al fine di ridurre al minimo la possibilità di truffe.

In primo luogo, ovviamente – prosegue la nota di Federconsumatori Rimini – si fa riferimento alla necessità di non diffondere i codici di utilizzo delle carte e, nel momento in cui gli stessi vengono palesati, ad esempio, per un acquisto on-line, verificare, effettivamente, la rispondenza tra il beneficiario del pagamento ed il soggetto da cui si sta acquistando un determinato bene.

In questo senso è utile fruire del sistema di verifica e approvazione specifica (spesso con utilizzo di doppio codice autorizzativo) dell’acquisto fornito.

Un ulteriore strumento di controllo è la verifica dell’estratto conto, disponibile per ogni strumento di pagamento elettronico e solitamente consultabile, tramite applicazione, in tempo reale rispetto al movimento effettuato.

Ciò darà la possibilità di verificare eventuali acquisti non autorizzati di cui non si abbia avuto preventiva cognizione.

Dunque, il Consumatore/Utilizzatore dovrà essere cauto, accorto e sempre informato relativamente alla movimentazione delle sue carte, tuttavia – e ciò è bene precisarlo – non potrà essere “responsabilizzato” per ogni “frode” dallo stesso subita.

In effetti, come ribadito recentemente dalla Corte di Cassazione nella sentenza 26916 del 26/11/2020, chiamata a pronunciarsi proprio su un caso di fraudolento utilizzo di una carta prepagata postepay, sussiste comunque, una responsabilità dell’Istituto di Credito, su cui gravita la predetta carta, per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, da escludersi solo se ricorre una situazione di colpa grave dell’utente. In particolare, precisa la Cassazione: “La responsabilità della banca per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, con particolare riguardo alla verifica della loro riconducibilità alla volontà del cliente mediante il controllo dell’utilizzazione illecita dei relativi codici da parte di terzi, ha natura contrattuale e, quindi, va esclusa solo se ricorre una situazione di colpa grave dell’utente. (Nella specie, la S.C. ha cassato con rinvio la decisione di merito che, disattendendo il principio di cui in massima, aveva ritenuto che, essendo stata raggiunta la prova presuntiva dell’idoneità delle protezioni adottate dal prestatore dei servizi di pagamento contro l’uso non autorizzato della carta cd. prepagata “postepay”, gravasse sul cliente l’onere di dimostrare di avere tenuto un comportamento esente da colpa nella custodia della carta e dei codici, in modo da evitare furti o smarrimenti)”.

In buona sostanza non sarà sufficiente, per l’Istituto di Credito indicare semplicemente le modalità di utilizzo dello strumento di pagamento elettronico secondo un modello predefinito per scongiurare la risarcibilità dell’utente truffato, che, dunque, potrà essere chiamato a rispondere direttamente dell’addebito solo in caso di colpa grave”.

 

Articolo realizzato da Stefania Urbinati Consulente

Federconsumatori Rimini aps.

Progetto approvato e finanziato nell’ambito del piano di zona per la salute ed il benessere digitale distretto Rimini.