HomeEconomia e LavoroA Rimini è guerra per i taxi, Confartigianato contro Confcommercio

"Superficialità e davvero poco fondamento, serve condivisione e non decisioni calate dall'alto"


A Rimini è guerra per i taxi, Confartigianato contro Confcommercio


3 Agosto 2023 / Redazione

Sui taxi è guerra fra le associazioni di categoria. Dopo i ripetuti attacchi del presidente provinciale di Confcomercio Rimini Gianni Indino, che lamenta pesantssime carenze del servizio, Confartigianato Rimini ribatte: “I contenuti sono spesso all’insegna della superficialità e davvero con poco fondamento. Fra gli associati a Confartigianato Imprese Rimini c’è la cooperativa Co.Ta.Ri. che rappresenta 60 delle 71 licenze presenti in città. Nessuno sta sentendo il bisogno di coinvolgere i diretti protagonisti del servizio, per immaginare soluzioni che possano migliorare il servizio, alle prese con l’oggettiva difficoltà che sta vivendo la mobilità riminese”.

“C’è anche nell’aria – prosegue l’associazione  – l’intenzione del Comune di mettere a punto un bando con la Provincia per nuove licenze. Un’iniziativa di cui non si sa nulla. Potremmo spiegare che va ponderata con grande attenzione perché laddove è stata adottata raramente ha dato gli esiti attesi. Gli operatori potrebbero ad esempio dare un contributo alle scelte operate in tema di viabilità, ma serve un dialogo che è sostanzialmente inesistente. In assenza di coinvolgimento, Confartigianato si propone quindi per un ruolo di raccordo, perché la situazione è certamente complicata e procedere senza un confronto non porta a soluzioni realmente vantaggiose”.

“Le problematiche che vengono evidenziate da vari protagonisti della scena riminese – talvolta con una evidente approssimazione nella conoscenza del servizio specifico – non sono riconducibili al numero delle licenze o all’impennarsi della domanda, ma da una serie di fattori sui quali suggeriamo di riflettere per intervenire con efficacia. Le proposte ci sono, arriverebbero da chi opera sulle strade giorno e notte e ha tutto l’interesse che la condizione generale migliori. Però serve condivisione, non servono giudizi utili al consenso quotidiano o decisioni calate dall’alto. Non ci sono risposte semplici, ma possiamo trovarne qualcuna insieme”, conclude Confartigianato Rimini.