HomeAnimaliEdward Tolman: i topolini e l’apprendimento latente

I suoi studi sul comportamento sono stati riportati sugli esseri umani e valgono anche per i cani


Edward Tolman: i topolini e l’apprendimento latente


9 Agosto 2023 / Giovanna Foschi

Spesso si vede in un film (Tango & Cash) che uno dei personaggi, prende dei topolini  e li mette in un labirinto. Le due bestiole a quel punto iniziano a muoversi per trovare l’uscita.

Ma questa scena dove è stata presa? È una specie di giochino cinematografico?

In verità è un esperimento che un certo Edward Tolman (1886-1959) psicologo statunitense ha fatto proprio sui topolini per capire come apprendono.

I suoi studi dai topolini sono stati riportati sugli esseri umani, con il tempo altri studiosi hanno capito che questi studi valgono per il cane.

Tolman con le sue ricerche dimostrò che anche il cane come noi, sa modificare il proprio comportamento, imparando cose nuove in base alle condizioni ambientali.

Egli sviluppò la teoria della mappe mentali che per essere dimostrata fu necessario proprio l’esperimento dei topi nel labirinto.

I topi impararono a muoversi nel labirinto e a riuscire, ad un certo punto, dopo vari tentativi a trovare l’uscita. In più riuscì a dimostrare che un animale, così come l’uomo è in grado a sviluppare capacità cognitive tali da saper usare i mezzi a disposizione per vivere meglio nell’ambiente, e in modo da raggiungere un fine.

I predecessori di Tolman avevano scoperto che un topolino e di consenguenza un cane apprende meglio se ottiene delle ricompense (es il bocconcino) ad azione corretta; ma Tolman scoprì che le cavie apprendevano anche senza una ricompensa, purchè avessero raggiunto lo scopo prestabilito.

Gli studi di Tolman, inoltre portarono alla luce che sia gli uomini che gli animali immagazzinano le informazioni dell’ambiente e poi, quando il caso lo richiede le sanno recuparere dalla loro memoria per sfruttarle al momento apportuno, questo prende il nome di apprendimento latente.

Quindi se spesso il nostro cane ci stupisce perchè senza nessuno gli abbia insegnato quel particolare comportamento, lo mette in atto, probabilmente ha sviluppato delle abilità cognitive tali arrivare a comportarsi così.

Il cane apprende i molti modi.

 

Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Educatrice Cinofila