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Mimma Spinelli che delusione. "Boom" di turismo nell'entroterra


A Rimini una via per Zanza, perchè no?


13 Agosto 2023 / Maurizio Melucci

Zanza perché no?

“Mi auguro che il Comune voglia intitolargli una rotonda o una strada: lui ha fatto tantissimo per il turismo di Rimini”. E’ la proposta di Teresa Succi, mamma del compianto Maurizio Zanfanti, per tutti Zanza, morto prematuramente a 63 anni.

Eravamo coetanei ed abitavamo nello stesso quartiere. Ci si conosceva anche se con percorsi di vita distanti, molto distanti. La sua famiglia gestiva fino a pochi giorni fa una pescheria nel quartiere. Zanza negli anni passati dava una mano alla gestione dell’attività

Inutile dire che alla richiesta della mamma è nato un dibattito dove una parte della Rimini “colta” è contraria. Contraria anche la generazione dei “vitelloni” più anziana rispetto a Zanza. I Vitelloni di prima generazione erano selettivi. Si dice che a Riccione una ragazza fu “rifiutata” ed accompagnata in albergo perché la borsa che portava era “brutta”. Con Zanza tutto ciò non succedeva. Gli anni di Zanza sono quelli del boom del turismo estero, che arriva oltre il 40% delle presenze. Nel 1966 lo scalo di Rimini, con 392.594 passeggeri e 7.450 voli raggiunse il quarto posto tra gli aeroporti di Italia per movimento passeggeri. E’ il momento del “Club 33”, famoso tour operator svedese

Non era tempo della selezione, dei vitelloni d’élite. Zanza era democratico. Polemiche inevitabili.

Io penso invece che un riconoscimento di una rotonda, un giardino in un luogo consono possa essere fatto. Ho anche l’impressione che chi parla di Zanza lo faccia per sentito dire. Si sofferma solo sugli stereotipi (quante conquiste a stagione).

Per la mia esperienza Zanza ha fatto più per la promozione turistica della nostra riviera di molte altre iniziative pagate dagli enti di promozione.  Era, infatti, molto conosciuto anche all’estero, soprattutto nei Paesi scandinavi come Svezia e Norvegia, ma anche nel Regno Unito e in Germania. Pagine intere dedicate su maggiori quotidiani esteri ad iniziare dalla tedesca Bild. Non credo di esagerare che in quegli anni era il personaggio riminese più conosciuto dopo Fellini. Anche recentemente la rete Arte della Tv Franco-tedesca  ha fatto un corto sulla vita di Zanza.

Racconto questo episodio in quanto testimone. Tra il 2006  e il 2007 il Comune di Rimini organizza iniziative di promozione turistica nella ambasciate italiane nei paesi nordici. Una di queste tappe era Stoccolma. Tanti operatori turistici ed invitati. Durante la serata vengo avvicinato da alcune signore (50enni) che mi chiedono se conoscevo Zanza. Questa era la sua forza perché la sua promozione non si fermava all’attività estiva ma coltivava le relazioni anche durante l’inverno.

Era una gentilezza sincera. Romantica a modo suo. Sufficiente per veder tornare da sposate tante di quelle donne che aveva e lo avevano conosciuto nell’intimità, e che ormai sistemate con figli e marito dalla precisione svedese, svizzera, tedesca o olandese, volevano solo scambiare un sorriso con il loro vecchio amore italiano

Mimma Spinelli che delusione

“Polemiche sterili, inutili e strumentali, fuochi d’artificio fatui in vista di Ferragosto, che non portano a niente. Il ministro Fitto sul Pnrr ha ampiamente confermato che saranno rispettati tempi e modalità di erogazione, mentre sui ristori per l’alluvione in Emilia-Romagna il governo ha nominato un commissario straordinario di grande valore, il generale Figliuolo, che sta lavorando affinché i fondi vengano stanziati con puntualità e non a pioggia”.

Così la senatrice Domenica ’Mimma’ Spinelli (FdI) sui 60 milioni di euro tagliati dal Governo per interventi nella provincia di Rimini e sui mancati ristori per l’alluvione.

Questo commento è una grande delusione. Ho seguito Mimma Spinelli negli anni e con interesse. Ci ha mandato all’opposizione a Coriano (noi di centrosinistra, anche per tante responsabilità nostre). Ha cavalcato il civismo, ma sempre nel centro destra. Ha guardato anche a sinistra. Grande attenzione al presidente della Regione Stefano Bonaccini, forte interesse per Matteo Renzi: “Oggi mi sento renziana” una sua famosa frase.  Poi il tentativo mai decollato del movimento dell’ex sindaco di Parma Pizzarotti.

Alla fine, è approdata al partito di Fratelli d’Italia. Aveva capito (dai sondaggi) che poteva vincere. Intrecciate relazioni direttamente con Giorgia Meloni fino alla possibilità di un posto in lista e l’elezione. Un percorso che ci sta, in un paese dove l’opportunismo politico è uno sport molto praticato.

Tuttavia mi ha colpito che Mimma Spinelli sia diventata uno zerbino del governo. Vengono tagliati fondi del PNRR al suo territorio e lei racconta un film che non esiste. Dopo tre mesi, non arriva un euro agli alluvionati (imprese e famiglie della Romagna) e lei dice che i fondi verranno erogati non a pioggia. Per il momento non piove nulla. A situazione inversa (centrosinistra al governo e FdI all’opposizione) sarebbe stato un fuoco di comunicati contro il governo. Peccato, si è giocata un pezzo importante della sua credibilità politica sul territorio.

E’ “boom” di turisti a Forlì e nell’entroterra riminese. Merito di airbnb

E’ di questi giorni la comunicazione da parte della Regione dei dati turistici dei primi sei mesi del 2023. Come in tutte le rilevazioni vi sono realtà che vanno meglio e altre che segnano dati in negativo rispetto al 2022. Mai come questa volta però si erano sentiti tanti Comuni che tendono a dhiarare a suon di comunicati stampa di essere andati meglio di altre realtà.

Ha iniziato il Comune di Forlì che “batte tutti. Il cittadone è primo tra i capoluoghi di Romagna per crescita di gradimento. Da noi ottimi numeri, mentre Cesena è in calo”.

Poi arriva il sindaco di San Leo Leonardo Bindi che, orgoglioso dei numeri turistici in crescita nella sua zona, arriva ad ipotizzare un diverso futuro per il turismo romagnolo: “Quello che va detto come premessa,  è che il turismo in riviera sta cambiando e ce ne dobbiamo rendere conto. Avevamo già visto dal 2016 mutamenti importanti nelle scelte dei visitatori, ma oggi è evidente come il turismo di massa è il passato. Il balneare non è l’unica priorità. Quei numeri e quel tipo di turismo forse non torneranno più. Se non ce ne rendiamo conto rischiamo di perdere occasioni importanti”.

Non ho nessuna intenzione di addentrarmi sul turismo della costa che sta cambiando. Lo faremo nei momenti opportuni. Tralascio di ricordare che il turismo della costa conta 26,5 milioni di pernottamenti, mentre gli altri turismi valgono 2,5 milioni di pernottamenti (dati 2022)

Voglio invece sottolineare che va molto bene se cresce il turismo nel nostro entroterra. Sono decenni che le istituzioni ci provano senza tanti risultati. Tante le iniziative, le promozioni. Ora cosa è cambiato? Una cosa molto semplice, è arrivato Airbnb. L’offerta turistica si è incrementata con le stanze dei privati in modo esponenziale ed anche i risultati oggi si vedono. Ho sempre sostenuto che senza posti letto non si fa turismo, ma solo escursionismo. Oggi sono arrivati i posti letto. Consiglio a vari sindaci di mettersi poche medaglie sul petto perché di merito loro c’è ben poco.