HomeCronacaSantarcangelo, 22enne accusa padrone di casa: “Mille euro subito o paghi in natura”

Una straniera in subaffitto presso un connazionale denuncia anche un'aggressione fisica, lui nega tutto


Santarcangelo, 22enne accusa padrone di casa: “Mille euro subito o paghi in natura”


17 Agosto 2023 / Redazione

Mille euro per avere la residenza nell’appartamento in subaffitto e al rifiuto la richiesta di pagare in naura. E’ l’accusa lanciata da una ragazza straniera di 22 anni contro il suo padrone di casa, un connazionale di 37 anni.

“Se non puoi pagare, allora vieni a letto con me”, gli avrebbe detto l’uomo, facendo seguire anche un’aggressione fisica. Il fatto sarebbe avvenuto il 13 agosto scorso a Santarcangelo, in una palazzina dove il 37enne vive con la moglie.

Sempre secondo il racconto della presunta vittima, l’accordo era stato preso proprio con la moglie: 200 euro al mese per il subaffitto di una stanza, più mille euro a rate per la residenza. Ma l’uomo avrebbe invece preteso di incassare la somma tutta insieme: “Esci ogni sabato e poi dici di non avere i soldi? Tutte bugie! Decido io in questa casa”. Alla presunta aggressione avrebbe assistito anche un’altra ragazza che in quel momento si trovava nella stanza: nel confermare il racconto dell’amica, ha raccontato di come siano state costrette a chiudersi in cucina per sfuggire all’uomo.

Le ragazze hanno chiamato i Carabinieri, che hanno arrestato l’uomo per tentata violenza sessuale; al pronto soccorso sono stati constatati graffi e lividi su braccia e spalle della 22enne, che presentava anche una maglietta strappata.

Del tutto diversa la versione del 37enne, interrogato alla presenza del difensore di fiducia, avvocato Giovanni Collura del foro di Forlì Cesena. Secondo l’uomo, la sua sub-affittuaria da tempo non andava d’accrdo con la moglie per motivi di gelosia. Ha ammesso la lite, ma negato recisamente di aver mai preteso soldi e meno che meno un rapporto sessuale.

Il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha però ritenuto che ci fossero elementi sufficienti a convalidare l’arresto dell’uomo, pur a piede libero, sancendo nei suoi confronti il divieto di avvicinarsi alla giovane a più di 300 metri e di contattarla con qualsiasi mezzo. La ragazza intanto ha cambiato domicilio.