HomeEconomia e LavoroFederconsumatori concessioni balneari: “bene il Consiglio di Stato, ora 120 giorni per far tornare i beni demaniali un bene comune”

"Ci sono voluti oltre dieci anni di attesa per arrivare a questo punto"


Federconsumatori concessioni balneari: “bene il Consiglio di Stato, ora 120 giorni per far tornare i beni demaniali un bene comune”


1 Settembre 2023 / Redazione

Il 28 agosto il Consiglio di Stato ha bocciato la proroga delle concessioni marittime al 31 dicembre 2024  inserita nel Mille-Proroghe, e ha chiesto che si definiscano con urgenza i nuovi bandi. Un atto, quello del Consiglio di Stato, che va nel senso auspicato da Federconsumatori: la trasformazione dei beni demaniali marittimi con finalità turistiche in beni comuni. Già in passato il Consiglio di Stato si era pronunciato in tal senso: ora, questa ultima sentenza non lascia spazio a dubbi.

Il 31 dicembre 2023, termineranno le proroghe sulle concessioni: è urgente disporre i bandi di gara per l’assegnazione entro quella data. E’ necessario che il Governo emani i decreti attuativi ed i Comuni predispongano i modelli di bando delle evidenze pubbliche.

Ci sono voluti oltre dieci anni di attesa per arrivare a questo punto: dieci lunghi anni di ipocrisia, incapacità e mancata volontà di intervenire. Ora ci troviamo nella condizione di dover disporre in fretta una nuova legge di riordino, che parta dal presupposto fondamentale che il demanio marittimo è un bene pubblico e pertanto appartiene a tutti. Secondo tale principio il suo utilizzo, se pur in concessione, deve tenere conto prima di tutto, degli interessi dei cittadini.

Per Federconsumatori Emilia Romagna è necessario che i bandi contengano alcuni parametri chiari, a tutela dei cittadini, a partire dalla previsione di una concertazione reale a tutti i livelli, (Governo, Regione, Comuni) che non si limiti alla consultazione delle associazioni imprenditoriali, ma che coinvolga le forze sociali e le rappresentanze dei consumatori.

A nostro parere i bandi dovranno prevedere canoni di concessione che rispettino il reale valore del bene demaniale, e la sostenibilità ambientale degli stabilimenti balneari. Grande rilevanza dovranno avere la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e il rispetto dei contratti di lavoro, così come la sicurezza in spiaggia, con il servizio di salvataggio come servizio pubblico a tutela dei bagnanti. Va garantita la reale disponibilità per i turisti e i cittadini di un congruo di numero di spiagge libere e, per chi sceglie uno stabilimento, prezzi consoni e non speculativi per ombrelloni, lettini e servizi di spiaggia.

E’ indispensabile che siano previsti criteri severi contro le infiltrazioni delle organizzazioni criminali e vanno valorizzati gli investimenti, le esperienze positive e le capacità imprenditoriali.

I nuovi bandi sono una occasione per gli Enti e i Comuni costieri di avere maggiori introiti e quindi più risorse da investire nel settore turistico e per fornire maggiori servizi ai cittadini. Per chi fa impresa si presenta l’opportunità di fare innovazione, innalzando ulteriormente la qualità dei servizi offerti, garantendone la sostenibilità e l’accessibilità a prezzi adeguati. Solo rafforzando la qualità, l’esperienza, la solidità economica che permette i necessari investimenti, i beni demaniali marittimi dati in concessione potranno diventare a pieno titolo un bene comune, a vantaggio di tutti.