Home___primopianoGdF Perugia stronca traffico di hashish e cocaina a chili per Rimini, Umbria e Marche – VIDEO

Cinque misure cautelari, una per un italiano residente a Misano Adriatico


GdF Perugia stronca traffico di hashish e cocaina a chili per Rimini, Umbria e Marche – VIDEO


7 Settembre 2023 / Redazione

Hashish e cocaina a chili dalla Spagna destinati all’Umbria ma anche alle province di Rimini e Pesaro-Urbino: la Guardia di Finanza di Perugia ha eseguito cinque ordinanze cautelari: una persona è finita in carcere, una ai domiciliari e tre sono destinatarie dell’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. Nei guai sono finiti un marocchino pregiudicato residente a Umbertide, considerato il perno dell’organizzazione, altri due marocchini residenti ad Ancona e Pesaro e due italiani, uno residente a Città di Castello e l’altro a Misano Adriatico.

L’attività del gruoppo è stata ricostruita grazie a un’indagine basata su intercettazioni telefoniche e ambientali e utilizzo di sistemi di localizzazione satellitare che, insieme ai più tradizionali servizi di appostamento, osservazione e pedinamento, hanno permesso di capire il meccanismo dell’attività di spaccio.

L’indagato di Umbertide è risultato ricco di collaudati canali per l’approvvigionamento dalla Spagna e dal Lazio, di hashish e cocaina che nascondeva in aree di campagna e zone boschive impervie, di volta in volta poi destinati alle piazze di spaccio di Perugia e dell’Alta Valle del Tevere ma anche delle province di Rimini e di Pesaro.Urbino, attraverso una ben consolidata rete di spacciatori.

Un componente del gruppo è stato arrestato in flagranza con il sequestro di oltre 2,5 chili di hashish e cocaina, insieme a un’agenda gialla, contenente appunti manoscritti in lingua araba, riportanti una vera e propria contabilità dell’attività di smercio della droga, con la puntuale indicazione degli acconti percepiti e dei saldi ancora da riscuotere. La contabilità, oltre a consentire la ricostruzione di flussi finanziari per centinaia di migliaia di euro, ha messo in luce la stabilità dei rapporti esistenti tra il principale indagato e i suoi “collaboratori”.

Il video della Guardia di Finanza: