Home___primopianoRimini, la passeggiata del Belvedere intitolata alla politica trans Marcella Di Folco

Col voto in commissione consiliare il 11/09/2023 (favorevole la maggioranza e astenuta l'opposizione)


Rimini, la passeggiata del Belvedere intitolata alla politica trans Marcella Di Folco


11 Settembre 2023 / Redazione

Rimini intitola la passeggiata del Belvedere a Marcella di Folco, politica trans e interprete felliniana. Lo spazio più significativo d’Europa. Col voto in commissione consiliare il 11/09/2023 (favorevole la maggioranza e astenuta l’opposizione) procede il percorso formale per l’intitolazione della passeggiata antistante P.le Kennedy a “Passeggiata Marcella Di Folco, politica trans e interprete di Fellini”.

Marcella è stata infatti, tra le sue parti per Fellini e altri registi, anche il famoso Principe della Gradisca in Amarcord. Anche per questo è stato identificato quel luogo, tra le vie dei film di Fellini, come luogo per l’intitolazione.

Una iniziativa fortemente voluta da Arcigay Rimini e sostenuta con una raccolta di centinaia di firme, tra cui Emma Petitti, Alice Parma e Palma Mercurio direttrice del carcere di Rimini che collaborò con Marcella al carcere della Dozza.

“È il risultato del nostro impegno, che va avanti da anni, per sostenere le persone trans e non-binary che partecipano sempre più attivamente alle iniziative associative e pubbliche” dichiara Gabriel Corbelli referente del gruppo trans di Arcigay Rimini. “È la riprova che lavorando bene, cercando il supporto e il consenso delle istituzioni e della popolazione, dialogando con rispetto e mettendosi in gioco, rifuggendo anche un po’ dalla politica dei proclami e delle contrapposizioni, lavorando invece con costanza si possono ottenere dei riconoscimenti stabili e sostanziali. Negli anni abbiamo assistito più di 50 persone trans che si sono rivolte a noi.”

“Come cittadino di Rimini sono veramente fiero della mia città.” Dichiara Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini “È probabilmente lo spazio più bello e significativo che viene intitolato a una persona trans in tutta Europa, un riconoscimento di respiro internazionale. Certamente è uno spazio molto significativo per la nostra città che così consolida l’inizio di un percorso che dovrà svilupparsi in tante forme, da quelle burocratiche a quelle sostanziali, a tutela di una popolazione ancora spesso oggetto di violenze e discredito.”

Ricordiamo che l’Italia è l’ultimo Paese in Europa a non avere una legge contro l’odio e le violenze verso le persone LGBTQI+, e in questo contesto ogni argine materiale o simbolico contro l’odio e le discriminazioni è di importanza fondamentale per fermare il regresso cui stiamo assistendo. Inoltre, anche se non dipende direttamente dal Comune, ci auguriamo che questo riconoscimento possa sostenere le scuole che hanno attivato il “registro alias” per studenti transgender e sollecitare le altre ad adottare lo stesso provvedimento.

Vogliamo ringraziare la Commissione toponomastica del Comune di Rimini e l’Assessore Francesco Bragagni per la cura e l’attenzione posta nel percorso di approvazione di questa intitolazione.

Marco Tonti

Presidente Arcigay Rimini “Alan Turing”

(tel. 329 4199450)

Di seguito il testo della petizione e le note biografiche

Uno spazio pubblico a Rimini per Marcella Di Folco interprete felliniana e donna politica trans

Marcella Di Folco – nata Marcello il 7 marzo 1943 e morta il 7 settembre 2010 – è stata una delle principali protagoniste del movimento trans italiano e internazionale. Oltre che interprete felliniana (col nome Marcello di Falco) è stata figura di spicco della politica nazionale e internazionale.

Marcello nasce a Roma e vive un’infanzia difficile, segnata da difficoltà economiche e dalla sua condizione personale in una società incapace di comprenderla come persona transgender. Si diploma al Liceo scientifico e fa qualche lavoro saltuario prima di catturare l’attenzione, per caso, dal grande regista riminese Federico Fellini che lo coinvolgerà come interprete in vari suoi film. Molto significativa per Rimini la sua interpretazione del Principe Umberto della Gradisca nel film Amarcord. È interprete in altre opere del regista riminese come Fellini SatyriconRoma e La città delle donne, ma collaborerà anche con registi del calibro di Roberto Rossellini, Dino Risi e Bruno Corbucci.

Nel 1980 completa la procedura chirurgica di cambio di sesso a Casablanca in Marocco, poiché in Italia era ancora illegale. Negli stessi anni comincia anche il suo attivismo nel MIT (Movimento Identità Trans) che al tempo si batteva per ottenere una legge per rendere legale il cambio di sesso anche in Italia, obiettivo raggiunto nel 1982 con una legge allora tra le più avanzate al mondo.

Nel 1995 viene eletta consigliera comunale a Bologna con i Verdi, prima persona trans al mondo a ricoprire una carica elettiva. Nel 2000, grazie al supporto dell’allora Ministra delle Pari Opportunità, si batte con successo per l’istituzione in Parlamento della Commissione “Diritti per l’identità di genere”.

Fa a Rimini il suo ultimo intervento in piazza, di cui esiste una commovente registrazione video, in occasione della manifestazione organizzata da Arcigay Rimini per il 17 maggio, giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia in Piazza Cavour. Incontra l’indomani il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Morirà poche settimane dopo a Bentivoglio a causa di un tumore.

Il 3 ottobre 2019 Bianca Berlinguer pubblica il libro “Storia di Marcella che fu Marcello” frutto del lungo racconto della propria vita che Marcella, prima di morire, ha affidato alla giornalista e amica.

A Bologna il 5 marzo 2021 la Giunta cittadina le ha intitolato un piazzale all’interno del giardino di Villa Cassarini. Il luogo è stato scelto per il particolare significato che ha per la comunità LGBTQI italiana. I giardini infatti ospitano al proprio interno il primo monumento italiano dedicato alle vittime omosessuali del nazifascismo e sono antistanti al Cassero di Porta Saragozza, prima sede assegnata nel 1982 da un’amministrazione comunale ad un’associazione omosessuale in Italia. Era sindaco di Bologna il riminese Renato Zangheri.