HomeAnimaliDog Daddy: un contenuto vuoto

Questo tizio avrebbe dovuto venire in Italia, per dare dimostrazione delle sue capacità ma le associazioni animaliste lo hanno impedito


Dog Daddy: un contenuto vuoto


20 Settembre 2023 / Giovanna Foschi

Da settimane campeggia in tutti i siti cinofili la notizia di un nuovo addestratore/educatore statunitense dai metodi discutibili, questo tizio avrebbe dovuto venire in Italia, nella capitale, per dare dimostrazione delle sue capacità. Ma le associazioni animaliste con petizione su Change.org e lettere al comune, lo hanno impedito.

Costui si chiama …Dog Daddy, al secolo: Augusto Deoliveira, ed è molto attivo su Tik Tok e YouTube dove mostra i suoi metodi.

Su Dog Daddy si è parlato molto, sulla sua venuta in Italia, del suo metodo che come ho detto è discutibile, e poi ovviamente su come si deve fare l’ educazione e la rieducazione cinofila secondo gli esperti di cinofilia italiani.

Io, però, in questo articolo vorrei soffermarmi sulla giovane età di questo tizio, un’età che non ‘fa rima’ con esperienza né tanto meno con competenza.

E questo dovrebbe essere il primo indizio che questo ragazzo non è ciò che dice di essere e quindi evitarlo, così non è, almeno negli U.S.A..

Dog Daddy avrà vent’anni, quindi c’è da chiedersi: che esperienza potrà aver maturato? E quando avrebbe studiato etologia canina? Mentre frequentava l’asilo, o le scuole medie?

Nel guardare alcuni video ho notato che ha delle conoscenze molto basilari, riconducibili a qualche libro di educazione cinofila letto magari per caso; e forse è da lì che poi si è inventato un lavoro, un modo per fare soldi ed essere famoso, perché per il resto è tutta faccia tosta.

Il suo segreto se di segreto si può parlare, è di risolvere il problema in una seduta, facendo risparmiare un bel po’ di soldi al padrone del cane, quando è chiaro che un’ educazione e una rieducazione dura molto più a lungo per motivi che non sto a spiegare.

Torno all’esperienza e alla competenza: molti degli esperti cinofili che conosco, hanno i capelli grigi o bianchi e per anni, prima di essere stimati e ricercati, sono stati studenti, lasciandosi insegnare da chi ne sapeva più di loro, accumulando poi, anni di esperienza sul campo con cani, persone, famiglie.

Purtroppo viviamo in una società di contenuti, contenuti spesso vuoti.

Dog Daddy fa parte di questo ingranaggio dove l’apparenza vale più della sostanza, dove la faccia tosta del ‘so fare questo’ quando non è vero, paga di più del serio professionista che ha studiato per anni.

Una cosa che ho notato e che nessuno ha detto: Dog Daddy indossa sempre cappello e occhiali da sole: due cose che non si devono indossare quando ci si approccia ad un cane per  il semplice fatto che il cane ha bisogno di vederti in faccia e coprendoti potrebbe complicare le cose.

Ma forse un suo perché ce l’ha questo suo coprirsi, forse per non far vedere chi è, per nascondersi, perché quella che indossa, alla fine, è solo una maschera … citando il premio Nobel Luigi Pirandello.

 

Giovanna Foschi

autrice – scrittrice – educatrice cinofila